mercoledì 19 dicembre 2012

Gifi/Anie: "Basta provvedimenti dell'ultima ora"

 Gifi/Anie: "Basta provvedimenti dell'ultima ora"

 (Fonte:ZeroEmission.it)


Alla luce dell’ultimo emendamento approvato in Commissione al Senato Anie/Gifi si appellano ai Ministri Passera e Clini

Presentato un emendamento per prorogare l’attuale termine del 31 dicembre 2012 al 31 ottobre 2013 per godere delle tariffe del Quarto Conto energia per tutti gli impianti fotovoltaici installati su edifici e terreni della PA. Due relatori del Ddl Sviluppo sembra abbiano presentato l'emendamento nel contesto dei lavori parlamentari per il ddl stabilità. a dirlo è Anie/Gifi, secondo cui, questa pratica comporterebbe il rischio che con l'apposizione della fiducia si scateni un ulteriore scossone al mercato fotovoltaico. L'emendamento che prorogherebbe il termine per le tariffe del Quarto Conto energia, ben più generose delle attuali, non avrebbe, secondo Anie/Gifi, una copertura finanziaria garantita. "Il risultato - si legge nel testo diramato dall'associazione - è che si andrebbero ad intaccare le scarsissime risorse rimaste a disposizione con il Quinto Conto energia a beneficio di pochi. Inoltre molti terreni potrebbero essere ceduti a titolo gratuito alle PA per poter godere di questo beneficio".

"Non vorremmo che dietro questi provvedimenti si celino tentativi di speculazione - dichiara Valerio Natalizia Presidente Anie/Gifi - che danneggerebbero l'immagine e l'imprenditorialità di un settore industriale che opera seriamente e con etica professionale. Ci domandiamo se chi ha firmato l’emendamento ne abbia comprese fino in fondo le pesanti conseguenze sul piano occupazionale. La crisi attuale richiede sì fermezza, ma anche estrema chiarezza nel quadro regolatorio. Provvedimenti di questo tipo invece creano nell'opinione pubblica un'immagine negativa del nostro settore e ne accelerano la caduta”.

"Come Anie/Gifi - conclude Natalizia - prendiamo le distanze da questo emendamento e chiediamo che i Ministri Passera e Clini intervengano urgentemente in sede di discussione d’aula. La fine della legislatura e i tempi accelerati di questi giorni non giustificano gli errori e sarebbe difficile comprendere un loro silenzio su un settore così importante”

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