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lunedì 2 maggio 2011

Quarto Conto Energia: rinviata al 3 maggio la firma

Come se non bastasse la preoccupante disapprovazione delle parti in causa nei confronti del Quarto Conto Energia, ecco che alla vicenda si aggiunge un’ulteriore tassello che rischia di danneggiare definitivamente il settore delle energie rinnovabili. Pochi giorni dopo il tavolo tecnico del 29 aprile tra i ministri Stefania Prestigiacomo e Paolo Romani, infatti, la contesa coinvolge gli stessi rappresentanti del governo facendo saltare nuovamente l’accordo sulle rinnovabili.
La firma del decreto attuativo che introduce il nuovo meccanismo di incentivazione per gli impianti fotovoltaici era attesa per venerdì 29 aprile (penultimo giorno utile secondo il Decreto Rinnovabili del 3 marzo 2011, N.d.R.), ma, in base a quanto riportato da numerose testate giornalistiche, esisterebbe ancora una grossa divergenza di opinioni circa il momento in cui dovrebbe essere erogata la tariffa incentivante.
In particolare, il Ministro dell’Ambiente non sarebbe favorevole alla norma secondo cui l’incentivo vada corrisposto solo dal momento in cui i pannelli fotovoltaici comincino a immettere energia nella rete elettrica. Secondo la Prestigiacomo, infatti, tale meccanismo sarebbe svantaggioso per tutte le imprese che vanno incontro ai frequenti ritardi nell’allacciamento da parte della società elettrica, per cui sarebbe in ogni caso più opportuno far partire gli incentivi entro due mesi dal completamento dell’impianto.
Di contro, il Ministro Romani non solo non approverebbe l’idea di fornire sussidi a impianti che, di fatto, non producono energia ma vorrebbe assolutamente scongiurare episodi di speculazione in cui, ad esempio, una volta certificato il completamento dell’opera, i titolari di impianti possano “dimenticare” l’allacciamento alla rete.
In particolare intervenendo a un convegno organizzato a Giussano dal mobilificio Tissettanta, Paolo Romani ha affermato che:

Quella matta della Prestigiacomo mi fa incazzare… Dell’autocertificazione consentitemi di dubitarne. Non in Lombardia per l’amor di Dio, ma in qualche altra parte d’Italia qualche dubbio sull’autocertificazione ce l’ho.
Tralasciando qualsiasi commento circa tali affermazioni e, soprattutto, circa le puntuali “smentite” volte a sminuirne la gravità, ora la speranza per tutti gli operatori del settore è che il Consiglio dei ministri di martedì 3 maggio possa finalmente risolvere la questione, consentendo l’emanazione del decreto attuativo e, possibilmente, il superamento di un periodo di incertezza che ha quasi completamente bloccato le rinnovabili in Italia.

Stefano Triolo
http://www.greenstyle.it

mercoledì 27 aprile 2011

Quarto Conto Energia: domani la Conferenza Stato-Regioni esaminerà il testo

In attesa della Conferenza Stato-Regioni prevista per domani, non smettono di moltiplicarsi i commenti alla bozza del Quarto Conto Energia proposta dal governo. Cresce la preoccupazione per la sorte degli incentivi alle energie pulite, anche perché i margini di trattativa non saranno ampi. Torna a parlare la Fiper, ricordando l’importanza delle biomasse, mentre le Regioni si preparano al peggio.


Ormai siamo agli sgoccioli. Entro il 30 aprile il decreto che andrà a regolare il meccanismo di finanziamenti statali alle rinnovabili sarà varato e integrerà quanto previsto dal decreto Romani, approvato a marzo. Il 31 maggio, come vuole proprio il decreto legislativo n.28 del 3 marzo 2011, il Terzo Conto Energia sarà bloccato; al suo posto, entrerà in vigore la serie di norme previste per il periodo transitorio, che, secondo le notizie circolate finora, si protrarrebbe fino al prossimo 31 dicembre. Dal giorno seguente, invece, prenderà effettivamente il via il nuovo Conto Energia, con le relative riduzioni degli incentivi.
In attesa del nuovo incontro tra governo e rappresentanti delle Regioni, un’altra influente realtà del comparto esprime il proprio parere sul futuro assetto delle energie pulite. Torna, infatti, a parlare la Fiper (Federazione italiana produttori di energia da rinnovabili) e lo fa attraverso una lettera aperta firmata dal presidente Walter Righini, indirizzata ai ministri del governo e a vari esponenti di Regioni, Province e Comuni italiani, nella quale “esprime l’opportunità che i sistemi incentivanti alle fonti rinnovabili siano esaminati e determinati nel complesso dello scenario esistente attualmente in Italia, riconoscendo in particolare l’importanza dovuta anche alla produzione di energia termica”.

Sono le biomasse, dunque, a dover essere prese maggiormente in considerazione, secondo la Fiper. “Si rappresenta inoltre l’importante ricaduta economica ed occupazionale in ambito locale e nazionale che la promozione di una politica volta al recupero ed utilizzo delle biomasse può generare a differenza di altre soggette pressoché alla quasi totale importazione dall’estero della relativa componentistica”, si legge nella lettera , che si conclude con l’invito a confezionare un sistema di incentivi proporzionato al peso che dovranno avere le varie fonti rinnovabili nel panorama energetico del prossimo futuro.
Anna Tita Gallo
http://www.greenbiz.it/