Sistemi di accumulo, un nuovo passo verso l’indipendenza energetica
(Fonte:Rolando Roberto-Enerstore)
Terminata la fase storica del
Conto Energia, in Italia emerge la verità che era stata nascosta
dall’ubriacatura degli incentivi: l’energia rinnovabile ha bisogno di sistemi
di accumulo per stabilizzare i flussi energetici e completare il ciclo solare.
La teoria della Terza Rivoluzione Industriale ci ha spiegato molto bene che i
cittadini, per poter essere in grado di produrre, accumulare e scambiare
l’energia che generano dai loro impianti locali e familiari, devono poter
disporre di sistemi che permettano loro di accumulare l’energia che producono e
non utilizzano.
Fino ad ora questa necessità è
stata occultata dall’artificio dell’immissione in rete che funge essa stessa da
accumulo. Ma a partire dal momento in cui gli incentivi non sono più erogati, e
le regole dello scambio sul posto trattano in modo ineguale il cittadino
venditore (riconoscendogli in fase di immissione un prezzo esiguo) e il
monopolista (dal quale si è obbligati a pagare un prezzo più che doppio
rispetto alla tariffa di vendita), bisogna interrogarsi sulle opportunità
offerte dalla tecnologia per massimizzare il ritorno economico e i benefici
energetici delle rinnovabili e del fotovoltaico in particolare.
In questo senso il fotovoltaico
rimane un’opportunità di risparmio energetico interessante, ma dobbiamo
cominciare a pensare a lungo termine e vederlo solo come la parte iniziale di
un ciclo energetico per coprire il quale abbiamo bisogno di tecnologie di
accumulo e di distribuzione intelligente (smart grid).
Se ci troviamo nel caso di utenza
domestica o comunque di un impianto a servizio dell’abitazione con potenza
inferiore ai 20 kWp, possiamo usufruire delle agevolazioni fiscali IRPEF al 50%
valide fino a fine 2013. Non sappiamo ancora con certezza quale regime fiscale
sarà adottato da gennaio 2014 e neppure se si riuscirà ad ottenere qualche
provvedimento strutturale di più ampio respiro.
Di occasioni però ne abbiamo
altre e dobbiamo essere bravi a cogliere quanto può offrire un nuovo settore
che promette una crescita esponenziale: il mercato dell’accumulo, in
particolare dello “storage” domestico per l’ottimizzazione dell’autoconsumo.
Cerchiamo di capire brevemente di
cosa si tratta. Come tutti sanno, il fotovoltaico e l’eolico sono definite come
FRNP (Fonti Rinnovabili Non Programmabili), non possiamo sapere con esattezza
le condizioni meteorologiche che potrebbero influenzare i dati di produzione in
termini di energia giornaliera. Il vento è incostante e imprevedibile, e il
sole sappiamo per certo che ci sarà ma non possiamo essere sicuri delle
condizioni di nuvolosità che potrebbero coprirlo e dunque abbassare la
produttività di un impianto fotovoltaico. Sappiamo però per certo che quando il
sole e il vento sono molto forti, permettono di produrre elettricità in eccesso
che se debitamente accumulata potrebbe essere utilizzata all’occorrenza.
Se potessimo accumulare l’energia
in eccesso durante le ore di sole e di vento per poterla riutilizzare di notte
o nei giorni di calma piatta? Jeremy Rifkin ci dice che in un futuro abbastanza
vicino sarà possibile farlo con le tecnologie dell’idrogeno, una vera e propria
rivoluzione energetica. Ma in attesa che tali tecnologie entrino nella fase di
economie di scala che ne permettano l’ingresso sul mercato, il sogno
dell’indipendenza energetica si avvicina sempre di più grazie ad altre
tecnologie che sono già sul mercato a prezzi contenuti.
E’ infatti in atto una piccola
rivoluzione che tacitamente mette in fermento tutto il settore delle
rinnovabili. Magari non sarà possibile staccarsi immediatamente dalla rete ma
se ipotizziamo di installare, oltre al convenzionale impianto FV, un sistema di
accumulo, sicuramente le bollette potranno essere fortemente ridotte.
Attenzione però, c’è bisogno di
uno sforzo in più. Quando parliamo di fotovoltaico non incentivato le regole
del gioco si fanno più severe: l’idea di installare un impianto da fonti
rinnovabili senza tener conto dell’efficienza complessiva del sistema e della
necessità di diminuire gli sprechi di energia dev’essere completamente messa da
parte!
Prima di procedere con qualsiasi
ragionamento di convenienza economica ricordiamo i “comandamenti del risparmio
energetico”. L’obiettivo principale sarà quello di ottimizzare i consumi
attuali evitando gli sprechi ed aumentando il più possibile la quota di energia
prelevabile nelle ore di maggiore producibilità del futuro impianto
fotovoltaico (energia in autoconsumo).
Ogni abitazione diviene una
stella di una costellazione di produttori indipendenti, una rete che si
avvicina sempre più al modello di Jeremy Rifkyn di generazione distribuita.
Tanti piccoli produttori e consumatori che allo stesso tempo gridano a gran
voce che il cambiamento è reale ed inarrestabile.
La tecnologia ha messo a punto
sistemi di stoccaggio convenzionali immediatamente disponibili sul mercato come
gli accumulatori elettrochimici al piombo-acido (tecnologie AGM, GEL etc.) in
attesa che i conti possano tornare anche con le più performanti batterie al
litio.
Per fare il punto sulla
situazione dei sistemi di stoccaggio abbiamo pensato di organizzare il primo
videocorso in Italia dedicato ai sistemi di accumulo, un evento in diretta a
cui vi potrete registrare gratuitamente. Il webinar avrà una durata di circa
un’ora.
Ecco il sommario dell’evento:
- Verso il modello distribuito
- Panoramica normativa in Italia SDA
- Accumulo ed autoconsumo domestico
- Tipologie sistemi di accumulo
- Caso di studio
- Dove trovare i prodotti
Potrai seguire la diretta
dell’evento martedì 30 luglio 2013 registrandoti al seguente link:
https://attendee.gotowebinar.com/register/8492568791253588480
Inizia la nuova era della
generazione distribuita in Italia, in cui il fotovoltaico continua la sua
avanzata da protagonista grazie ai sistemi di accumulo.
Per ulteriori informazioni o
chiarimenti visita il sito www.enerstore.it o contattaci su
comunicazioni@enerworks.eu
Rolando Roberto (Sales &
Marketing Director)
Enerworks Europe Srl
ho notato che l'impianto in esempio produce anche alle 4,30 di mattina :) che modello é?
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