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martedì 9 luglio 2013

Parlamento europeo punta sugli impianti di piccola scala

 Parlamento europeo punta sugli impianti di piccola scala

 (Fonte:ZeroEmission.it)
 
 
 
 
La commissione per l'industria, la ricerca e l'energia (ITRE) del Parlamento europeo hanno adottato una risoluzione con l'obiettivo di incentivare lo sviluppo della microgenerazione in tutto il Vecchio Continente


Macrobenefici dalla microgenerazione. I membri della commissione per l'industria, la ricerca e l'energia (ITRE) del Parlamento europeo hanno lanciato una proposta di risoluzione per sottolineare il ruolo vitale della microgenerazione per il futuro energetico dell'Europa. La risoluzione, proposta dall'eurodeputato Judith Merkies, ha spiegato come la microgenerazione "può offrire ai consumatori la possibilità di diventare agenti più attivi nel settore energetico, riducendo al contempo la quantità di energia da acquistare", nonostante persistano alcune barriere fiscali e legali che possono limitare lo sviluppo della microgenerazione: "Gli Stati membri dovranno sviluppare meccanismi specifici per favorire l'autosufficienza - ha aggiunto Markies - tenendo in considerazione le specificità della microgenerazione durante la progettazione e la revisione degli incentivi a sostegno del settore".

I membri della commissione ITRE chiedono inoltre alla Commissione europea di effettuare una valutazione completa della capacità potenziale di microgenerazione all'interno dell'Unione europea e di elaborare raccomandazioni basate sulle migliori pratiche per le autorità di regolamentazione e gli operatori di sistema su come accorciare e semplificare le procedure amministrative, con particolare riguardo alla creazione di procedure di one-stop-shop. "La generazione distribuita sta giocando un ruolo crescente nel mix energetico europeo. Con più di 70 GW di capacità installata oggi, l'elettricità fotovoltaica, ad esempio, copre il fabbisogno energetico di 30 milioni di famiglie europee - ha detto Alexandre Roesch, Responsabile Affari Regolamentari per l'Associazione dell'industria fotovoltaica europea (Epia) - accogliamo pertanto l'invito dei deputati per una migliore integrazione dell'energia elettrica su piccola scala nel sistema". La proposta di risoluzione sarà presentata alla sessione plenaria del Parlamento europeo a settembre.

mercoledì 12 dicembre 2012

Eolico e solare, entro il 2030, potrebbero alimentare la rete al 99%

 Eolico e solare, entro il 2030, potrebbero alimentare la rete al 99%


 (Fonte:ZeroEmission.it)

Secondo uno studio dell'Università del Delaware, le rinnovabili, combinate ad un adeguato sistema di immagazzinamento dell'energia, potrebbero fornire elettricità alla rete per quasi tutto il tempo.

L'eolico e il fotovoltaico potrebbero alimentare una rete di distribuzione estesa per il 99,9% del tempo già entro il 2030. Secondo uno studio dell'Università del Delaware, allo stesso costo di gestione delle reti attuali, entro quella data, le due principali fonti rinnovabili, se integrate con sistemi di accumulo di energia adeguati, potrebbero garantire energia pulita e reti anche molto estese, come quelle degli Stati europei. I ricercatori, infatti, hanno svolto simulazioni su un modello di rete (Pjm Interconnection) equivalente a un quinto della rete statunitense. Il punto chiave sarebbe proprio quello di combinare la produzione di energia cosiddetta "imprevedibile" con sistemi di immagazzinamento di ultima generazione che entrino in funzione quando la produzione da fonte eolico o solare è più bassa o assente. La ricerca, però, aveva come obbiettivo non la produzione continuata di energia ma la minimizzazione dei costi e ha dimostrato come produrre energia in eccesso rispetto alla domanda media è meno costoso che immagazzinare energia per richieste future.

venerdì 26 ottobre 2012

Entro il 2030 50% dell'energia mondiale dall'eolico

 Ricerca: entro il 2030 50% dell'energia mondiale dall'eolico

 (Fonte:ZeroEmission.it)


Queste, secondo i ricercatori americani della University of Delaware e della Stanford University, le potenzialità del settore, se opportunamente finanziato.
 
L'eolico, entro il 2030, potrebbe produrre più la metà dell’energia del mondo. E' il dato emerso da una ricerca pubblicata da alcuni ricercatori americani della University of Delaware e della Stanford University, secondo cui, con gli adeguati investimenti e con l'installazione di circa quattro milioni di turbine sparse in tutto il mondo, il settore sarebbe in grado di produrre 7,5 TWh all'anno, ovvero più della metà della richiesta globale prevista nel 2030. Questo per quanto riguarda la ricerca. Nella realtà, ad oggi, le circa 200 mila turbine eoliche installate in tutto il mondo producono circa il 2,5% dell’energia mondia richiesta su scala globale.

Esistono però consistenti margini di crescita. Entro lo stesso anno, ad esempio, il Department of Energy statunitense ha avviato un progetto volto a realizzare numerose fattorie eoliche con l'intento di soddisfare con il vento circa il 20% della domanda interna nazionale, contro l'attuale 3%. E le iniziative di questo tipo si stanno moltiplicando, cosa che spiega in parte come mai l'eolico è il settore più in rapida crescita tra le rinnovabili: nel corso del 2011 sono stati allacciati alla rete elettrica circa 40,5 GW, che hanno fatto sfondare all'energia dal vento il tetto dei 238 GW installati.