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mercoledì 2 ottobre 2013

Green economy, rifiuti, suolo: Orlando chiede 900 milioni di euro

(Fonte:GreenStyle.it-Claudio Schirru)
 
 
Serviranno 900 milioni di euro al Ministero dell’Ambiente per adempiere ai suoi doveri. A renderlo noto è lo stesso ministro Andrea Orlando, che ha confermato come il suo dicastero abbia individuato tale somma sulla base di priorità quali ad esempio il dissesto idrogeologico, il consumo di suolo e la risoluzione della procedura d’infrazione UE legata all’emergenza rifiuti campana.

Dello stanziamento chiesto dal Ministero dell’Ambiente in relazione alla Legge di Stabilità 2014 si specifica come 500 milioni di euro saranno destinati alla messa in sicurezza del suolo, 120 mln per l’emergenza rifiuti in Campania, 100 per la gestione e tutela delle risorse idriche nazionali, 80 per bonificare l’area della “Terra dei Fuochi” e 60 per la bonifica delle discariche abusive.

Ulteriori 35 milioni serviranno a finanziare il Fondo Qualità dell’Aria mentre ulteriori 8 per iniziative in relazione a Expo 2015, al semeste di Presidenza Europea e alla tutela della biodiversità. Un’assegnazione quella chiesta da Orlando al ministro dell’Economia Saccomanni che dovrebbe anche segnare un punto di svolta rispetto ai tagli subiti dal Ministero dell’Ambiente negli ultimi anni.

Tra le richieste anche lo sblocco delle risorse derivate dai risarcimenti per danni ambientali oltre alla riorganizzazione delle commissioni responsabili della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e della Valutazione Ambientale Strategica (VAS). Importante secondo quanto riferito dal ministro dell’Ambiente Andrea Orlando anche il ruolo che potranno giocare le associazioni ambientaliste negli sviluppi delle trattative:

Nulla è cristallizzato in norme e quindi che il confronto con le associazioni è importante. Nella peggiore delle ipotesi consegneremo a un eventuale nuovo governo queste indicazioni di priorità e l’elaborazione normativa. In caso, spero, di prosieguo del lavoro, questa non è una proposta normativa pronta, ma una piattaforma di confronto.

giovedì 25 luglio 2013

Orlando: "Insieme alle Regioni per una crescita verde"

Orlando: "Insieme alle Regioni per una crescita verde"

(Fonte:ZeroEmission.it)
 
 
 
Durante un incontro con gli assessori regionali e delle Province autonome, il Ministro dell'Ambiente ha proposto la definizione di una strategia che coinvolga Stato e Regioni per il rilancio degli investimenti nelle politiche ambientali

Tornare a investire nella sostenibilità, grazie a un rapporto più stretto da Stato e Regioni italiane. E' la ricetta per una crescita sostenibile del Paese presentata dal Ministro dell'ambiente Andrea Orlando durante un incontro avuto ieri con gli assessori regionali e delle Province autonome. Nel corso dell'incontro, sono state affrontate numerose tematiche e sono stati illustrati i contenuti di un Memorandum d’Intesa propedeutico ad una proposta di Programma Operativo con l’obiettivo di una governance centrale coordinata che nell’ambito della programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali europei garantisca virtuose sinergie tra il ministero e le regioni senza sovrapposizioni o sottrazioni tra il Piano operativo nazionale (Pon) e i singoli piani regionali (Por).

“La crescita sostenibile, la tutela e la valorizzazione del patrimonio naturale, la qualità dei servizi che impegnano le risorse primarie come acqua, energia e territorio, la riduzione delle emissione di anidride carbonica e la riduzione della produzione dei rifiuti e il loro smaltimento compatibile costituiscono gli elementi fondamentali dell’azione di questo governo - ha detto nel corso della riunione il ministro Orlando - in concerto con il ministero della Coesione territoriale, il nostro obiettivo è quello di realizzare una regia nazionale concordata tra Stato e Regioni per definire un accordo di partenariato in grado di produrre effetti moltiplicativi in termini di crescita sostenibile e di tutela e valorizzazione degli asset ambientali. L’ambiente è un’invariabile strategica dello sviluppo”.

giovedì 11 luglio 2013

Orlando si impegna su sviluppo rinnovabili e contro eco-reati

 Orlando si impegna su sviluppo rinnovabili e contro eco-reati

 (Fonte:ZeroEmission.it)
 
 
 
 
Il Ministro dell'ambiente, in una video intervista a Repubblica.it, ha illustrato le priorità del suo Dicastero: "Mi spiace che le rinnovabili siano viste come un costo e non come un'opportunità" .
Per risolvere i problemi energetici dell'Italia e rilanciare l'economia serve puntare sulle rinnovabili. A ribadirlo è il Ministro dell'ambiente Andrea Orlando, che, in una video intervista a Repubblica.it ha esposto le priorità del suo Dicastero e gli intenti in tema ambientale per i prossimi mesi. Sul tema delle rinnovabili, il parere del Ministro è stata inequivocabile: "Mi preoccupa che si parli di questa scommessa vinta dall'Italia come un costo e non come un investimento sostenuto dal Nostro Paese. Il peso in bolletta degli incentivi non hanno a che fare con le rinnovabili". Il Ministro aveva annunciato tempo fa la propria volontà di chiudere le centrali più inquinanti nel Paese, posizione sostenuta anche durante la video intervista .Il peso dell'energia dalle fonti pulite, infatti, nei prossimi anni, crescerà ulteriormente e i vecchi mastodontici impianti a gas possono essere sostituiti agilmente con nuove centrali a biogas il biogas.

Orlando ha annunciato però anche il taglio degli incentivi ad alcune fonti rinnovabili, come l'olio di palma, che, secondo il Ministro, sarebbe da considerare una fonte rinnovabile non pulita.. "Tra le energie rinnovabili ce ne sono alcune inquinanti. Abbiamo pertanto deciso di non incentivare carburanti come l’olio di palma”. Altro impegno preciso è quello preso contro le ecomafie e i reati ambientali: “Ho chiesto una delega al Parlamento per rivedere il sistema di sanzioni e per introdurre alcuni delitti ambientali. Chi abbandona un copertone lungo una strada non è paragonabile a chi ha procurato disastri e vittime”.

mercoledì 10 luglio 2013

Le idee dei tecnici per rilanciare il Paese in chiave ‘verde’

Le idee dei tecnici per rilanciare il Paese in chiave ‘verde’

(Fonte:Edilportale.it)
 
 
 
 
Dalla necessità di evitare il consumo del suolo, dal rischio sismico al dissesto idrogeologico, dalla rigenerazione e riqualificazione del patrimonio abitativo italiano, alla tutela del patrimonio boschivo, alla riforma dell’apparato amministrativo nella logica della sburocratizzazione.

Sono questi i punti all’ordine del giorno dell’incontro, avvenuto lunedì scorso tra il Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando e l’Ing. Armando Zambrano, in qualità di coordinatore della rete delle professioni dell’area tecnica - che raggruppa ingegneri, architetti, geologi, periti industriali, geometri, periti agrari, chimici, tecnologi alimentari, dottori agronomi e forestali - insieme al consigliere del Consiglio Nazionale degli Architetti Gallione e al Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi Graziano.

Alle professioni tecniche il Ministro Orlando ha chiesto un contributo fattivo in termini di idee per rilanciare la competitività del nostro Paese in chiave “verde”. Da qui l’idea di istituire un tavolo di concertazione permanente dove poter discutere e presentare proposte, a partire dalla creazione di un’anagrafe basata sul fascicolo del fabbricato per la messa in sicurezza contro i rischi naturali e ambientali e favorire la rigenerazione del patrimonio abitativo, sino all’individuazione di strumenti e pratiche in grado di promuovere un’edilizia di qualità che interrompa il processo di cementificazione e consumo del suolo.

Gli Ordini e Collegi professionali tecnici vedono con favore l’iniziativa, tesa ad avviare una svolta nei rapporti tra professioni e politica, per risolvere questioni annose ma anche per dare prospettive di crescita e di occupazione al nostro Paese.

mercoledì 26 giugno 2013

Orlando: rinnovabili settore strategico per l’Italia

Orlando: rinnovabili settore strategico per l’Italia

(Fonte:Rinnovabili.it)
 
 
 
Il ministro dell’Ambiente ha dichiarato di voler creare le condizioni per lo sviluppo delle rinnovabili, attraverso un quadro di regole uniformi e stabili nel tempo e mettendo in stand-by le centrali più inquinanti

“La ricerca di un nuovo equilibrio nelle relazioni fra economia, società, ambiente e istituzioni non può essere più considerato il tema di poche anime belle di visionari, di una minoranza allarmata e militante di ambientalisti. L’Ambiente deve essere una priorità economica e sociale dell’azione di questo esecutivo”. Ad affermarlo è stato il ministro Andrea Orlando, durante l’audizione di ieri pomeriggio alla Commissione Ambiente del Senato.

Tra le priorità descritte dall’Onorevole, le energie rinnovabili rappresentano un obiettivo strategico che l’Italia deve continuare a perseguire: se da un lato il sistema di incentivi è risultato troppo accelerato e talvolta distorto, dall’altro l’Italia non può permettersi di “fermare un settore strategico per il futuro, come sta purtroppo già accadendo, con il rischio di perdere ulteriori posti di lavoro”.

La parole d’ordine, allora, dovrà essere da oggi in poi “generazione distribuita”, intesa come capacità di autoproduzione energetica, sorretta da una rete di distribuzione intelligente (smart grid). Ma per raggiungere tale ambizioso obiettivo sarà necessario da un lato mettere in stand-by le centrali più inquinanti per dare una maggiore continuità alle rinnovabili e dall’altro creare le condizioni per uno sviluppo delle energie alternative senza incentivi. Ciò si traduce in una semplificazione burocratica, in un quadro di regole uniformi sul territorio nazionale e stabile nel tempo, in misure che promuovano sistemi efficienti di utenza e di accumulo.

“La tutela e la valorizzazione dell’ambiente, la riconversione verso uno sviluppo sostenibile, l’alta qualità della vita come obiettivo primario della politica, sono proprio le sfide del futuro della nostra Repubblica”, conclude il ministro. “L’Italia delle bellezze, anche naturali e paesistiche, l’Italia del viver bene, deve vincere sull’Italia arretrata delle brutture e delle ingiustizie sociali”.