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mercoledì 19 giugno 2013

Enel Green Power cede Enel.Si a Enel Energia

Enel Green Power cede Enel.Si a Enel Energia 

 (Fonte:ZeroEmission.it)
 
 
 
 La società di Egp, attiva nell’offerta di servizi e soluzioni per l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili per il mercato retail, è stata venduta per circa 92 milioni di euro
Enel Green Power ed Enel Energia hanno raggiunto un accordo per la cessione dell’intero capitale di Enel.Si, società interamente posseduta da Egp, alla società della Divisione Mercato del Gruppo Enel. Enel.Si è una società che offre in Italia al mercato retail prodotti e soluzioni integrate per la realizzazione di impianti di generazione distribuita di energia da fonti rinnovabili e per il risparmio e l’efficienza energetica negli usi finali, attraverso una rete di negozi in franchising, composta da oltre 700 installatori specializzati. La società ha realizzato nel 2012 un fatturato pari a 215 milioni di Euro e un margine operativo lordo (EBITDA) pari a 13 milioni di euro.

Il corrispettivo riconosciuto da Enel Energia per l’intero capitale di Enel.Si è pari a circa 92 milioni di euro (soggetto ad un aggiustamento prezzo alla data di efficacia del trasferimento della partecipazione) ed è stato determinato sulla base dell’enterprise value al 31 dicembre 2012 (pari a circa 76 milioni di euro) e della posizione finanziaria netta della società in pari data (positiva per circa 16 milioni di euro). Il corrispettivo della cessione sarà versato in un'unica soluzione alla data di efficacia del trasferimento della partecipazione, fissata al 1° luglio 2013, e determinerà un conseguente impatto positivo sull’indebitamento finanziario netto consolidato del Gruppo Enel Green Power.

martedì 5 febbraio 2013

Enel Green Power: solo 2% di fotovoltaico e debito alle stelle

Enel Green Power: solo 2% di fotovoltaico e debito alle stelle

(Fonte:GreenStyle.it-Peppe Croce)

 
Alla fine della settimana scorsa Enel Green Power ha reso noti i dati preliminari consolidati per il 2012 delle sue attività operative e della sua situazione finanziaria. Per il gigante italiano dell’energia, o meglio il suo ramo rinnovabili, crescono sia i ricavi che i debiti.

Solo che i primi crescono molto meno dei secondi: tra il 2011 e il 2012, infatti, i ricavi di EGP sono cresciti dell’8%, da 2,5 miliardi di euro a 2,7 miliardi, mentre il debito netto è schizzato da 4,1 miliardi a 4,7 miliardi di euro.

Nel 2012 EGP ha aumentato anche il personale: da 3.230 lavoratori a 3.513. Secondo l’AD del gruppo, Francesco Starace, i risultati sono molto buoni:

Siamo molto soddisfatti dei risultati conseguiti lo scorso anno da Enel Green Power. La nostra strategia di diversificazione nello sviluppo tecnologico e geografico si è concretizzata in un incremento della capacità installata di oltre 900 MW, in linea con il target, consolidando la presenza in mercati importanti quali USA, Canada e Romania, e proseguendo la crescita in quelli emergenti come Messico e Guatemala

Passando dai soldi all’energia, però, il mix di Enel Green Power non sembra molto equilibrato. La capacità totale installata (in aumento del 13% rispetto al 2011) è pari a 8 GW: 2,6 GW (33%) idroelettrica, 4,3 GW (54%) eolica, 0,8 GW (10%) geotermica, 0,2 GW (2%) solare e 0,1 GW (1%) biomassa e cogenerazione.

Oltre la metà della potenza installata da Enel Green Power, quindi, è potenza eolica con circa 206 MW appena entrati in funzione in Romania. Un terzo è idroelettrico, cioè nella maggior parte dei casi impianti storici ereditati da Enel, mentre appena il 2% è solare. Cioè in gran parte fotovoltaico.

Non sono stati ancora resi noti i dati complessivi del gruppo Enel per il 2012 ma già ci sono alcuni aspetti prevedibili. Il primo è che tra le entrate ci sarà la previsione di incasso di 613 milioni di euro da EDF, ottenuti ai primi di dicembre con lo scioglimento del patto nucleare Italia-Francia.

Il secondo è che ci saranno pesanti cali negli introiti dal termoelettrico in Italia: a causa del boom del fotovoltaico nel 2012 le centrali a combustibili fossili, di Enel e non solo, hanno prodotto il 6,3% in meno rispetto all’anno precedente.