sabato 7 settembre 2013

Donati (Green Italia): "Occorrono misure per la sostenibilità"

Donati (Green Italia): "Occorrono misure per la sostenibilità" 
 
 
 
 
L'esponente del neonato movimento politico Green Italia: "C'è un corto circuito sulle priorità del Paese, peggiorato dalla poltica delle larghe intese"
Riportare il Paese sui giusti binari, quelli dello sviluppo sostenibile. Ne è convinta Anna Donati, esponente di Green Italia, neonato movimento politico che si propone di portare all'attenzione di politici, Governo e cittadini le reali opportunità che Green economy e sostenibilità offrono per la ripresa del cosiddetto "Sistema Italia"."Il Governo ha inchiodato la politica economica italiana degli ultimi mesi al solo argomento dell'Imu, e intanto non un solo euro andrà all'ttuazione di un programma di politica industriale nazionale e per le misure per incentivare le attività di ricerca e sviluppo, sebbene le recenti linee guida del piano europeo indichino la strada da seguire agli stati membri - ha detto Donati - c'è un corto circuito sulle priorità del Paese, peggiorato dalla poltica delle larghe intese,e per il quale urgono risposte al più presto”.

“Gli annunci della Fiat di voler rilanciare tra qualche anno uno stabilimento storico con un vecchio progetto di Suv,i miliardi di euro che lo stato italiano spenderà per qualche decina di aerei da combattimento e l'insistenza sulle grandi opere come la TAV mentre non ci sono le risorse per la manutenzione della città e del territorio sono le spie – ha aggiunto Donati - di un concetto di sviluppo che mina l'economia italiana. La risposta concreta per superare la crisi sia sul piano del lavoro occupazione che su quello ambientale è unicamente la green economy, e ormai è quantomeno naif chi non sa o non vuole riconoscerlo. La scommessa non è certo la decrescita felice, ma è quella di riportare sui giusti binari una locomotiva che rischia di deragliare, e che rischia di perdere velocemente terreno nei confronti innanzitutto di un'Europa che sarà sempre più innovatrice, più efficiente sotto il profilo delle risorse, meno dipendente dai combustibili fossili, dunque, ma anche più competitiva, in grado di riconciliare la sicurezza alimentare con lo sfruttamento sostenibile delle risorse rinnovabili a fini industriali, senza rinunciare a biodiversità e protezione dell’ambiente”.

4 commenti:

  1. la "decrescita felice" di infelice ha solo il nome...che sarebbe meglio chiamarla crescita selettiva. ma e' basata sulle TRE R (recupera riduci ricicla) e dato che la sig.Anna Donati e' il capo assoluto del TPL al comune di Napoli, potrebbe aiutare lo sviluppo di questa tecnologia sostenibile per i BUS URBANI
    http://www.veicolicommerciali24.it/articolo/353/pininfarina-presenta-hybus-lautobus-sostenibile/

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    1. la sig.ra Donati è la responsabile di un disastro a Napoli

      disastro tale da essere stata giudaicamente "nascosta" alla città

      è stata rimossa come assessore a furor di popolo, ma il sindaco ha avuto la furba idea, è convinto che noi napoletani siamo dei deficienti ed avendolo votato ha ragione, di mantere per se le sue deleghe e di nominarla sua consulente

      un assessore del quale se ne vergogan ma non se ne libera........mai visto al mondo

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. L'unica cosa che interessa a questa ambientalista della domenica, una grande incapace che ha portato al collasso la viabilità della città di Napoli pensando di giocare a Monopoli nella sua deficienza ha addirittura dichiarato zona pedonale una scalinata.

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