mercoledì 5 dicembre 2012

Sistemi di accumulo Rinnovabile varranno oltre 4 miliardi nel 2020

Rinnovabili: sistemi di accumulo varranno oltre 4 miliardi nel 2020


(Fonte:GreenStle.it-Silvana Santo)

 
La Federazione ANIE Energia ha presentato all’AEEG (Autorità per l’energia elettrica e il gas) il suo Position paper sul ruolo dei Dispositivi di Accumulo Elettrochimico nei Sistemi Elettrici. Secondo quanto riferisca la stessa ANIE, il documento ha suscitato grande interesse da parte dell’Authority, al momento coinvolta in una prima fase di regolamentazione proprio dei sistemi di accumulo.

Questa tecnologia, del resto, è destinata ad avere molto rilievo nei prossimi anni, con un giro di affari potenziale di oltre 4 miliardi di euro all’anno al 2020. La necessità di introdurre dei sistemi di accumulo nelle infrastrutture elettriche è divenuta ormai improrogabile, soprattutto a causa delle nuove condizioni di generazione dell’energia, in primis della crescente presenza di impianti a fonti rinnovabili discontinue e non prevedibili. Spiega Matteo Marini, presidente di ANIE Energia:

L’Italia, a livello europeo, è il primo interprete dell’obiettivo di maggior sostenibilità ambientale della produzione elettrica e del nuovo paradigma di generazione diffusa e autoconsumo, ed è per questo motivo che come ANIE Energia stiamo volgendo la nostra attenzione all’impiego dei sistemi di accumulo elettrochimico in un’ottica di valorizzazione della filiera italiana attraverso un’attenta programmazione coordinata delle politiche industriali con quelle energetiche e di attrazione di investimenti esteri.

Per accelerare la fase di ricerca e sviluppo nel settore dei dispositivi di accumulo, l’AEEG ha deciso di supportare i progetti pilota avviati dai gestori delle reti di trasmissione e distribuzione. In pratica, l’Autorità garantisce una remunerazione maggiorata dell’investimento in modo da incentivare la ricerca. Secondo gli addetti ai lavori, però, occorre destinare allo scopo anche altre risorse. Spiega Nicola Cosciani, presidente del Gruppo sistemi di accumulo della Federazione ANIE:

Il tema cardine dei sistemi di accumulo elettrochimico consiste nel passare da una produzione per piccoli lotti legati a progetti dimostrativi ad una produzione massiva, cosa che consentirebbe un repentino abbassamento di costo.
Sarebbe opportuno indirizzare l’utilizzo dei fondi strutturali dedicati e di fondi nazionali e comunitari per la ricerca e lo sviluppo tecnologico accanto ad un adeguato quadro normativo che consenta rapidamente l’avvio dei vari mercati, da quello degli utilizzi per utilities, al residenziale, alla nascita di operatori privati di servizi di flessibilità.






1 commento:

  1. Accumuli e revamping sono tecniche superate.
    Gli accumuli d'acqua fatti per bilanciare il grid non servono a niente se non arricchire per anni chi investe pochi soldi per lauti guadagni in tariffa.Non è produrre energia,è una rendita da tariffe energia,una speculazione inutile che aumenta i costi ed è poco efficiente.Il revamping che si ottiene ammodernando vecchie centrali dipende sempre dal meteo e non è efficiente.Che cos'è efficiente? L'hydro modulare che ha un costo ridotto di 30 euro al MWh ma puo' scendere a 5-10 euro al MWh:gli accumuli sono da vietare perchè inutili ed il revamping deve essre integrato nell'hydro modulare che apportando nuova acqua se ne infischia del meteo e della pioggia.Non risulta che l'EU-27 approvi gli accumuli,approva il phs o step che è l'hydro modulare.Gli accumuli sono un escomotage per i furbetti pigliasoldi dell'energia,un extracosto che non ci possiamo permettere.

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