La proposta per una «strategia energetica nazionale» ignora il potenziale del fotovoltaico
(Fonte:Photon.it)
A seguito dell'approvazione, da parte del Consiglio dei ministri nella sua seduta il 15, della proposta per una nuova «strategia energetica nazionale» (Sen), il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) ha pubblicato in consultazione sul proprio sito web il documento relativo alla stessa.
Vi sono sei settimane di tempo per partecipare alla consultazione. La proposta del governo Monti, come anticipato, ignora il potenziale del fotovoltaico ribadendo la prossima fine degli incentivi al settore. Nel documento, si afferma che il fotovoltaico possa raggiungere a breve la parità di rete, la cosiddetta «grid-parity», senza tuttavia spiegarne il concetto e la definizione pur riconoscendo, peraltro, che, qualore essa venisse effettivamente raggiunta, «la parità con i prezzi all’ingrosso sarebbe ancora lontana». Il MISE, inoltre, prevede che le energie rinnovabili nel complesso possano arrivare a garantire una produzione elettrica annua compresa tra 125 e 140 terawattora annui, sull’ipotesi che il fotovoltaico cresca anche in regime di «grid parity» e senza incentivi per un volume annuo compreso tra 1 e 2 gigawatt, senza tuttavia indicare con quali strumenti esso possa farlo in assenza di una tutela del comparto. Tale prospettiva di crescita, comunque, rappresenta una drastica riduzione rispetto agli ultimi anni, nei quali la potenza installata (da distinguere da quella connessa in rete annualmente soprattutto per il passaggio dal secondo al terzo Conto Energia a cavallo tra il 2010 e il 2011) ha fatto registrare rispettivamente 6 gigawatt nel 2010, 5,7 gigawatt nel 2011 e ad oggi, per l'anno in corso 2,9 gigawatt nonostante i vari ostacoli opposti allo sviuluppo del settore.
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