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mercoledì 4 febbraio 2015

Edilizia sostenibile: approvate nuove linee guida ISO

(Fonte:GreenStyle.it-Marco Mancini)

 
 
Tra le attività umane l’edilizia è uno dei settori con l’impatto ambientale maggiore per via dell’alto consumo di risorse, del dispendio energetico in fase di costruzione e del consumo di suolo. Ridurre l’impronta ecologica del settore edile è fondamentale per costruire città più sostenibili.

Determinare la sostenibilità ambientale di un edificio, in mancanza di criteri di valutazione uniformi, può però essere complicato. Per un giudizio più oggettivo sull’indice di sostenibilità degli edifici, il Consiglio Direttivo UNI ha deciso perciò di approvare una nuova prassi ISO che assegnerà un punteggio a ciascun edificio.

La nuova prassi ISO per l’edilizia sostenibile, denominata UNI/PdR 13:2015, è stata realizzata basandosi sulle direttive del Comitato Tecnico CEN/TC 350 e sulle linee guida del Protocollo sviluppato da ITACA, l’Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale.

La sostenibilità ambientale di un edificio verrà valutata sulla base dell’aderenza a criteri fondamentali per massimizzare la qualità del sito, ridurre il consumo di risorse e i carichi ambientali, migliorare la qualità del servizio e la qualità ambientale indoor.

Le costruzioni che risponderanno ai requisiti richiesti nelle cinque aree oggetto di valutazione otterranno un punteggio maggiore. La Prassi di Riferimento “Sostenibilità ambientale nelle costruzioni – Strumenti operativi per la valutazione della sostenibilità” si articola in due sezioni: la sezione O, che definisce la metodologia adottata per la valutazione, e la sezione 1, che delinea i criteri di giudizio delle diverse categorie. Il calcolo del punteggio restituirà la relazione di valutazione.

Antonio Canzian, vicepresidente di Itaca, ha espresso la sua soddisfazione per l’approvazione della Prassi di riferimento, uno strumento che contribuirà a rendere più sostenibile l’edilizia:

Avendo oggi la necessità di evitare ulteriore consumo del territorio, di riqualificare il patrimonio edilizio esistente e di valorizzare aree strategiche è estremamente utile, per i tecnici e per gli amministratori pubblici, potersi avvalere di uno strumento quale il Protocollo ITACA.

mercoledì 28 agosto 2013

Arbor House: la casa ecologica che fa bene alla salute

(Fonte:GreenStyle.it-Marco Grigis)
 
 
 
 
L’edilizia sostenibile prende sempre più piede e in quel di New York è già realtà. Dopo l’inaugurazione avvenuta lo scorso febbraio, l’Arbor House è ora pronta ad accogliere 124 famiglie nel pieno rispetto dell’ambiente e della salute degli inquilini. Un progetto innovativo che ha riscosso un successo inimmaginabile, il primo passo per costruzioni sempre più amiche dell’ambiente e per nulla pericolose per l’uomo.

La struttura sorge nel Bronx e la scelta di questo quartiere è tutt’altro che casuale: l’Arbor House, infatti, vuole essere il simbolo della rinascita di una zona purtroppo famosa in tutto il globo per le difficili condizioni di vita a cui sono costretti gli abitanti. La struttura, che si estende su una superficie di oltre 11.000 metri quadrati, vede il ricorso a materiali di riciclo e a chilometro zero, oltre all’implementazione di tutti gli standard più moderni per lo sfruttamento dell’energia rinnovabile, a partire dal solare. Un edificio all’avanguardia che non è però pensato per i grandi portafogli: i 124 appartamenti sono stati consegnati a famiglie dal ceto medio, privilegiando inquilini con problemi di salute quali obesità, diabete e disfunzioni cardiache.

Sì, perché l’obiettivo dello straordinario palazzo non è solo quello di ridurre l’inquinamento, ma anche di invitare le persone a uno stile di vita più sano. Così è disincentivato l’utilizzo degli ascensori, affinché gli inquilini facciano più movimento, e sul tetto è montata una serra in grado di provvedere ai bisogni di frutta e verdura di tutti gli abitanti e, anzi, di produrre anche un surplus che verrà consegnato ai bisognosi e alle associazioni no profit del quartiere. La terrazza verde, inoltre, abbatte il tasso di CO2 proveniente dalle quotidiane routine dei suoi abitanti, rendendo l’Arbor House prossima all’impatto zero.

Non è però tutto: con il crescente verificarsi di patologie respiratorie dovute allo smog dei grandi centri cittadini, per l’Arbor House si è deciso di far ricorso a vernici speciali e anallergiche, oltre a una speciale hall con un sistema di filtraggio e circolazione forzata dell’aria fresca. Un toccasana per chi da anni è costretto all’uso di mascherine, spray e farmaci antistaminici per garantire una corretta funzionalità polmonare.

martedì 6 novembre 2012

Nella green economy il 38,2% delle assunzioni

Nella green economy il 38,2% delle assunzioni

 (Fonte:Edilportale.it-Rossella Calabrese)
 
 
Edilizia, legno-arredo, chimica, high tech, tessile, minerali non metalliferi, concia, nautica, agroalimentare, farmaceutica, carta, meccanica, elettronica e servizi. Sono tante le declinazioni della green economy italiana, oltre ai più classici settori delle fonti rinnovabili, dell’efficienza energetica, del ciclo dei rifiuti e della protezione della natura.

Un filo verde e dinamico che attraversa, innova e rende più competitivi tutti i settori della nostra economia, compresi quelli più maturi e tradizionali. È quanto emerge dal Rapporto Green Italy 2012 che Fondazione Symbola e Unioncamere hanno presentato ieri a Roma.

La peculiarità della green economy italiana, infatti, sta proprio nella riconversione in chiave ecosostenibile anche dei comparti tradizionali dell’industria italiana di punta. Il Paese ha sviluppato in maniera diffusa nelle sue imprese e nei territori una reinterpretazione della green economy del tutto particolare, che incrocia le vocazioni delle comunità con la tecnologia e la banda larga, la filiera agroalimentare di qualità legata al territorio con il made in Italy e la cultura.

Rilevanti sono i riflessi positivi sulla creazione di nuova occupazione: circa il 30% delle assunzioni non stagionali programmate complessivamente dalle imprese del settore privato per il 2012 è per figure professionali legate alla sostenibilità.

La green Italy, insomma, è una rivoluzione verde che già oggi interessa il 23,6% delle imprese industriali e terziarie con almeno un dipendente che tra il 2009 e il 2012 hanno investito o investiranno in tecnologie e prodotti green. E che attraversa il Paese da Nord a Sud, tanto che le prime dieci posizioni della classifica regionale per diffusione delle imprese che investono in tecnologie green sono occupate da quattro regioni settentrionali e sei del Centro-Sud.

Le imprese della green Italy, inoltre, sono quelle che hanno la maggiore propensione all’innovazione: il 37,9% delle imprese che investono in eco-sostenibilità hanno introdotto innovazioni di prodotto o di servizio nel 2011, contro il 18,3% delle imprese che non investono green. Idem dicasi per la propensione all’export: il 37,4% delle imprese green vanta presenze sui mercati esteri, contro il 22,2% delle imprese che non investono nell’ambiente.

lunedì 8 ottobre 2012

Edilizia "smart": punta a ridurre i costi.

 Appello Confindustria-Ance per edilizia “smart”

 
(Fonte:ZeroEmission.it)
 
L’appello al governo firmato da Confindustria, Ance oltre che dal Politecnico di Milano, da Ancenergia e da Uni punta a informatizzare la filiera delle costruzioni per elevare la produttività e ridurre tempi e costi. “Puntare su efficienza sistema” .

Più efficienza e innovazione tecnologica per informatizzare la filiera delle costruzioni elevando la produttività e riducendo tempi e costi. Lo richiedono Confindustria e Ance, oltre a diversi altri enti firmatari dell’appello al governo per l’“edilizia smart”. Come si legge nell’appello, “Occorre operare per il miglioramento dell’efficienza del sistema puntando, come è avvenuto nella maggior parte degli altri settori produttivi, sull’innovazione tecnologica per cogliere tutte le potenzialità che può esprimere il settore delle costruzioni, tra quelli coinvolti più pesantemente dalla crisi. Condividere dati e soluzioni su progetti e costruzioni lungo tutto il processo, accorcerebbe tempi e costi”. Per questo i firmatari, attraverso l’appello, propongono al governo “di prendere in considerazione le misure per incentivare l’uso degli strumenti BIM (Building information modeling) e degli standard dell’interoperabilità nella filiera delle costruzioni anche attraverso la semplificazione normativa”. Ad apporre la firma sono stati il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, il presidente dell’Ance, Paolo Buzzetti, il rettore del Politecnico di Milano, Giovanni Azzone e il presidente del Consorzio Ancenergia e di Uni, Piero Torretta.

martedì 2 ottobre 2012

Clini conferma l'efficianza energetica

Clini conferma sostegno per efficienza energetica a edilizia

(Fonte:ZeroEmission.it)
 
 
Il ministro dell’Ambiente ha sottolineato che “L’ecoefficienza nell’edilizia è uno dei punti di riferimento anche della strategia e della crescita. Abbiamo confermato gli incentivi per gli investimenti nel miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici”.
L’efficienza energetica in edilizia sta particolarmente a cuore del governo Monti. Lo ha sottolineato il ministro dell’Ambiente Corrado Clini in un recente convegno organizzato a Trieste. Per questo, ha rilevato, sono già previsti incentivi e non solo. Sottolineando il valore determinante dell’ecoefficienza nell’edilizia, definito dallo stesso Clini “uno dei punti di riferimento anche della strategia e della crescita”, il ministro ha infatti evidenziato la conferma già avvenuta degli incentivi per gli investimenti nel miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici e ha spiegato che “siamo anche impegnati a fare in modo che l’Italia recepisca la nuova direttiva europea per l’efficienza energetica nel settore abitativo".

Parlando a proposito dell’edificio presentato in occasione di Trieste Next, salone europeo dell’innovazione e della ricerca scientifica, ha fatto un doveroso accenno al progetto innovativo Panorama Giustinelli: "Questo edificio a Trieste è un punto di riferimento che consideriamo con grande interesse come uno degli esempi utili per le strategie nazionali. Così come sono molto contento che la provincia di Trieste stia preparando un progetto per una nuova scuola che avrà come caratteristiche quella della ecoefficienza. Panorama Giustinelli rappresenta a tutti gli effetti un passo in avanti nella ‘cultura dell’abitare’: nessun edificio multiresidenziale di dimensione simile nel nostro Paese oggi riunisce in modo così compiuto due aspetti fondamentali: una struttura involucro di legno appunto dai risultati straordinari per isolamento termico e acustico, un’ingegneria d’impianti per l’autoproduzione d’energia che unisce geotermia, fotovoltaico ed eolico”.