giovedì 8 agosto 2013

Corea del Sud, una strada elettrica per il trasporto pubblico

 Corea del Sud, una strada elettrica per il trasporto pubblico

 (Fonte:Rinnovabili.it)



Debuttano su un tratto di strada di 24 km i primi mezzi OLEV: cavi interrati sotto la strada trasmetteranno elettromagneticamente energia alla scocca degli autobus

Anche la Corea del Sud è pronta a inaugurare la nuova era dell’e-mobility senza spina. L’Istituto Superiore di Scienza e Tecnologia (KAIST) è infatti ha avviato i primi test del nuovo sistema di ricarica wireless appositamente studiato per i mezzi OLEV (Online Electric Vehicle), veicoli elettrici la cui ricarica si affida all’induzione elettromagnetica. Questa particolare tipologia di trasporto riceve l’energia necessaria direttamente dalla strada percorsa, eliminando la necessità di grandi batterie a bordo o tempi di fermo per la ricarica.
Nel corso dei prossimi quattro mesi un autobus di linea, appositamente modificato con la tecnologia OLEV, sarà testato su un tratto di strada di 24 chilometri nella città meridionale di Gumi. Il veicolo riceverà per induzione 20 kHz e 100 kW (136 cavalli) d’elettricità ad un tasso di efficienza di trasmissione 85% di potenza massima, direttamente dal manto stradale. L’energia verrà qui trasferita alla scossa del mezzo e immagazzinata in un piccolo dispositivo di stoccaggio, grande circa un terzo delle dimensioni della batteria fornita alle e-car di oggi. Il sistema coreano ha sviluppato una tecnologia progettata per la prima volta in California nel 1990, e sostiene di aver superato una serie di problemi tra cui schermatura degli tenti dagli effetti potenzialmente nocivi delle radiazioni elettromagnetiche. Inoltre, i generatori inseriti nel percorso possiedono un sistema di controllo smart che fa sì che attivino il campo elettromagnetico solo al passaggio degli OLEV.
La tecnologia ovviamente non è ancora economica: ogni OLEV ha un costo di produzione che si aggira attorno ai 700 milioni di won (630.000 dollari). ”La tecnologia è già disponibile, ma il problema è come ridurre i costi”, ha commentato Park Jong-Han, responsabile della società che ha prodotto i primi prototipi. “Una volta abbassato il prezzo, sono convinto che diverse città mostreranno il loro interesse nella nuova rete di trasporto”. L’obiettivo del KAIST è poter aggiungere alla strada altri 10 mezzi entro la fine del 2015.

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