L'eolico mondiale moltiplicato per 9 in dieci anni
(Fonte:QualEnergia.it)
Un nuovo record assoluto per l'eolico mondiale, anche se la crescita in termini relativi rallenta. Europa dell'Est e America Latina sono le nuove star emergenti. Cina, Usa e Germania restano le nazioni con più eolico e la Danimarca il paese con più installato pro-capite. Sono di ieri i dati mondiali ufficiali sull'energia dal vento nel 2012, raccolti in un report della World Wind Energy Associatio (WWEA, vedi allegato in fondo).
Numeri che descrivono l'ultimo capitolo di una crescita impressionante: 10 anni fa, a fine 2002 il mondo contava 31 GW di potenza installata totale e un mercato da poco meno di 7 nuovi GW all'anno; nel 2012 l'installato totale ha superato i 282 GW, cioè 9 volte tanto. In un anno si è aggiunta una potenza superiore di oltre 13 GW a tutto l'eolico che c'era sul pianeta dieci anni fa: 44,6 GW (vedi grafici sotto, clicca per ingrandire). La previsione della WWEA è che già nel 2016 si passi la soglia dei 500 GW di potenza cumulativa installata, per arrivare a 1.000 GW al 2020.
Nel 2012, si legge nel report, la crescita percentuale è rallentata. L'aumento della potenza cumulativa mondiale è stato del 19,2%, il tasso più contenuto degli ultimi 10 anni. L'anno scorso si sono investiti nell'eolico 60 miliardi di euro (nel 2011 erano stati 50 miliardi), grazie ai quali si sono installate nuove turbine per 44.609 MW (+12% rispetto all'installato annuale del 2011), portando la capacità cumulativa mondiale a 282.275 MW. Il vento a fine 2012 riesce a produrre 580 TWh di elettricità, pari al 3% del fabbisogno mondiale di elettricità.
In testa alla classifica per volume di mercato nell'anno appena concluso ci sono Cina e Stati Uniti, che hanno installato nel 2012 circa 13 GW di nuova potenza ciascuno; segue a distanza l'India che ha aggiunto 2,5 GW. Asia e Nord America sono le aree in cui si è installato di più – rispettivamente 36,3 e 31,3% della nuova potenza totale installata – seguite dall'Europa, con il 27,5% delle nuove installazioni e dall'America Latina, 31,3%, mentre l'Africa, con lo 0,3%, resta un mercato marginale, solo in Etiopia ed Algeria si sono costruiti impianti.
A crescere con più vivacità Sud America ed Europa dell'Est (vedi grafico). Un vero proprio boom, ad esempio, in Romania con un +130%, come in Ucraina e Argentina, entrambe attorno al +80%; anche il Brasile ha un mercato in forte espansione visto che è cresciuto del 75%.
In Europa, continente nel quale nel 2012 con 12,7 GW di nuova potenza annuale (erano 8,6 nel 2011), la potenza eolica totale è cresciuta del 13%, passando da 94 a 107 GW. Il mercato più grande resta quello tedesco, con 2,4 nuovi GW. Segue la Gran Bretagna con 1,9 GW, mentre Italia, Spagna, Svezia, Romania e Francia hanno installato in media circa 1 GW di nuova potenza per paese: dagli 1,3 GW in Italia, terza in Europa, agli 0,8 GW della Francia.
Sono 100 nel mondo ora i paesi a contare su questa fonte. L'ultimo ad unirsi al gruppo è l'Islanda, che peraltro, grazie a geotermia e idroelettrico, soddisfa già il 100% del fabbisogno elettrico e l'85% dei consumi finali con le rinnovabili. A livello di potenza cumulativa installata, il paese con più eolico resta la Cina, seguita da Usa e Germania (vedi grafico). L'Italia è settima nel mondo.
A livello di installato pro-capite la leadership è ancora della Danimarca con circa 752 W per abitante, al quarto posto c'è la Spagna, seguita da Portogallo e Svezia (mentre al secondo e al terzo ci sono paesi decisamente meno popolosi come la Gaudalupa, Dipartimento francese d'Oltremare nelle Antille e Bonaire, municipalità speciale d'oltremare dei Paesi Bassi nel Mar dei Caraibi).
Numeri che descrivono l'ultimo capitolo di una crescita impressionante: 10 anni fa, a fine 2002 il mondo contava 31 GW di potenza installata totale e un mercato da poco meno di 7 nuovi GW all'anno; nel 2012 l'installato totale ha superato i 282 GW, cioè 9 volte tanto. In un anno si è aggiunta una potenza superiore di oltre 13 GW a tutto l'eolico che c'era sul pianeta dieci anni fa: 44,6 GW (vedi grafici sotto, clicca per ingrandire). La previsione della WWEA è che già nel 2016 si passi la soglia dei 500 GW di potenza cumulativa installata, per arrivare a 1.000 GW al 2020.
Nel 2012, si legge nel report, la crescita percentuale è rallentata. L'aumento della potenza cumulativa mondiale è stato del 19,2%, il tasso più contenuto degli ultimi 10 anni. L'anno scorso si sono investiti nell'eolico 60 miliardi di euro (nel 2011 erano stati 50 miliardi), grazie ai quali si sono installate nuove turbine per 44.609 MW (+12% rispetto all'installato annuale del 2011), portando la capacità cumulativa mondiale a 282.275 MW. Il vento a fine 2012 riesce a produrre 580 TWh di elettricità, pari al 3% del fabbisogno mondiale di elettricità.
In testa alla classifica per volume di mercato nell'anno appena concluso ci sono Cina e Stati Uniti, che hanno installato nel 2012 circa 13 GW di nuova potenza ciascuno; segue a distanza l'India che ha aggiunto 2,5 GW. Asia e Nord America sono le aree in cui si è installato di più – rispettivamente 36,3 e 31,3% della nuova potenza totale installata – seguite dall'Europa, con il 27,5% delle nuove installazioni e dall'America Latina, 31,3%, mentre l'Africa, con lo 0,3%, resta un mercato marginale, solo in Etiopia ed Algeria si sono costruiti impianti.
A crescere con più vivacità Sud America ed Europa dell'Est (vedi grafico). Un vero proprio boom, ad esempio, in Romania con un +130%, come in Ucraina e Argentina, entrambe attorno al +80%; anche il Brasile ha un mercato in forte espansione visto che è cresciuto del 75%.
In Europa, continente nel quale nel 2012 con 12,7 GW di nuova potenza annuale (erano 8,6 nel 2011), la potenza eolica totale è cresciuta del 13%, passando da 94 a 107 GW. Il mercato più grande resta quello tedesco, con 2,4 nuovi GW. Segue la Gran Bretagna con 1,9 GW, mentre Italia, Spagna, Svezia, Romania e Francia hanno installato in media circa 1 GW di nuova potenza per paese: dagli 1,3 GW in Italia, terza in Europa, agli 0,8 GW della Francia.
Sono 100 nel mondo ora i paesi a contare su questa fonte. L'ultimo ad unirsi al gruppo è l'Islanda, che peraltro, grazie a geotermia e idroelettrico, soddisfa già il 100% del fabbisogno elettrico e l'85% dei consumi finali con le rinnovabili. A livello di potenza cumulativa installata, il paese con più eolico resta la Cina, seguita da Usa e Germania (vedi grafico). L'Italia è settima nel mondo.
A livello di installato pro-capite la leadership è ancora della Danimarca con circa 752 W per abitante, al quarto posto c'è la Spagna, seguita da Portogallo e Svezia (mentre al secondo e al terzo ci sono paesi decisamente meno popolosi come la Gaudalupa, Dipartimento francese d'Oltremare nelle Antille e Bonaire, municipalità speciale d'oltremare dei Paesi Bassi nel Mar dei Caraibi).
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