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mercoledì 7 maggio 2014

Decreto Efficienza, gli ambientalisti chiedono target del 40%

Decreto Efficienza, gli ambientalisti chiedono target del 40%

(Fonte:Rinnovabili.it)
 
 
 
“L’obiettivo dell’efficienza deve essere quello di riuscire a far calare i consumi di energia, mantenendo elevati livelli di servizi”. Lo hanno ribadito oggi Greenpeace e WWF alle Commissioni Attività produttive di Senato e Camera. le due associazioni ambientaliste sono state infatti audite sul recepimento della Direttiva Europea sull’Efficienza Energetica (Atto Governo n. 90). Il documento presentato al Parlamento punta il dito sugli elementi più deboli del Decreto efficienza. Nonostante ad oggi il settore sia ampiamente riconosciuto come elemento chiave delle politiche energetiche ed abbia dimostrato di possedere grandi potenzialità a livello occupazionale, finora gli obiettivi quantitativi assegnatigli sono stati meramente indicativi.
Ecco perché Greenpeace e WWF sostengono che sia “necessario imporre a livello europeo un obiettivo legalmente vincolante del 40% di maggiore efficienza”. Così come è necessario non eliminare la progressività della tariffa elettrica. Il razionale di una tariffa progressiva, vale a dire il prezzo del kWh crescente col consumo è quello di aumentare l’attrattività economica degli utilizzi di tecnologie più efficienti, “premiando indirettamente scelte dei consumatori più lungimiranti e le imprese che producono apparecchiature più efficienti e innovative”, spiegano le due associazioni. “Lo strumento più consono è quello di specializzare opportunamente i certificati bianchi su queste tecnologie. Inoltre l’introduzione di tariffe particolari per promuovere specifiche tecnologie è imprecisa (il kWh diventa meno caro per tutti gli usi finali sotto quel contratto) ed incoerente con ogni teoria razionale delle tariffe”, concludono Greenpeace e WWF.

martedì 29 aprile 2014

ECOndominio trasforma lo spreco in efficienza

ECOndominio trasforma lo spreco in efficienza

(Fonte:ZeroEmission.it)

 
Secondo le ultime stime, in Italia sono presenti oltre 740.000 condomìni centralizzati da riqualificare in cui circa il 50% della spesa per il riscaldamento viene sprecato per colpa di edifici obsoleti e impianti sovradimensionati ed energivori. Questi edifici rappresentano la seconda causa di inquinamento dell’aria in città, insieme al traffico. Per rispondere a queste urgenti esigenze della collettività ECOndominio® ha ideato la Campagna Istituzionale di Diagnosi Energetica Gratuita, rivolta proprio ai condominii centralizzati, e l’ha avviata, con il patrocinio delle Istituzioni Locali e la collaborazione di ANACI (Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari), nelle 7 regioni del Centro-Nord: Triveneto, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Val d’Aosta.

L’obiettivo è offrire ai cittadini dapprima una informazione puntuale sul reale stato di salute dell’edificio-impianto condominiale e poi un preciso piano di intervento, studiato ad hoc e subito realizzabile dal condomìnio, (anche in mancanza di adeguate risorse economiche), grazie a un metodo esclusivo che fa sì che sia il risparmio energetico garantito, unito alle detrazioni fiscali (oggi del 65% per il condominio) a pagare l’intervento di efficientamento. La diagnosi energetica infatti è l’unico strumento in grado di identificare le cause degli sprechi e le criticità del sistema edificio/impianto e di individuare le soluzioni di efficientamento con il miglior rapporto costo/beneficio. Nell’ambito della Campagna Istituzionale di Diagnosi Energetica gratuita, la Diagnosi viene realizzata seguendo i dettami della norma UNI TS 11300 1-2-4 e viene portata fino in assemblea condominiale, a beneficio dei condòmini, da tecnici esperti che affiancano l’amministratore e in grado di illustrare, con un linguaggio semplice e accessibile a tutti, non solo gli aspetti tecnici e normativi, ma anche le opportunità fiscali e gli strumenti finanziari oggi disponibili per il condominio.

Nell’ambito della Campagna, sono state realizzate oltre 1.500 diagnosi in altrettanti condominii centralizzati, distribuiti nelle 7 regioni del Centro-Nord. Il 32,5% è il risparmio energetico medio possibile diagnosticato (e garantibile con il contratto di rendimento energetico-EPC). Sono 119 i condomìni efficientati con contratto di rendimento energetico (EPC) che verranno monitorati nel tempo relativamente al risparmio energetico effettivo conseguito. Con questa formula contrattuale il condominio ha la garanzia del risultato, ossia di conseguire un determinato risultato di risparmio energetico (quello indicato dalla Diagnosi e dal pre-progetto) e, contestualmente, la certezza di non dover affrontare alcun costo di manutenzione straordinaria per i successivi 10 anni; infine, sempre grazie alla formula contrattuale, il condominio ottiene l’accesso a speciali formule di finanziamento che non richiedono la firma dei condomini o altre garanzie fidejussorie. Di conseguenza, l’intervento di efficientamento si paga da sé grazie al recupero dell’energia fino a quel momento sprecata (quantificata a monte e garantita a ciascun condomino, pena il risarcimento da parte delle aziende che hanno effettuato l’intervento) sommato alle detrazioni fiscali pari al 65% in vigore in Italia fino al 30 giugno 2015.

mercoledì 16 aprile 2014

Coordinamento FREE: in bozza decreto efficienza due articoli non pertinenti

Coordinamento FREE: in bozza decreto efficienza due articoli non pertinenti

(Fonte: ZeroEmission.it)
 
 
«Seguendo una prassi purtroppo consolidata, nella bozza del decreto legislativo di recepimento della Direttiva Europea sull’efficienza energetica, all’articolo 11 si introducono due commi che non solo nulla hanno a che vedere con l’oggetto del provvedimento, ma chiedono all'Autorità per l’energia di modificare radicalmente due cardini dell’attuale normativa che disciplina il mercato elettrico: il meccanismo con il quale si forma il prezzo all'ingrosso del kWh e la tariffa per i consumatori tutelati».

Questo il commento del Coordinamento FREE alla bozza di Decreto legislativo presentata dal governo per il recepimento della Direttiva Europea sull’efficienza energetica. «Non è accettabile che, in modo surrettizio, in una sede non pertinente, si cerchi una scorciatoia per affrontare questioni che, per la loro importanza, richiedono un confronto preliminare con tutte le parti interessate e con gli esperti della materia – prosegue il Coordinamento FREE -. Chiediamo pertanto alle commissioni parlamentari competenti di pronunciarsi per la cancellazione dei due commi per evidente estraneità alla materia oggetto del provvedimento».

Il Coordinamento FREE (Coordinamento Fonti Rinnovabili ed Efficienza Energetica) è un’associazione che raccoglie attualmente, in qualità di Soci, 29 associazioni in toto o in parte attive in tali settori, oltre a un ampio ventaglio di enti e associazioni che hanno chiesto di aderire come aderenti (senza ruoli decisionali) ed è pertanto la più grande associazione del settore presente in Italia. Il Coordinamento FREE ha lo scopo di promuovere lo sviluppo delle rinnovabili e dell’efficienza energetica nel quadro di un modello sociale ed economico ambientalmente sostenibile, della decarbonizzazione dell’economia e del taglio delle emissioni climalteranti, avviando un’azione più coesa delle associazioni e degli enti che ne fanno parte anche nei confronti di tutte le istituzioni.

mercoledì 8 gennaio 2014

Fotovoltaico: efficienza al 30% per le celle solari organiche

(Fonte:GreenStyle-Silvana Santo)

 
 
Gli scienziati dell’Accademia Cinese delle Scienze e della North Carolina State University hanno trovato un sistema per aumentare l’efficienza delle celle solari organiche fino al 30%, riducendo ulteriormente il costo dell’energia solare. Lo sostiene uno studio pubblicato su Advanced Materials.

I ricercatori, in particolare, sono riusciti a cambiare la struttura molecolare dei materiali utilizzati nella produzione di celle solari organiche, facendo in modo che l’efficienza superi quella delle tradizionali celle al silicio.

La chiave per la svolta è un polimero noto come PBT-OP e creato ad hoc dagli scienziati. Si tratta di un materiale composto da due monomeri già disponibili in commercio e da un terzo monomero di nuova concezione, facilmente sintetizzabile in laboratorio. Spiegano i chimici coinvolti nella ricerca:

Abbiamo trovato un modo semplice per modificare chimicamente la struttura elettronica e migliorare l’efficienza della cella solare, catturando una frazione maggiore di energia della luce, senza cambiare la capacità del materiale di assorbire, creare e trasportare energia.

La scoperta dovrebbe consentire una maggiore diversificazione nella tecnologia per la produzione di energia solare. La ricerca è stata finanziata dal Dipartimento americano di Energia (Office of Science, Basic Energy Science) e dal Ministero della Scienza e della Tecnologia cinese.

giovedì 1 agosto 2013

Il fotovoltaico trasparente raddoppia l’efficienza

Il fotovoltaico trasparente raddoppia l’efficienza

(Fonte:Rinnovabili.it)

 
 
Gli scienziati dell’UCLA hanno migliorato il prototipo realizzato nel 2012, raddopiandone l’efficienza e raggiungendo un tasso di conversione del 7,3 per cento

I ricercatori dell’Ucla (University of California, Los Angeles) fanno il bis raddoppiando l’efficienza di una cella fotovoltaica trasparente, creata lo scorso anno. Gli scienziati dell’ateneo americano hanno sviluppato una pellicola solare a due strati che potrebbe essere installato su finestre, tettucci apribili, schermi di smartphone e altre superfici per raccogliere i raggi del sole.

Il nuovo dispositivo è composto da due celle solari polimeriche sottili che raccolgono la luce e la convertono in energia. È più efficiente rispetto ai prototipi precedenti, sostengono i ricercatori, perché le sue due unità assorbono più fotoni rispetto ad una cella monostrato dal momento che rispondono ad una porzione più ampia dello spettro e perché incorpora uno strato di materiali innovativi per ridurre le perdite. Mentre il fotovoltaico trasparente organico, con struttura a tandem e sviluppato dall’UCLA nel 2012, convertiva circa il 4 per cento dell’energia che riceve, il nuovo dispositivo – che utilizza una combinazione di celle trasparenti e semi-trasparenti – raggiunge un tasso di conversione del 7,3 per cento. Inoltre i materiali impiegati sono stati elaborati a basse temperature, rendendoli relativamente facile da fabbricare.
“L’utilizzo di due celle solari con i nuovi materiali di interfaccia produce circa due volte l’energia che avevamo originariamente ottenuto”, spiega Yang Yang, autore della ricerca e direttore del Nano Renewable Energy Center at the California NanoSystems Institute all’UCLA. Le celle solari tandem polimeriche sono realizzate in plastica foto attiva ed è in grado di assorbire fino all’80 per cento della luce infrarossa incidente, più una piccola quantità di luce visibile. “Prevediamo che questo dispositivo offrirà nuove indirizzi per celle solari, tra cui la creazione di finestre solari per case e uffici”.

giovedì 27 giugno 2013

Abi: più rinnovabili ed efficienza per la ripresa

 Abi: più rinnovabili ed efficienza per la ripresa

 (Fonte:ZeroEmission.it)
 
 
 
La terza edizione del Forum dell'Associazione bancaria italiana ha avuto come titolo “Green energy 2013 – Energia, ambiente, credito. Lo sviluppo del Green nel terziario” e ha affrontato i temi legati alla green economy per il rilancio dell'economia italiana


Più investimenti nelle rinnovabili e nell'efficienza energetica per rimettere in moto l'economia italiana. E' stato il tema della terza edizione del Forum Abi (Associazione banciaria italiana), intitolato “Green energy 2013 – Energia, ambiente, credito. Lo sviluppo del Green nel terziario” in collaborazione con Abi Energia, Competence center Abi Lab su energia e ambiente.

Secondo quanto emerso nel corso del forum, il settore della green economy rappresenterà un notevole volano di investimenti per la crescita anche nel prossimo futuro; gli investimenti stimati al 2020 per le rinnovabili e per gli interventi di efficienza energetica ammontano a circa 110-130 miliardi di euro. In questo scenario e in un quadro di regole certe, il settore bancario è pronto a fare la propria parte svolgendo un duplice ruolo: da un lato, soggetti finanziatori di nuovi impianti e della relativa filiera di produzione; dall’altro, soggetti utilizzatori di energia, impegnati a garantire la continuità dei servizi offerti. Infatti, l’indagine condotta dall’Osservatorio rinnovabili – coordinato da ABI e ABI Energia – i cui risultati sono inseriti nel rapporto “Le banche e la green economy”, mostra che nel periodo 2007- 2012 le principali banche operanti in tale comparto, e partecipanti alla rilevazione, hanno assunto impegni di finanziamento per circa 25 miliardi di euro, di cui oltre 12 miliardi di euro negli ultimi due anni. Nel medesimo rapporto viene anche evidenziato il ruolo delle banche nello sviluppo di una Green Economy non solamente dal punto di vista dell’attività di finanziamento ma anche attraverso l’implementazione di progetti green al proprio interno, sia in termini di ottimizzazione dei processi che di investimenti realizzati presso il parco immobiliare gestito.

Le sole segnalazioni giunte dalle banche partecipanti alla rilevazione su interventi di efficienza energetica realizzati dal 2008 al 2012 hanno sviluppato un risparmio di energia elettrica complessivo superiore a 2 mln di kWh. Il settore delle rinnovabili resta di grande interesse per il mondo bancario, considerandone i volumi di sviluppo: dal 2009 al 2011 si è assistito a una crescita straordinaria di tale mercato, che è continuata anche nel 2012. Secondo le stime diffuse dal Gse a marzo 2013 (su dati Terna/Gse), nel 2012 gli impianti alimentati con fonti rinnovabili hanno raggiunto una potenza efficiente lorda pari a 47.092 Mw e una produzione lorda complessiva di oltre 92.000 GWh (con un incremento di oltre 10.000 Gwh rispetto al 2011).