Stati generali green economy: dieci regole per lo sviluppo
(Fonte: ZeroEmission.it)
Secondo gli Stati generali della green economy, è possibile puntare al 2030 al 30% dell'energia necessaria al Paese prodotta da fonti rinnovabili. Ma solo puntando fortemente sul settore.
Pochi giorni fa, il Ministro Clini aveva lanciato la sfida: soddisfare entro il 2014 il 30% della domanda energetica con le rinnovabili. Oggi, sulla questione, si esprimono i membri dell'assemblea programmatica degli Stati generali della green economy, che, invista della prossima riunione che si terrà il 7 e l'8 novembre, lanciano nuovi dati e un decologo per un obiettivo più realistico: raggiungere il 30% sì, ma nel 2030 e con giusti investimenti e giusti provvedimenti per rilanciare il settore. Secondo i dati dell'Assemblea, infatti, attualmente in Italia circa il 10% del consumo finale lordo di energia viene soddisfatto dalle fonti rinnovabili, con un taglio annuo delle emissioni di circa 56 Mt di CO2, e un risparmio nelle importazioni di combustibili fossili di 8-10 miliardi di euro. Centrando l'obiettivo del 30% al 2030, le emissioni evitate potranno crescere a oltre 150, con una minore dipendenza da combustibili fossili che permetterà un risparmio sulle importazioni di 26-30 miliardi euro all'anno al 2030.
Per centrare questi obiettivi, gli Stati generali della green economy propongono un decalogo di azioni e strategie:
Pochi giorni fa, il Ministro Clini aveva lanciato la sfida: soddisfare entro il 2014 il 30% della domanda energetica con le rinnovabili. Oggi, sulla questione, si esprimono i membri dell'assemblea programmatica degli Stati generali della green economy, che, invista della prossima riunione che si terrà il 7 e l'8 novembre, lanciano nuovi dati e un decologo per un obiettivo più realistico: raggiungere il 30% sì, ma nel 2030 e con giusti investimenti e giusti provvedimenti per rilanciare il settore. Secondo i dati dell'Assemblea, infatti, attualmente in Italia circa il 10% del consumo finale lordo di energia viene soddisfatto dalle fonti rinnovabili, con un taglio annuo delle emissioni di circa 56 Mt di CO2, e un risparmio nelle importazioni di combustibili fossili di 8-10 miliardi di euro. Centrando l'obiettivo del 30% al 2030, le emissioni evitate potranno crescere a oltre 150, con una minore dipendenza da combustibili fossili che permetterà un risparmio sulle importazioni di 26-30 miliardi euro all'anno al 2030.
Per centrare questi obiettivi, gli Stati generali della green economy propongono un decalogo di azioni e strategie:
- Approvare la strategia energetica nazionale e vigilare sulla sua attuazione con un osservatorio
- Semplificare le procedure e ridurre i costi burocratici; 3. Sostenere gli investimenti per arrivare a un progressivo superamento del sistema degli incentivi
- Creare un fondo per la Ricerca di Sistema Energetico e promuovere la creazione di un fondo per la ricerca privata autofinanziato dalle imprese green;
- Varare un programma ambizioso per lo sviluppo delle reti energetiche
- Prevedere misure per la generazione distribuita e a sostegno dei piccoli e medi investimenti
- Definire roadmap a medio-lungo termine per lo sviluppo delle tecnologie per le rinnovabili;
- Promuovere una azione specifica per il sostegno allo sviluppo delle rinnovabili termiche
- Predisporre una strategia nazionale per il rilancio della filiera delle biomasse
- Ridefinire il ruolo del termoelettrico in un sistema a forte penetrazione di rinnovabili
Nessun commento:
Posta un commento