Aspo Italia: "Illegittima una Sen varata a fine governo"
(Fonte:ZeroEmission.it)
La sezione italiana dell'Associazione per lo Studio del Picco del Petrolio critica la Strategia energetica nazionale appena approvata dai Ministri Clini e Passera
Aspo-Italia, l'associazione per lo studio del picco del petrolio getta ombre sulla legittimità della Strategia energetica nazionale, recentemente varata dai Ministri Clini e Passera. "L'8 marzo, il governo Monti, in carica per l'ordinaria amministrazione, ha emanato con decreto interministeriale firmato dal ministro per lo Sviluppo Economico Passera e quello all'Ambiente Clini, la versione finale del documento sulla Strategia Energetica Nazionale. Ad una prima lettura nessuna delle osservazioni più significative, incluse quelle di Aspo-Italia, raccolte durante la consultazione con i cittadini è stata accolta - denuncia in una nota Luca Pardi, Presidente di Aspo-Italia - resta, in particolare, la cosiddetta produzione sostenibile di idrocarburi nazionali, un ossimoro che, tradotto, significa approvazione delle nuove trivellazioni in mare, realizzabili grazie all'allentamento dei vincoli ambientali, e in Basilicata, Sicilia, Abruzzo. Una decisione di fine mandato che sarà accolta con molto piacere dalle compagnie petrolifere".
"La vicenda - continua Pardi - ricorda sinistramente il famoso decreto CIP6 del 1992 confezionato in regime di ordinaria amministrazione dal governo Andreotti VII, un regalino costato agli italiani l'equivalente di diverse di quelle manovre finanziarie d'emergenza a cui siamo tristemente abituati, nonché un grave ritardo nello sviluppo delle nuove fonti onti di energia rinnovabile, resta il giudizio negativo sull'opportunità politica che un provvedimento così importante possa essere preso da parte di un governo a fine mandato".
Aspo-Italia, l'associazione per lo studio del picco del petrolio getta ombre sulla legittimità della Strategia energetica nazionale, recentemente varata dai Ministri Clini e Passera. "L'8 marzo, il governo Monti, in carica per l'ordinaria amministrazione, ha emanato con decreto interministeriale firmato dal ministro per lo Sviluppo Economico Passera e quello all'Ambiente Clini, la versione finale del documento sulla Strategia Energetica Nazionale. Ad una prima lettura nessuna delle osservazioni più significative, incluse quelle di Aspo-Italia, raccolte durante la consultazione con i cittadini è stata accolta - denuncia in una nota Luca Pardi, Presidente di Aspo-Italia - resta, in particolare, la cosiddetta produzione sostenibile di idrocarburi nazionali, un ossimoro che, tradotto, significa approvazione delle nuove trivellazioni in mare, realizzabili grazie all'allentamento dei vincoli ambientali, e in Basilicata, Sicilia, Abruzzo. Una decisione di fine mandato che sarà accolta con molto piacere dalle compagnie petrolifere".
"La vicenda - continua Pardi - ricorda sinistramente il famoso decreto CIP6 del 1992 confezionato in regime di ordinaria amministrazione dal governo Andreotti VII, un regalino costato agli italiani l'equivalente di diverse di quelle manovre finanziarie d'emergenza a cui siamo tristemente abituati, nonché un grave ritardo nello sviluppo delle nuove fonti onti di energia rinnovabile, resta il giudizio negativo sull'opportunità politica che un provvedimento così importante possa essere preso da parte di un governo a fine mandato".
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