martedì 18 settembre 2012

I chiarimenti del GSE sul Conto Energia

Conto Energia, certificazioni energetiche, moduli e inverter: i chiarimenti del GSE

(Fonte:NewsEnergia-Stefano Caproni)
 
 
Il quinto conto energia, che secondo le richieste delle associazioni avrebbe dovuto semplificare le procedure di accesso agli incentivi, ha invece introdotto alcune novità davvero difficili da interpretare, o meglio decreto e regole applicative danno tante indicazioni, ma poi moltissimi casi reali non trovano riscontro. E’ il caso in particolare delle certificazioni energetiche, e delle complicazioni che introducono. Il GSE ha pubblicato un chiarimento che comunque toglie dubbi solo su una questione. Ovvero che un edificio privo di impianto di riscaldamento non può accedere agli incentivi.

Il 6 settembre infatti, il GSE in relazione ai numerosi quesiti pervenuti sulla definizione di edificio energeticamente certificabile e sulle certificazioni/attestazioni richieste per i moduli e gli inverter ai sensi del D.M. 5 luglio 2012, ha predisposto un documento nel quale vengono forniti agli operatori alcuni chiarimenti da tenere in considerazione per l’ammissione alle tariffe incentivanti.

In merito alla definizione di edificio (di cui al D.P.R. 412/93) “energeticamente certificabile” il GSE precisa che gli edifici devono essere provvisti di un impianto termico destinato ad una adeguata climatizzazione invernale, così come definito nel D. lgs. 192/05 e s.m.i. e che le altezze minime interne e le superfici utili dei locali devono rispettare i requisiti previsti dalla normativa vigente in materia (Decreto Ministero Sanità 5 luglio 1975 e s.m.i.).

Questa precisazione taglia le gambe a molti fabbricati (ad esempio i fabbricati rurali) che quindi non potranno accedere alle tariffe su edifici e a tutti i benefici collegati, ovvero l’installazione di impianti integrati innovativi, la tariffa premio per lo smaltimento dell’amianto, etc. Inoltre nel recente “question time” sul tema del Quinto Conto Energia tenuto nell’ambito della manifestazione Zero Emission Rome, alcune domande hanno ricevuto una risposta molto negativa. Ad esempio alla domanda se un impianto installato in una pertinenza staccata (ad esempio un garage) dall’edificio (villetta) dotato di certificazione energetica può accedere agli incentivi per impianto su edificio, la risposta è stata NO

Onestamente non capiamo perchè una pertinenza di un edificio certificato, che non ha bisogno di impianto di riscaldamento, non possa ospitare un impianto a servizio di un utenza di fatto situata in un fabbricato energeticamente certificato. Il garage è di fatto un locale dell’edificio, non ha riscaldamento ma compare nella certificazione energetica, e fa parte quindi dell’edificio certificato. Secondo noi è assurdo, a maggior ragione se l’impianto è a servizio dell’abitazione.

Ma non capiamo nemmeno perchè si debba rimanere in attesa di chiarimenti a voce o approfondimenti perchè 30 pagine di decreto e oltre 100 pagine di regole applicative non riescono a fornire le sufficienti specifiche. Pensiamo sarebbe stato sufficiente fare qualche esempio, anche perchè non sarebbe stato difficile fare ipotesi sulle varie casistiche che sarebbero potute capitare.

Nello stesso documento il GSE fornisce anche indicazioni sui certificati di moduli fotovoltaici e inverter, sui quali rimandiamo alla lettura del documento che in questo caso è abbastanza chiaro.

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