giovedì 18 ottobre 2012

Mercato Rinnovabile in crescita anche con incentivi incerti


Rinnovabili, mercato in crescita anche con incentivi incerti

(Fonte:Edilportale.it-Paola Mammarella)

Buone le prospettive nel settore delle rinnovabili, che non dovrebbero risentire particolarmente dei cambiamenti nei sistemi incentivanti. È quanto emerge dal Rapporto Energia 2012, stilato da UniCredit in collaborazione con Oir, osservatorio internazionale sull’industria e sulla finanza nelle rinnovabili, e Agici Finanza d’impresa, che ha studiato le strategie di sviluppo dei quindici maggio­ri gruppi energetici europei: Acciona Energia, Alpiq, Cez, E.ON Climate&Renewables, EdF Energies Nouvelles, EdP Renovaveis, EnBW, Enel Green Power, GDF SUEZ, Iberdrola, RWE Innogy, SSE, Statkraft, Vattenfall, Verbund.

Secondo il rapporto, il mercato mondiale delle rinnovabili continua la sua crescita a livello globale: gli investimenti complessivi sono passati da 215 miliardi di dollari nel 2010 a 237 miliardi di dollari nel 2011. La crescita non è però omogenea tra i vari paesi anche a causa della sovraccapacità produttiva e del costante taglio degli incentivi.

A livello tecnologico si assiste a una continua diminuzione dei costi, specie nel fotovoltaico e nell’eolico. Nell’arco di soli sei mesi il prezzo dei moduli fotovoltaici si è abbattuto del 20% per i policristal­lini, del 38% per quelli a silicio amorfo e del 25% per quelli a film sottile CDTE.

Evoluzione strategica
Il rapporto rileva che 8 aziende su 15 sono focalizzate sull’eolico e 2 sull’idroelettrico, mentre 5 hanno deciso di diversificare il proprio raggio d’azione.

Strategie di crescita al 2020
Le 15 società analizzate hanno annunciato importanti pia­ni di investimento per il futuro. La capacità addizionale pianificata ammonta a 93.000 MW di qui al 2020, ma secondo il rapporto non è detto che verrà tutta realizzata. Le aziende hanno infatti stanziato 35 miliardi di € complessivamente, mentre per realizzare tutti i progetti sarebbero necessari circa 180 miliardi di €.
L’eolico onshore, con 65 GW pianificati, è la tecnologia su cui le aziende puntano di più. Secondo è l’idroelettrico con oltre 16 GW, mentre al terzo posto c’è l’eolico offshore.
Biomasse e geotermico non sembrano invece attrarre più di tanto le imprese.

L’Europa è ancora la principale area di investimento grazie a un sistema regolatorio stabile, target vincolanti al 2020, supporto tramite incentivi e basso rischio geopolitico.

Negli ultimi anni, inoltre, le imprese energetiche attive nelle energie rinnovabili hanno dedicato particolare attenzione alle atti­vità di ricerca e sviluppo con l’intento di accrescere la propria quota di mercato, sviluppando le tecnologie o creandone di nuove. Nel 2011 sono stati infatti investiti a questo scopo circa 360 milioni di Euro. Il dato dimostra la necessità di realizzare sistemi di generazione più sostenibili e di rendersi sem­pre più competitivi abbassando i costi.

Le performance delle imprese europee
L’industria delle energie rinnovabili si presenta come mer­cato relativamente giovane. Il settore si configura sempre più come un mercato di filiere specializzate per la presenza di caratteristiche tecnologiche specifiche per ogni tipologia di fonte.

L’attività nel comparto delle rinnovabili, che si caratterizza per investimenti capital intensive, offre agli operatori del settore margini di redditività apprezzabili, ma strettamente dipendenti da evoluzione della tecnologia, andamento dei prezzi dell’energia elettrica e degli idrocarburi, presenza di incentivi.

Ciò che in definitiva emerge dal Rapporto è un settore in buona salute dal punto di vista dei risultati di bilancio e con prospet­tive di crescita positive, anche in presenza di cambiamenti dei meccanismi incentivanti nei mercati di investimento.

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