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giovedì 28 aprile 2011

Il terzo Conto Energia, cioè il regime di incentivi al fotovoltaico attualmente vigente, sarà prorogato fino al 31 agosto

Le Regioni hanno espresso un parere negativo sul quarto Conto Energia, il decreto che ridefinisce gli incentivi agli impianti fotovoltaici. Lo ha annunciato il Presidente della Conferenza dei Governatori, Vasco Errani, al termine della riunione. La decisione delle Regioni è dovuta al disaccordo su due punti: così com’è, il decreto non risolve il problema dei diritti acquisiti con il terzo Conto Energia, e la riduzione degli incentivi è troppo brusca.
Al termine della Conferenza, il sottosegretario allo Sviluppo economico, Stefano Saglia ha annunciato che il terzo Conto Energia, cioè il regime di incentivi attualmente vigente, sarà prorogato fino al 31 agosto.

Saglia ha aggiunto che il decreto sarà firmato domani dai Ministri Romani e Prestigiacomo. Secondo quanto previsto dal Dlgs 28/2011, il decreto sul quarto Conto Energia deve infatti essere emanato entro il 30 aprile.

Nella prima parte della mattinata, nel corso della riunione dei Governatori, le Regioni avevano definito le proprie richieste di emendamento:
 - salvaguardare gli investimenti in corso, per tutelare una filiera, quella delle rinnovabili, che ha grandi potenzialità ed è strategica per il futuro;
- ridurre gradualmente gli incentivi, senza compromettere la crescita del settore;
- promuovere la bonifica dell’amianto e la contestuale installazione di impianti fotovoltaici (oggi è la Giornata Mondiale in memoria delle vittime dell’amianto).

Il Governo ha respinto le prime due; è stata invece accolta quella di collegare gli investimenti sul fotovoltaico alla bonifica dei tetti di amianto.

Questa mattina il Ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, aveva detto “il nuovo provvedimento sulle rinnovabili è equilibrato, attento allo sviluppo del settore, assicura gli investimenti in corso e crea un quadro normativo positivo per gli investimenti futuri”. “Il confronto di oggi con le Regioni - secondo Prestigiacomo - può essere l’ultimo doveroso e utile passaggio istituzionale, a valle di un processo di consultazioni e dialogo che ha interessato tutti gli operatori del settore e le parti sociali”. “Con le Regioni c’è un accordo su quasi tutto, anche se su alcuni punti è in corso un approfondimento tecnico”. E aveva aggiunto: le Regioni “chiedono che il regime del terzo Conto Energia sia prorogato fino alla fine dell’anno. Noi su questo punto siamo contrari e possiamo mediare fino alla fine del mese di agosto”.

Le Regioni - ricordiamo - avrebbero dovuto emettere il proprio parere lo scorso 20 aprile, ma in quella data hanno chiesto di rinviare l’esame di una settimana perché, come ha spiegato il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, “sono stati fatti alcuni passi avanti, ma per noi rimangono forti criticità” (leggi tutto).

Il quarto Conto Energia disciplinerà il sistema di incentivazione degli impianti fotovoltaici che entreranno in esercizio tra il 1° settembre 2011 (il 1° giugno nella prima versione del decreto) e il 31 dicembre 2016. La bozza di decreto prevede un obiettivo nazionale di potenza installata di circa 23.000 MW corrispondente a 6 - 7 miliardi di euro all’anno di spesa per lo Stato. Il nuovo regime di sostegno si basa su obiettivi temporali progressivi di potenza installata e su previsioni annuali di spesa. Il superamento di tali previsioni non pregiudica l’accesso agli incentivi ma ne determina una ulteriore riduzione per il periodo successivo (tutti i contenuti del decreto).

La scorsa settimana l’Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci) ha presentato le proprie richieste di modifica al decreto: dare certezza al mercato fino al 2016; coniugare le esigenze delle imprese, del territorio e dei cittadini; ridurre più gradualmente gli incentivi, in modo da non superare, per i piccoli impianti, il 10% per il 2011 e il 20% nel 2012 (leggi tutto).


Nei giorni scorsi un gruppo di operatori stranieri, Photovoltaic Operators Investors*, ha intrapreso una procedura contro lo Stato Italiano. Gli operatori ricordano di aver avviato in Italia importanti investimenti nel settore dell’energia solare, sulla base di un quadro normativo perfezionatosi nell’agosto del 2010 (terzo Conto Energia), ma che a soli 3 mesi dalla data in cui ha iniziato a spiegare la sua efficacia è stato completamente disatteso dal Governo Italiano ed a breve potrebbe essere sostituito da un provvedimento, il Quarto Conto Energia, dai contenuti fortemente peggiorativi, retroattivi e discriminanti.

I ricorrenti sostengono che le previsioni normative contenute nel Quarto Conto Energia (così come quelle già contenute nel Dlgs Rinnovabili)  violano gli obblighi nascenti dal Trattato di promozione e tutela degli investimenti previsti dall’Articolo 10 del Trattato sulla Carta dell’Energia e auspicano che le Amministrazioni a cui la lettera è indirizzata si attivino per emanare un provvedimento più equo in modo da tutelare e non pregiudicare gli investimenti già intrapresi consentendone il completamento come originariamente previsto.

* AES Solar Energy BV, Akuo Energy Sas, Fotowatio Renewable Ventures, Martifer Solar  S.A., Siliken S.A. Solarig N-Gage S.A. e Wurth Solar GmbH & co. KG

www.edilportale.it

mercoledì 27 aprile 2011

Quarto Conto Energia: domani la Conferenza Stato-Regioni esaminerà il testo

In attesa della Conferenza Stato-Regioni prevista per domani, non smettono di moltiplicarsi i commenti alla bozza del Quarto Conto Energia proposta dal governo. Cresce la preoccupazione per la sorte degli incentivi alle energie pulite, anche perché i margini di trattativa non saranno ampi. Torna a parlare la Fiper, ricordando l’importanza delle biomasse, mentre le Regioni si preparano al peggio.


Ormai siamo agli sgoccioli. Entro il 30 aprile il decreto che andrà a regolare il meccanismo di finanziamenti statali alle rinnovabili sarà varato e integrerà quanto previsto dal decreto Romani, approvato a marzo. Il 31 maggio, come vuole proprio il decreto legislativo n.28 del 3 marzo 2011, il Terzo Conto Energia sarà bloccato; al suo posto, entrerà in vigore la serie di norme previste per il periodo transitorio, che, secondo le notizie circolate finora, si protrarrebbe fino al prossimo 31 dicembre. Dal giorno seguente, invece, prenderà effettivamente il via il nuovo Conto Energia, con le relative riduzioni degli incentivi.
In attesa del nuovo incontro tra governo e rappresentanti delle Regioni, un’altra influente realtà del comparto esprime il proprio parere sul futuro assetto delle energie pulite. Torna, infatti, a parlare la Fiper (Federazione italiana produttori di energia da rinnovabili) e lo fa attraverso una lettera aperta firmata dal presidente Walter Righini, indirizzata ai ministri del governo e a vari esponenti di Regioni, Province e Comuni italiani, nella quale “esprime l’opportunità che i sistemi incentivanti alle fonti rinnovabili siano esaminati e determinati nel complesso dello scenario esistente attualmente in Italia, riconoscendo in particolare l’importanza dovuta anche alla produzione di energia termica”.

Sono le biomasse, dunque, a dover essere prese maggiormente in considerazione, secondo la Fiper. “Si rappresenta inoltre l’importante ricaduta economica ed occupazionale in ambito locale e nazionale che la promozione di una politica volta al recupero ed utilizzo delle biomasse può generare a differenza di altre soggette pressoché alla quasi totale importazione dall’estero della relativa componentistica”, si legge nella lettera , che si conclude con l’invito a confezionare un sistema di incentivi proporzionato al peso che dovranno avere le varie fonti rinnovabili nel panorama energetico del prossimo futuro.
Anna Tita Gallo
http://www.greenbiz.it/