Colombo (Enel): piani energetici coordinati dall’Ue
(Fonte:ZeroEmission.it)
Secondo il presidente del gruppo “è necessario che i Paesi membri adottino piani energetici che siano coordinati a livello Ue, sulla base di linee guida comunitarie in grado di individuare le specificità dei diversi Paesi, valorizzandone risorse e potenzialità”
Piani energetici coordinati dall’Unione europea per i Paesi membri. A richiedere la soluzione è Paolo Andrea Colombo, presidente di Enel, secondo cui “è necessario che i Paesi membri adottino piani energetici che siano coordinati a livello Ue, sulla base di linee guida comunitarie in grado di individuare le specificità dei diversi Paesi, valorizzando le risorse e le potenzialità in ciascuno di essi disponibili”. Questo approccio, sottolinea Colombo, “rappresenta la base per la creazione di una vera e propria politica energetica europea, che dovrà passare anche attraverso la rinuncia dei Paesi membri ad una parte della loro sovranità sulle questioni energetiche”. In un contesto globalizzato come quello attuale, rileva ancora il presidente di Enel, "l'Ue, se vuole esercitare il ruolo di protagonista che le spetta, deve muoversi come un'unica entità, promuovendo in un'ottica di integrazione sia lo sviluppo e la gestione delle reti che l'ottimizzazione del parco di generazione, in un quadro normativo e regolatorio armonizzato ed omogeneo”.
Un approccio unitario a livello comunitario, sottolinea il presidente di Enel, è “indispensabile anche per l'integrazione e lo sviluppo coordinato delle infrastrutture, fondamentali per garantire un mercato efficiente e contribuire al contempo al miglioramento della sicurezza energetica europea”.
Piani energetici coordinati dall’Unione europea per i Paesi membri. A richiedere la soluzione è Paolo Andrea Colombo, presidente di Enel, secondo cui “è necessario che i Paesi membri adottino piani energetici che siano coordinati a livello Ue, sulla base di linee guida comunitarie in grado di individuare le specificità dei diversi Paesi, valorizzando le risorse e le potenzialità in ciascuno di essi disponibili”. Questo approccio, sottolinea Colombo, “rappresenta la base per la creazione di una vera e propria politica energetica europea, che dovrà passare anche attraverso la rinuncia dei Paesi membri ad una parte della loro sovranità sulle questioni energetiche”. In un contesto globalizzato come quello attuale, rileva ancora il presidente di Enel, "l'Ue, se vuole esercitare il ruolo di protagonista che le spetta, deve muoversi come un'unica entità, promuovendo in un'ottica di integrazione sia lo sviluppo e la gestione delle reti che l'ottimizzazione del parco di generazione, in un quadro normativo e regolatorio armonizzato ed omogeneo”.
Un approccio unitario a livello comunitario, sottolinea il presidente di Enel, è “indispensabile anche per l'integrazione e lo sviluppo coordinato delle infrastrutture, fondamentali per garantire un mercato efficiente e contribuire al contempo al miglioramento della sicurezza energetica europea”.
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