lunedì 4 marzo 2013

Efficienza energetica e sviluppo sostenibile, Clini scrive a Grillo

Efficienza energetica e sviluppo sostenibile, Clini scrive a Grillo

 (Fonte:EdilPortale.it-Paola Mammarella)
Completare l’agenda verde per la crescita sostenibile dell’Italia grazie ai nuovi eletti. È l’intento del Ministro dell’Ambiente uscente Corrado Clini, che ha inviato una lettera ai neoparlamentari del Movimento Cinque Stelle.
Le richieste di Clini
Nella lettera inviata al leader del Movimento Cinque Stelle, Clini ricorda che i parlamentari “dovranno esaminare e votare provvedimenti cruciali per il futuro sostenibile dell’Italia e per l’attuazione di regole europee impegnative per la riconversione “verde” dell’economia”.

Allo stesso tempo, sottolinea Clini, bisognerà completare le parti incompiute dell’agenda verde del governo Monti, come fiscalità ambientale, semplificazione delle procedure per le autorizzazioni ambientali, bonifica dei siti industriali dismessi, gestione integrata delle risorse idriche, piano nazionale per la messa in sicurezza e l’adattamento ai cambiamenti climatici, incentivi per l’economia verde e trasformazione della struttura energetica nazionale secondo un sistema basato sulla combinazione di fonti rinnovabili ed efficienza .

Il programma del Movimento Cinque Stelle
Come si legge nel comunicato del Ministero, la proposta di collaborazione è stata inviata perché il “Movimento ha da sempre manifestato una grande attenzione per la protezione dell'ambiente e lo sviluppo sostenibile”.

Tra i punti fondamentali del programma elettorale, nel capitolo sull’energia, ci sono infatti l’applicazione immediata della normativa sulla certificazione energetica, l’adozione della classe C della provincia di Bolzano come livello massimo dei consumi per il rilascio delle concessioni edilizie relative sia alle nuove costruzioni sia alle ristrutturazioni, la riduzione del 10% dei consumi negli edifici pubblici, l’adozione di norme per regolare il consumo energetico nei condomini, l’utilizzo più efficiente delle fonti fossili e la predisposizione di incentivi per l’uso delle energie rinnovabili.

A che punto siamo
Un sistema di tassazione premiante era stato predisposto del disegno di legge sulla delega fiscale, norma rimasta su un binario morto a causa della crisi del Governo uscente. Il testo proponeva la revisione della disciplina sulle accise in base al contenuto di carbonio. Una sorta di “carbon tax”, il cui gettito doveva essere destinato al finanziamento delle fonti rinnovabili.
Stralciata dal testo del ddl, la proposta era poi stata ripresentata sotto forma di emendamento, senza mai arrivare a compimento.

Ricordiamo che a ottobre è stata avviata una consultazione sulla Strategia energetica nazionale, che si prefigge la riduzione dei costi energetici, il pieno raggiungimento e superamento di tutti gli obiettivi europei in materia ambientale e una maggiore sicurezza di approvvigionamento e sviluppo industriale del settore energia.

Sulla base della consultazione, associazioni e imprese sono intervenute con proposte migliorative e integrative a sostegno dell’efficienza.

Data l’attenzione alla sostenibilità e al raggiungimento degli obiettivi europei, manifestata dal Governo dimissionario e in campagna elettorale, ci si attende che questi ed ulteriori argomenti siano posti nell’agenda del nuovo Esecutivo.

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