Disputa antidumping: l'UE preoccupata per possibili rappresaglie cinesi
(Fonte:Photon.it)
L’indagine antidumping avviata dalla Commissione Europea sulle importazioni solari cinesi ha destato una certa preoccupazione in seno alla stessa commissione riguardo alla possibile risposta cinese.
"Insieme ad altri membri del WTO abbiamo già espresso la nostra preoccupazione riguardo alla possibilità che la Cina metta in atto una politica di rappresaglia come strumento di difesa commerciale", ha dichiarato a PHOTON John Clancy, portavoce del commissario europeo per il commercio. Fino a ora la Commissione non ha ricevuto alcuna comunicazione ufficiale in merito a possibili indagini sulle esporatazioni europee in Cina e le preoccupazion sono per lo più basate su indiscrezioni di stampa. Il portale cinese German.china.org.cn, gestito dallo stato cinese, la scorsa settimana ha riportato che alcuni dirigenti del governo cinese hanno preso parte a una serie di colloqui bilaterali tenutisi tra Parigi, Berlino e Bruxelles. Secondo Shen Danyang, portavoce del ministero del commercio cinese, tali colloqui hanno già portato a "risultati positivi" per quanto riguarda la "disputa sul fotovoltaico". Se le negoziazioni non dovessero portare frutti, tuttavia, "potrebbe scatenarsi una guerra commerciale tra l’Europa e la Cina, che coinvolgerebbe necessariamente altri settori economici come l’automotive e l’industria spaziale", secondo quanto riferito da Wang Shijiang, direttore dell’Istituto fotovoltaico cinese. Lo stesso Wang Shijiang, inoltre, ha minacciato che la Cina potrebbe smettere di esportare polisilicio nell’Unione Europea come «strumento di pressione nelle trattative». Alla fine dello scorso agosto, diversi gruppi solari cinesi avevano chiesto al governo di Pechino di avviare un’indagine antidumping sulle importazioni europee di polisilicio, prima ancora che l’indagine antidumping della CE fosse lanciata. "Riteniamo che come membro del WTO la Cina abbia il diritto di avviare indagini antidumping a condizione che vengano rispettate le premesse legali stabilite dagli stessi regolamenti del WTO. Qualora dovesse essere avviata un’indagine antidumping, la Commissione esaminerà attentamente se i requisiti del WTO sono stati rispettati", ha detto John Clancy, portavoce del commissario europeo per il commercio.
"Insieme ad altri membri del WTO abbiamo già espresso la nostra preoccupazione riguardo alla possibilità che la Cina metta in atto una politica di rappresaglia come strumento di difesa commerciale", ha dichiarato a PHOTON John Clancy, portavoce del commissario europeo per il commercio. Fino a ora la Commissione non ha ricevuto alcuna comunicazione ufficiale in merito a possibili indagini sulle esporatazioni europee in Cina e le preoccupazion sono per lo più basate su indiscrezioni di stampa. Il portale cinese German.china.org.cn, gestito dallo stato cinese, la scorsa settimana ha riportato che alcuni dirigenti del governo cinese hanno preso parte a una serie di colloqui bilaterali tenutisi tra Parigi, Berlino e Bruxelles. Secondo Shen Danyang, portavoce del ministero del commercio cinese, tali colloqui hanno già portato a "risultati positivi" per quanto riguarda la "disputa sul fotovoltaico". Se le negoziazioni non dovessero portare frutti, tuttavia, "potrebbe scatenarsi una guerra commerciale tra l’Europa e la Cina, che coinvolgerebbe necessariamente altri settori economici come l’automotive e l’industria spaziale", secondo quanto riferito da Wang Shijiang, direttore dell’Istituto fotovoltaico cinese. Lo stesso Wang Shijiang, inoltre, ha minacciato che la Cina potrebbe smettere di esportare polisilicio nell’Unione Europea come «strumento di pressione nelle trattative». Alla fine dello scorso agosto, diversi gruppi solari cinesi avevano chiesto al governo di Pechino di avviare un’indagine antidumping sulle importazioni europee di polisilicio, prima ancora che l’indagine antidumping della CE fosse lanciata. "Riteniamo che come membro del WTO la Cina abbia il diritto di avviare indagini antidumping a condizione che vengano rispettate le premesse legali stabilite dagli stessi regolamenti del WTO. Qualora dovesse essere avviata un’indagine antidumping, la Commissione esaminerà attentamente se i requisiti del WTO sono stati rispettati", ha detto John Clancy, portavoce del commissario europeo per il commercio.
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