Visualizzazione post con etichetta corea del sud. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta corea del sud. Mostra tutti i post

giovedì 3 ottobre 2013

Città senza auto per un mese in Corea del Sud

(Fonte:GreenStyle.it-Claudio Schirru)
 
 
 
Vivere un mese senza auto è possibile. A dimostrarlo la cittadina sudcoreana di Suwon, a circa 30 km da Seoul, dove in occasione dell’EcoMobility Festival si sono “spenti i motori” per trenta giorni. Niente automobili inquinanti, ma ampio spazio alla mobilità sostenibile.

Stop alle auto a Suwon e via libera a biciclette, mezzi elettrici e come ovvio alle passeggiate. Un’iniziativa quella dell’EcoMobility Festival che ha messo a dura prova le abitudini dei cittadini, in molti casi preoccupati della possibile perdita di quella che viene vista soprattutto come “status symbol”. Preoccupazioni però presto sparite con il progressivo ripulirsi dell’aria e della praticità dimostrata dai mezzi sostitutivi.

Grazie alla collaborazione con l’ICLEI (International Council for Local Environmental Initiatives) sono stati resi disponibili durante l’EcoMobility Festival mezzi sostitutivi come ad esempio bici elettriche o pieghevoli fino ad arrivare ai segway, mezzi elettrici a due ruote parallele azionati da una leva centrale.

Molte le iniziative culturali che si sono susseguite durante i 30 giorni dell’EcoMobility Festival: concerti, festival del cinema, manifestazioni culturali e artistiche che sono servite anche per rilanciare la mobilità sostenibile e il turismo cittadino. Presente anche un karaoke alimentato a pedali.

L’EcoMobility Festival è stato voluto in particolar modo dal sindaco Yeom Tae-young. Lo stesso primo cittadino ha poi sottolineato l’importanza di un evento simile, al momento unico nel suo genere:

Dobbiamo uscire dal sistema dei combustibili fossili e prepararci al futuro e il festival può essere un buon modello per farlo.

L’iniziativa ha incontrato infine il favore di commercianti e residenti di Suwon, felici alla fine di aver partecipato dal 1 al 30 settembre all’evento. Lo stesso sindaco si dichiara ad ogni modo ansioso di vedere come risponderanno gli abitanti al momento di tornare alle proprie abitudini, così da vedere quale segno effettivo l’EcoMobility Festival ha lasciato nei cittadini. Un esperimento forse difficile da esportare secondo Tae-young, che però aggiunge:

Qualcuno dovrebbe però almeno provarci.

giovedì 8 agosto 2013

Corea del Sud, una strada elettrica per il trasporto pubblico

 Corea del Sud, una strada elettrica per il trasporto pubblico

 (Fonte:Rinnovabili.it)



Debuttano su un tratto di strada di 24 km i primi mezzi OLEV: cavi interrati sotto la strada trasmetteranno elettromagneticamente energia alla scocca degli autobus

Anche la Corea del Sud è pronta a inaugurare la nuova era dell’e-mobility senza spina. L’Istituto Superiore di Scienza e Tecnologia (KAIST) è infatti ha avviato i primi test del nuovo sistema di ricarica wireless appositamente studiato per i mezzi OLEV (Online Electric Vehicle), veicoli elettrici la cui ricarica si affida all’induzione elettromagnetica. Questa particolare tipologia di trasporto riceve l’energia necessaria direttamente dalla strada percorsa, eliminando la necessità di grandi batterie a bordo o tempi di fermo per la ricarica.
Nel corso dei prossimi quattro mesi un autobus di linea, appositamente modificato con la tecnologia OLEV, sarà testato su un tratto di strada di 24 chilometri nella città meridionale di Gumi. Il veicolo riceverà per induzione 20 kHz e 100 kW (136 cavalli) d’elettricità ad un tasso di efficienza di trasmissione 85% di potenza massima, direttamente dal manto stradale. L’energia verrà qui trasferita alla scossa del mezzo e immagazzinata in un piccolo dispositivo di stoccaggio, grande circa un terzo delle dimensioni della batteria fornita alle e-car di oggi. Il sistema coreano ha sviluppato una tecnologia progettata per la prima volta in California nel 1990, e sostiene di aver superato una serie di problemi tra cui schermatura degli tenti dagli effetti potenzialmente nocivi delle radiazioni elettromagnetiche. Inoltre, i generatori inseriti nel percorso possiedono un sistema di controllo smart che fa sì che attivino il campo elettromagnetico solo al passaggio degli OLEV.
La tecnologia ovviamente non è ancora economica: ogni OLEV ha un costo di produzione che si aggira attorno ai 700 milioni di won (630.000 dollari). ”La tecnologia è già disponibile, ma il problema è come ridurre i costi”, ha commentato Park Jong-Han, responsabile della società che ha prodotto i primi prototipi. “Una volta abbassato il prezzo, sono convinto che diverse città mostreranno il loro interesse nella nuova rete di trasporto”. L’obiettivo del KAIST è poter aggiungere alla strada altri 10 mezzi entro la fine del 2015.