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venerdì 24 gennaio 2014

Il semestre italiano all’Ue punta sulla riforma dell’Ets

Il semestre italiano all’Ue punta sulla riforma dell’Ets

(Fonte:ZeroEmission.it)
 
 
 
La riforma del mercato delle emissioni di carbonio (Ets) e la promozione dei carburanti “puliti” saranno al centro dell’attività del semestre italiano alla presidenza europea.

È quanto emerge dalla relazione programmatica 2014 della presidenza del Consiglio, in cui sono elencate le priorità che saranno affrontate a Bruxelles sotto la guida di Enrico Letta.

Nel documento è scritto che “senza un sistema Ets europeo solido gli Stati membri potrebbero essere indotti a orientarsi verso regolamentazioni alternative, frammentarie e più costose per raggiungere gli obiettivi di riduzione dell’impatto ambientale”.

La relazione programmatica aggiunge che ''le incertezze dell'Ets dell'Ue compromettono significativamente la possibilità di collegarlo ai sistemi nascenti e di accrescere la liquidità del mercato. Al fine di ripristinare la fiducia nel mercato del carbonio è urgente una riforma strutturale dell'Ets dell'Ue''.
Il documento spiega anche che ''il governo sarà impegnato per favorire un'approvazione in seconda lettura delle proposte di modifica delle direttive sulla qualità della benzina e del combustibile diesel e sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili”.

martedì 21 gennaio 2014

Fotovoltaico: efficienza celle oltre l’80% con i nanotubi di carbonio

(Fonte:GreenStyle.it-Silvana Santo)
 
 
 
 
I ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT) stanno cercando di aumentare l’efficienza delle celle solari attraverso uno strato di nanotubi di carbonio che consente di sfruttare lunghezze d’onda dello spettro solare che di solito non vengono assorbite.

Le celle fotovoltaiche convenzionali, infatti, non interagiscono con l’intero spettro della luce solare, cosa che, secondo gli scienziati, limita il rendimento massimo teorico di questo tipo di celle solari al 33,7%. Al di là dei limiti teorici, le celle standard più efficienti attualmente disponibili in commercio convertono in energia elettrica circa il 22% di luce solare.

La tecnologia dei nanotubi può essere utilizzata per superare questi limiti, o almeno così sostiene Evelyn Wang, professore associato di Ingegneria Meccanica al MIT. Secondo Wang, con questa tecnologia la quantità di energia alla luce del sole che è convertita in energia elettrica potrebbe idealmente raggiungere l’80%.

Il calore ha un ruolo chiave in questo processo, descritto sulla rivista Nature Nanotechnology. Nei loro studi, infatti, gli scienziati del MIT hanno combinato dei nanotubi di carbonio (cilindri cavi con pareti di spessore monoatomico) con dei cristalli fotonici, in modo da realizzare un sistema assorbitore-emettitore a doppio strato.

Quando i nanotubi assorbono la luce solare, la temperatura del dispositivo sale fino a 962 gradi Celsius. A questo punto, i cristalli riscaldati emettono luce che la cella fotovoltaica è in grado di trasformare in energia elettrica.