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giovedì 13 febbraio 2014

Aiel: più comunicazione per le biomasse

Aiel: più comunicazione per le biomasse

(Fonte:ZeroEmission.it)

''Il settore del riscaldamento da biomasse sta perseguendo in questi anni sfide come la qualità, l'innovazione e la sostenibilità. Il sistema di incentivi attivati dal 'Conto Termico', sul quale abbiamo formulato un giudizio positivo, non esprime ancora tutte le potenzialità attese. È necessario attivare una campagna di comunicazione vera e propria, così come già realizzato per le detrazioni fiscali (eco bonus) e una semplificazione dei meccanismi di accesso (portaltermico) che risultano eccessivamente complicati soprattutto per gli apparecchi domestici a biomasse''.

È quanto ha dichiarato Marino Berton, presidente di Aiel, l'Associazione Italiana Energie Agroforestali, che ha aggiunto: ''Quella che rappresenta Aiel è una filiera vera e propria - sostiene Berton - con 13.600 imprese del settore, 34.600 addetti, cinque miliardi di fatturato annuo, 4,5 milioni di famiglie che consumano legna da ardere, 6 milioni di apparecchi domestici installati, 1000 km di rete di teleriscaldamento alimentato da biomasse, 1,5 milioni gli apparecchi che funzionano a pellet in Italia''.

mercoledì 4 dicembre 2013

Conto Termico: aggiornate Regole Applicative per gli incentivi

Conto Termico: aggiornate Regole Applicative per gli incentivi

(Fonte:ZeroEmission.it)
 
 
 
 
Il Gestore dei servizi energetici (Gse) ha aggiornato, nella sezione dedicata al Conto Termico del proprio portale web, le “Regole Applicative del D.M. 28 dicembre 2012” afferenti all’incentivazione della produzione di energia termica da fonti rinnovabili e degli interventi di piccole dimensioni.

L’aggiornamento ha riguardato principalmente il contratto tra Soggetto Responsabile dell’intervento e GSE, in conformità al contratto tipo di cui alla deliberazione dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas 25 luglio 2013 338/2013/R/efr; la documentazione contabile attestante i costi sostenuti ai fini dell’ammissione agli incentivi; il contratto di rendimento energetico (energy performance contract – EPC) che l’Amministrazione pubblica, che intenda avvalersi di una ESCO, deve sottoscrivere; il contratto di prestazione/servizio energetico (rendimento energetico o di servizio energia, anche Plus) che il soggetto privato, che intenda avvalersi di una ESCO, deve sottoscrivere.

Sono stati inoltre integrati alcuni allegati:

Allegato 3 “Fac-simile richiesta concessione degli incentivi (accesso diretto)”
Allegato 10 “Fac-simile contratto”
Allegato 11 “Modello autorizzazione del proprietario (accesso diretto)
Allegato 12 “Sintesi della documentazione per la richiesta dell’incentivo (accesso diretto)”
Allegato 13 “Modello dichiarazione di rispondenza del contratto ai requisiti del contratto di servizio energia o di servizio energia Plus/contratto di rendimento energetico (EPC) e delle spese sostenute (accesso diretto/a preventivo)”
Allegato 14 “Modello di dichiarazione delle spese sostenute in presenza di una convenzione servizio energia con Consip o con centrale di acquisti regionale (accesso a preventivo)”
Allegato 15 “Modello di asseverazione dell’intervento”

mercoledì 25 settembre 2013

Solare termico, meglio il conto termico o la detrazione del 65 per cento?

Solare termico, meglio il conto termico o la detrazione del 65 per cento?

(Fonte:QualEnergia.it)

 
 
 
Chi oggi vuole installare un impianto solare termico si trova di fronte a due incentivi alternativi: le detrazioni per l'efficienza energetica, portata al 65% e, appunto, il nuovo conto termico. Qual è il più conveniente? Abbiamo fatto due conti per un impianto a dimensione familiare, scoprendo che, naturalmente, dipende dal costo dell'investimento.

La detrazione fiscale – che vede il 65% dell'investimento in detrazione Irpef in 10 rate uguali in altrettanti anni - sarebbe l'incentivo più attraente, nella maggior parte dei casi. Tuttavia per le tipologie di impianto più economiche, come i pannelli vetrati piani a circolazione naturale, vince il conto termico: l'incentivo che premia l'installazione con 170 € a mq di superficie dei collettori all'anno e per due anni.

Meglio delle parole parlano i numeri che QualEnergia.it ha ricavato grazie alla preziosa collaborazione di Lorenzo Colasanti ricercatore dell'Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano. Nelle nostre simulazioni abbiamo considerato quattro tipologie di impianto che con 5 mq di superficie possano soddisfare il fabbisogno di acqua calda sanitaria di una famiglia di 4 persone. Si va dal più costoso sistema a tubi sottovuoto a circolazione forzata, fino alla soluzione più economica con collettori vetrati piani in un impianto a circolazione naturale: per i prezzi abbiamo considerato i valori medi tra quelli rilevati in questo periodo dall'Energy & Strategy Group, installazione compresa.

Per un confronto tra i due incentivi si può analizzare il valore attualizzato netto (VAN), nelle varie ipotesi di investimento, anche senza considerare le prestazioni degli impianti. Ipotizzando un VAN su 10 anni con un tasso del 4% si ottiene quanto sotto: solo per l'impianto meno costoso, il conto termico ha un VAN più alto e, dunque, conviene rispetto alla detrazione.





Ma in una situazione reale come cambia il tempo di rientro dell'investimento a seconda che si scelga un incentivo piuttosto che l'altro? Per capirlo abbiamo ipotizzato che i nostri quattro impianti tipo vengano installati a integrazione di una caldaia a gas convenzionale (non a condensazione) in quattro località italiane che si differenziano per irraggiamento e zona climatica.



Come si vede, anche qui il conto termico conviene solo per le soluzioni più economiche. Questo incentivo proporzionale alla superficie dei moduli ha però due punti di forza che in alcune situazione potrebbero farlo preferire alle detrazioni fiscali: viene erogato in soli due anni (si vede in tempi rapidi un risparmio), contro i 10 delle detrazioni e, al contrario di queste, non è necessario che si disponga dell’adeguata capienza di imposta necessaria.

venerdì 2 agosto 2013

Conto termico: chiudono stasera i registri del GSE

(Fonte:GreenStyle.it-Guido Grassadonio)
 
 
 
 
Si chiude oggi il tempo per presentare domanda di iscrizione nei Registri per il Conto Termico. Ne dà notizia il GSE con una nota sul proprio sito:

Il GSE ricorda agli operatori che, come previsto dal Bando pubblicato sul sito Web il 3 maggio 2013, alle ore 21 di oggi 1°agosto 2013 si chiude improrogabilmente il periodo di iscrizione ai Registri per gli interventi che, in base a quanto previsto dall’art. 7, comma 4 del Decreto Ministeriale 28 dicembre 2012, non possono accedere direttamente ai meccanismi di incentivazione.

La nota ricorda anche la tempistica con cui sarà resa nota la graduatoria finale:

La graduatoria degli interventi ammessi entro i contingenti di potenza comunicati con il Bando sarà pubblicata sul sito Internet del GSE entro 60 giorni dalla data di chiusura.

L’iscrizione nei Registri, che verranno chiusi questa sera alle ore 21:00, riguarda installazioni non di uso “domestico”: si parla di impianti a partire da un minimo di 500 kW, fino a un 1 MW.

martedì 16 luglio 2013

Conto termico: via al portale per accesso diretto a incentivi

Conto termico: via al portale per accesso diretto a incentivi 

 (Fonte:ZeroEmission.it)
 
 
Da ieri è possibile presentare le richieste di accesso diretto agli incentivi del Conto termico, utilizzando l'apposita Scheda-domanda pubblicata sul sito internet del Gse
 
Il Gestore dei servizi energetici comunica che a partire da ieri, martedì 15 luglio, è possibile presentare le richieste di accesso diretto agli incentivi del Conto energia termico, utilizzando l'apposita Scheda–domanda pubblicata sul sito internet del Gse, seguendo le modalità indicate nelle Regole Applicative del D.M. 28 dicembre 2012. La richiesta deve essere presentata entro 60 giorni dalla data di conclusione dell’intervento; nel caso in cui l’intervento sia stato concluso nel periodo intercorrente tra il 3 gennaio 2013 e la data odierna, il termine di 60 giorni decorre da oggi, 15 luglio 2013. Le richieste dovranno essere presentate esclusivamente per via telematica mediante l’applicazione informatica Portaltermico disponibile collegandosi all'Area Clienti del Gse.

lunedì 3 giugno 2013

Conto Termico, al via da oggi le domande per gli incentivi

Conto Termico, al via da oggi le domande per gli incentivi

(Fonte:Edilportale.it-Rossella Calabrese)
 
 
 
 
 
Dalle ore 9,00 di oggi fino alle ore 21,00 del 1° agosto 2013 è possibile presentare le richieste di iscrizione ai Registri del Conto Termico riservati agli interventi di sostituzione di impianti di riscaldamento con impianti a pompa di calore e agli interventi di sostituzione degli impianti di serre e fabbricati rurali con impianti alimentati da biomassa, realizzati dalle Pubbliche Amministrazioni e dai privati.

Lo fa sapere con un comunicato il Gestore dei Servizi Energetici (GSE).

I suddetti interventi sono quelli di cui all’art. 4, comma 2 lettere a) e b) del DM 28 dicembre 2012, cioè:
a) sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di pompe di calore, elettriche o a gas, utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica;
b) sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre esistenti e dei fabbricati rurali esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di generatore di calore alimentato da biomassa.

Le richieste - spiega il GSE nella nota - dovranno essere trasmesse esclusivamente per via telematica, mediante l’applicazione informatica Portaltermico disponibile sul portale del GSE all’indirizzo https://applicazioni.gse.it.

A seguito delle domande di iscrizione ai Registri, il GSE formerà le graduatorie sulla base dei dati dichiarati dai Soggetti Responsabili nella consapevolezza delle sanzioni penali e amministrative previste dalla normativa vigente.

Nelle prossime settimane il GSE renderà disponibile l’applicazione informatica Portaltermico anche per la trasmissione delle richieste di prenotazione, riservate alle Pubbliche Amministrazioni, e di accesso diretto agli incentivi.

Ricordiamo che il Conto Termico incentiva la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e i piccoli interventi di efficienza energetica con uno stanziamento di 900 milioni di euro annui, 700 per privati e imprese e 200 per le amministrazioni pubbliche.

L’incentivo, che non è cumulabile con altri bonus fiscali, copre fino al 40% dell’investimento ed è spalmato in un periodo compreso tra i 2 e i 5 anni. I tetti massimi sono differenziati in base al tipo di intervento, alla potenza dell'impianto e alla zona climatica in cui il lavoro è realizzato

venerdì 31 maggio 2013

Conto termico: da lunedì via alle richieste di incentivi

Conto termico: da lunedì via alle richieste di incentivi 

 (Fonte:ZeroEmission.it)
 
 
 
 
 
Dal 3 giugno sarà possibile presentare le richieste per gli incentivi previsti per gli interventi di riqualificazione energetica delle abitazioni

Da lunedì 3 giugno al via le richieste per gli incentivi previsti dal Conto energia termico. In quella data, verrà attivato sul portale del Gse l’applicazione “Portaltermico”, attraverso la quale presentare le richieste per gli interventi in efficienza energetica degli immobili. Con la pubblicazione del DM 28/12/12, il c.d. decreto “Conto termico”, si dà attuazione al regime di sostegno introdotto dal decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28 per l’incentivazione di interventi di piccole dimensioni per l’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.

Gli interventi incentivabili si riferiscono sia all’efficientamento dell’involucro di edifici esistenti (coibentazione pareti e coperture, sostituzione serramenti e installazione schermature solari) sia alla sostituzione di impianti esistenti per la climatizzazione invernale con impianti a più alta efficienza (caldaie a condensazione) sia alla sostituzione o, in alcuni casi, alla nuova installazione di impianti alimentati a fonti rinnovabili (pompe di calore, caldaie, stufe e camini a biomassa, impianti solari termici anche abbinati a tecnologia solar cooling per la produzione di freddo). Il nuovo decreto introduce anche incentivi specifici per la Diagnosi Energetica e la Certificazione Energetica, se abbinate, a certe condizioni.

L’incentivo è un contributo alle spese sostenute e sarà erogato in rate annuali per una durata variabile (fra 2 e 5 anni) in funzione degli interventi realizzati per una spesa annua cumulata massima di 200 mln di euro per gli interventi realizzati o da realizzare dalle Amministrazioni pubbliche e una spesa annua cumulata pari a 700 mln di euro per gli interventi realizzati da parte dei soggetti privati.

martedì 28 maggio 2013

Proroga 55%: pompe di calore e geotermia a rischio esclusione

Proroga 55%: pompe di calore e geotermia a rischio esclusione

(Fonte:Rinnovabili.it-


 
 
La bozza del DL entrato in Consiglio dei Ministri propone d’escludere dal bonus gli interventi che possono accedere al Conto Termico. Co.Aer: “Rischio effetto esodati per le tecnologie efficienti”
E’ fissato per oggi l’incontro tecnico, indetto dal Governo, per definire le possibili coperture economiche a proroga (fino al 31 dicembre 2013) delle detrazioni del 50% e del 55%.

In questo difficile processo di risoluzione delle questioni tecniche e finanziarie è spuntata nei giorni scorsi l’ipotesi, avanzata dallo stesso ministro dello Sviluppo Zanonato, di limitare tale benefici “a chi non gode già di altri sgravi fiscali, in particolare legati al cosiddetto Conto Termico”, con la possibilità di valutare, in un secondo momento, l’estensione della copertura. In altre parole, l’ultima bozza del Decreto legge entrata in CdM, contiene l’esplicita esclusione dagli interventi di riqualificazione energetica coperti dal bonus del 55%, della sostituzione di impianti di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza ed impianti geotermici a bassa entalpia.

In attesa di saper l’esito della riunione odierna e come e se Palazzo Chigi rinnoverà la detrazione fiscale, Co.Aer, Associazione Costruttori apparecchiature ed impianti per la climatizzazione e pompe di calore, esprime tutta la sua preoccupazione in merito: “Non abbiamo alcuna garanzia che il conto energia termico possa supportare il manifatturiero italiano delle pompe di calore – dichiara Bruno Bellò, Presidente Co.Aer – Rischiamo un “effetto esodati” anche per le nostre tecnologie più efficienti e innovative. Le motivazioni principali sono la scarsa remunerabilità, la non operatività ad oggi e la mancanza di una tariffa elettrica dedicata per le pompe di calore, prevista nello stesso conto energia termico. Al momento lo strumento esiste ma non è applicabile né preventivabili i benefici per chi installa tali tecnologie – conclude Bellò – La richiesta esplicita degli imprenditori è che i due sistemi di incentivazione coesistano almeno fino a quando non sarà attivo ed efficiente il conto energia termico perciò almeno fino al 31 dicembre 2013”.

venerdì 5 aprile 2013

Conto Termico, a breve le regole per richiedere gli incentivi

Conto Termico, a breve le regole per richiedere gli incentivi


(Fonte:Edilportale.it-Rossella Calabrese)
 
 
Saranno pubblicate nei prossimi giorni le Regole applicative per accedere agli incentivi del Conto Termico. Lo fa sapere il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) in un comunicato.

Le Regole disciplineranno l’accesso al meccanismo di incentivazione della produzione di energia termica da fonti rinnovabili e degli interventi di piccole dimensioni per l’incremento dell’efficienza energetica, come previsto dal DM 28 dicembre 2012.

A gennaio 2013 il GSE aveva chiesto la collaborazione delle Associazioni imprenditoriali e dei beneficiari del Conto Termico per mettere a punto la procedura di assegnazione degli incentivi.

Una versione provvisoria delle Regole applicative del Conto Termico è stata diffusa dal GSE l’11 marzo scorso e messa in consultazione pubblica fino al 25 marzo 2013. L’obiettivo era quello di acquisire suggerimenti e proposte di modifica al fine di redigere la versione definitiva del Regolamento.

Ricordiamo che il Conto Termico stanzia 900 milioni di euro annui, 700 per privati e imprese e 200 per le amministrazioni pubbliche, per incentivare i piccoli interventi di incremento dell’efficienza energetica e produzione di energia termica da fonti rinnovabili.

L’incentivo coprirà il 40% dell’investimento e sarà spalmato in un periodo compreso tra i 2 e i 5 anni. I tetti massimi sono differenziati in base all’intervento e alla potenza dell'impianto.

Tra gli interventi di incremento dell’efficienza energetica in edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari esistenti di qualsiasi categoria catastale, dotati di impianto di climatizzazione, possono accedere agli incentivi del Conto termico:
- l’ isolamento termico delle superfici opache che delimitano il volume climatizzato;
- la sostituzione di chiusure trasparenti e infissi che delimitano il volume climatizzato;
- la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con generatori di calore a condensazione;
- l’installazione di sistemi di schermatura e ombreggiamento non trasportabili per la protezione delle chiusure trasparenti con esposizione da Est-Sud-Est a Ovest.

Per quanto riguarda la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di sistemi ad alta efficienza, accedono ai bonus:
- la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con pompe di calore, elettriche o a gas, utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica, con potenza termica nominale inferiore a 1000 Kw;
- la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre esistenti e dei fabbricati rurali esistenti con impianti dotati di generatore di calore alimentato da biomassa con potenza termica nominale inferiore a 1000 Kw;
- l’ installazione di collettori solari termici, anche abbinati a sistemi di solar cooling, di superficie solare lorda inferiore a 1000 metri quadri;
- la sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore.

Per accedere agli incentivi, sarà necessario presentare domanda al GSE attraverso la scheda-domanda contenuta nelle Regole applicative che saranno pubblicate a breve.

mercoledì 13 marzo 2013

Conto energia termico, regole applicative Gse in consultazione fino al 25 marzo

Conto energia termico, regole applicative Gse in consultazione fino al 25 marzo

(Fonte:Ediltecnico.it)
 
 
 
Il GSE ha pubblicato le Regole applicative del Conto Energia Termico allo scopo di disciplinare le modalità per accedere al meccanismo d’incentivazione della produzione di energia termica da fonti rinnovabili e degli interventi di piccole dimensioni per l’incremento dell’efficienza energetica, come da Decreto Ministeriale del 28 dicembre 2012.

Con questa prima pubblicazione delle Regole applicative, contenenti la scheda domanda prevista dall’art.7, comma 1, il GSE intende avviare una consultazione pubblica sulle Regole che resterà aperta fino al 25 marzo 2013.
Per partecipare alla consultazione, rivolta in particolare alle Associazioni di categoria e ai Soggetti beneficiari degli incentivi previsti dal “Conto Termico” (produttori di materiali, componenti, apparecchi e sistemi del settore dell’industria e dell’edilizia per l’efficienza energetica, Amministratori di condominio, Pubbliche Amministrazioni e Associazioni di consumatori), è necessario scrivere all’indirizzo di posta elettronica contotermico.regole@gse.it

In sintesi, ecco cosa contiene il documento:
- Inquadramento generale, i principali contenuti del Decreto e le precisazioni ritenute necessarie;
- Procedura per l’accesso diretto agli incentivi, le procedure per la richiesta di concessione dell’incentivo, a seguito della conclusione dell’intervento;
- Procedura per la prenotazione degli incentivi riservata alle PA, le procedure per la prenotazione dell’incentivo riservate alle amministrazioni pubbliche, per interventi ancora da realizzare;
- Regolamento per l’accesso ai Registri, le procedure per la partecipazione ai Registri, per specifiche tipologie e taglie di interventi, già realizzati o ancora da realizzare;
- Criteri di ammissibilità e calcolo degli incentivi per tipologia di intervento, le indicazioni specifiche per l’accesso agli incentivi con riferimento a ciascuna tipologia di intervento;
- Controlli e verifiche, i controlli in capo al GSE in attuazione del Decreto e del D.Lgs. 28/11.

Le osservazioni che perverranno entro questo termine saranno valutate dal GSE in fase di redazione del documento delle Regole applicative nella versione definitiva.

martedì 5 marzo 2013

Pompe di calore, tra potenzialità e le delusioni del conto termico

Pompe di calore, tra potenzialità e le delusioni del conto termico

(QualEnergia.it-Giulio Meneghello)
 
 
Il mercato delle pompe di calore negli anni scorsi ha avuto una crescita significativa, fermata, temporaneamente dalla crisi. Il potenziale è grande, sia per le condizioni climatiche del nostro paese, sia per le possibilità date dall'integrazione con il fotovoltaico e le reti domestiche intelligenti. Ma il nuovo conto termico, che dovrebbe spingere questa tecnologia, delude gli opertori del settore. Ne parliamo con Giampiero Colli, segretario generale di Co.Aer, l'associazione che all'interno di Anima si occupa di questa tecnologia.

Colli, come sta andando il mercato delle pompe di calore?


In questi ultimi anni, almeno fino all'anno scorso, è stato un mercato in crescita, con tassi di incremento del 10-15%. L'anno scorso invece il mercato si è fermato, a causa delle note circostanze economiche. Il potenziale comunque è grande: ci aspettiamo che, una volta superata la crisi, si ricominci a crescere ai ritmi degli anni precedenti, se non a ritmi che potrebbero essere accelerati da provvedimenti che promuovano specificatamente le pompe di calore, alla luce del contributo che possono dare nel tagliare i consumi di energia primaria, aumentare il ricorso all'energia rinnovabile e affrontare seriamente il problema dell'inquinamento, in particolare quello urbano.

Provvedimenti che non sono ancora arrivati?

No. Se guardiamo ai provvedimenti che sono stati approvati finora, dal piano per l'efficienza energetica a quello per le rinnovabili termiche, passando per la Strategia Energetica >Nazionale, vediamo che in ciascuno è riconosciuta l'importanza del potenziale e l'ottimo rapporto costi-benefici delle rinnovabili termiche e in particolare delle pompe di calore. Ma siamo ancora qui ad aspettare che questi strumenti di sostegno vengano attuati: un peccato, perché con misure efficaci, come quelle che ha preso di recente la Danimarca, questa tecnologia potrebbe dare molto.

Ma è appena entrato in vigore il conto energia termico,che promuove anche le pompe di calore con un incentivo dedicato. Non vi soddisfa?


Il conto termico così come lo conosciamo è assolutamente inefficace, anzi, è distorsivo. Nostri studi mostrano che con le tariffe del nuovo decreto, anche considerando le zone climatiche in cui gli incentivi sono più generosi, non si arriva a coprire il 20% dell'investimento. Oltre a questo, il nuovo conto introduce complicazioni burocratiche che non ci sono con le detrazioni fiscali del 55%, il cui destino è noto solo fino al 30 giugno. Tutto ciò significa che alla remuneratività già molto bassa si aggiungono altri costi d'investimento. A questo punto converrebbe scegliere le detrazioni anche se queste venissero abbassate al 36%. Non credo che il conto termico porterà alcun sostegno a questo mercato. La speranza è che il 55% venga prorogato e che continui a comprendere tra gli interventi incentivati le pompe di calore.

Altro ostacolo al mercato delle pompe di calore è quello delle tariffe elettriche: con il sistema a scaglioni, che vede il costo del kWh aumentare al crescere dei consumi, lu'tilizzo delle pompe di calore rischia di costare molto caro agli utenti. Come proponete di risolvere questo problema?

Una cosa che potrebbe essere vista come positiva del conto termico è che all'articolo 6 si dispone che l'Autorità per l'Energia crei una tariffa elettrica ad hoc per le fonti di calore. Al momento, con il sistema a scaglioni chi ha una pompa di calore paga anche 30 centesimi a kWh, quando il kWh a gas costa circa 10 centesimi. Una situazione paradossale: anche se una pompa di calore tagliasse i consumi di circa tre volte rispetto ad una caldaia a condensazione, questa riduzione non si tradurrebbe nella stessa misura in risparmio economico a causa delle tariffe elettriche. Assurdo poi è anche che sull'elettricità consumata dalla pompa di calore, che consente l'utilizzo di energia rinnovabile, si debba pagare pure la componente A3 per il sostegno alle rinnovabili stesse: non ci aspettiamo tariffe speciali, ma depurate dai costi non dovuti.

L'installazione di una pompa di calore può diventare economicamente più interessante se abbinata al fotovoltaico, in modo da massimizzare l'autoconsumo di energia elettrica. Che contributo può dare il riscaldamento elettrico in un'ottica di integrazione con le reti intelligenti, anche a livello di singola abitazione, e con le rinnovabili non programmabili?
 
Se pensiamo che il futuro sia elettrico, e noi lo pensiamo, in un'ottica di smart cities e di reti elettriche intelligenti, fotovoltaico e pompe di calore vanno a braccetto. Uno dei pregi del riscaldamento elettrico è proprio quello di integrarsi perfettamente con le tecnologie smart, come i sistemi di controllo della rete o dell'edificio, e parliamo di cose che si fanno già ora e non di sperimentazioni. Le potenzialità ci sono, ma in Italia le pompe di calore come detto hanno un incentivo assolutamente insufficiente e devono confrontarsi con tecnologie concorrenti che al contrario sono sostenute generosamente: all'estero non è così, tanto che l'industria italiana del settore sopravvive grazie a un 30-40% di export. Ed è un peccato che non si riesca a sviluppare a pieno un mercato italiano, perché il nostro paese avrebbe le condizioni climatiche ideali per la diffusione di questa tecnologia.