(FONTE: http://www.greenbiz.it)
Sarebbe opportuno mettere mano al meccanismo di incentivazione alle energie rinnovabili. A dirlo è stato il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, rispondendo alle richiesta avanzate ieri dal settore del fotovoltaico italiano.
Il meccanismo degli incentivi sarà modificato e sarà “data una mano” al settore perché si possa sviluppare e consolidare, ridonando fiducia alle aziende italiane rendendole competitive sui mercati esteri, ha detto Clini. Entro l’anno, il modo di concedere incentivi sarà rivisto, quindi probabilmente il Conto Energia sarà nuovamente ritoccato, ha aggiunto il neo titolare del ministero dell'Ambiente.
Ieri le associazioni di categoria del settore fotovoltaico, Anie/Gifi e Assosolare, hanno infatti inviato una lettera aperta al nuovo governo. Obiettivo, quello di ottenere garanzie sull’attenzione riservata al comparto, nell’ottica di uno sviluppo duraturo delle rinnovabili. Intanto, il neoministro dell’Ambiente, Corrado Clini, annuncia una revisione del sistema di incentivi.
“Le principali associazioni di categoria del fotovoltaico, ANIE/GIFI e ASSOSOLARE, confidano di poter collaborare al più presto con il nuovo governo, con l’obiettivo di garantire lo sviluppo organico e duraturo delle fonti rinnovabili che, come noto, rappresentano uno dei principali cardini della crescita economica del Paese”. Inizia così la lettera aperta inviata al nuovo governo formato dal neopremier Mario Monti, nella quale si incoraggiano i nuovi dirigenti a tener conto delle rinnovabili e dell’efficienza energetica come obiettivi centrali della futura Strategia Energetica Nazionale. Tutto questo anche considerando dati come quello che svela il peso del fotovoltaico nel mix energetico nazionale, con “potenzialità che sono andate ben oltre le aspettative”. E per il 2011 – puntualizzano le associazioni al governo – si stima una produzione cumulata pari al 3% della produzione nazionale, con picchi in agosto (6%), e settembre ( 5%).
Ricordiano qui di seguito i punti individuati come prioritari per lo sviluppo del settore:
- Stabilità e chiarezza normativa, sia a livello nazionale che locale, per garantire certezza degli investimenti, sviluppo della filiera industriale e creazione di posti di lavoro;
- Semplificazione degli iter amministrativi, in una logica di omogeneizzazione tra le varie regioni;
- Adeguamento delle reti e degli impianti di produzione, favorendo lo sviluppo delle smart grid e dei sistemi di accumulo di energia al fine di agevolare la crescita delle rinnovabili non programmabili in tutto il territorio nazionale;
- Sostegno alla ricerca e all’innovazione tecnologica, attraverso meccanismi che premino la ricerca interna alle aziende e gli investimenti in impianti e macchinari innovativi;
- Maggiore trasparenza sui numeri e una seria analisi dei costi e benefici delle energie rinnovabili, dal contributo al PIL (il fotovoltaico ha generato nel 2010 un giro d’affari di circa 40 miliardi di euro), al gettito fiscale conseguente (stimabile per il 2010 a circa 3,9 miliardi di euro). Lo sviluppo del fotovoltaico varrà, al raggiungimento dell’obiettivo del IV Conto Energia (23 GW di impianti installati), circa 30 TWh di energia rinnovabile prodotta, pari al 10% dell'energia attualmente venduta sul mercato, con un costo evitato in termini di emissioni di CO2 pari a circa 350 milioni di euro l’anno per il sistema Paese.
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