In attesa dell'emanazione del decreto attuativo per il Quarto Conto Energia le Associazioni Aper, Asso Energie Future e Ises Italia, in vista delle nuove regole degli incentivi delle fonti rinnovabili, propongono al Ministero per lo Sviluppo economico e al Ministero dell’Ambiente:
un netto no ai tetti annuali per il fotovoltaico,
una garanzia per le tariffe del Terzo Conto Energia per tutto il 2011,
una riduzione graduale negli anni successivi degli incentivi legata al raggiungimento degli obiettivi energetici.
Chiesta la fissazione immediata dei futuri valori di incentivazione per gli impianti che migreranno dal sistema dei Certificati Verdi a quello dell’incentivazione amministrata a partire dal 2016. Inoltre, è stata chiesta la definizione di un nuovo meccanismo di incentivazione per il fotovoltaico, mediante cui sia possibile tutelare le iniziative già avviate sulla base del III Conto Energia Fotovoltaico.
Le richieste prevedono inoltre più stabilità e certezza nella transizione dal sistema dei certificati verdi al nuovo sistema di incentivazione il cui valore, secondo le associazione, a partire dal 2016 deve essere fissato tra 83 e 87 €/MWh
Per quanto riguarda il fotovoltaico occorre confermare per il 2011 le tariffe del III conto energia, per tutti gli impianti in possesso di titolo abilitativo idoneo alla data di entrata in vigore del d.lgs n. 28/2011, e che raggiungano la fine lavori certificata entro il 31/12/2011. Per tutti gli altri impianti, sarà necessario fissare un sistema incentivante che non preveda alcun cap per tipologia o per taglia e che confermi il meccanismo di feed-in premium.
Aper, Asso Energie Future e Ises Italia chiedono inoltre che gli incentivi vengano assegnati conclusa la dichiarazione di “fine lavori certificata”, e che venga previsto a partire dal primo giugno 2011 un decremento delle tariffe del 10% rispetto a quelle previste dal decreto ministeriale del 6 agosto 2010 per il secondo quadrimestre 2011. Per gli adeguamenti successivi si dovrà procedere a scaglioni di potenza di 1 GW, al cui raggiungimento le tariffe saranno decurtate di un ulteriore 6% dopo un periodo di 90 giorni.
Necessario continuare a differenziare le tariffe per impianti su coperture a terra privilegiando le coperture, mantenere l’attuale differenziazione per taglie di potenza privilegiando i piccoli impianti e il premio per rimozione amianto. Il Gse dovrà aggiornare e rendere pubblico bisettimanalmente un registro degli impianti per cui è stata raggiunta la “fine lavori certificata”.
Secondo le Associazioni, per quanto riguarda l’utilizzo dei terreni agricoli per l’installazione di impianti fotovoltaici, è necessario un riallineamento a quanto indicato nel parere della X Commissione del Senato.
Le misure proposte garantiscono una ragionevole aspettativa di contenimento dell'onere per l'incentivazione in linea con le attese, consentendo di mantenere i meccanismi principali del sistema conto energia senza dover introdurre graduatorie e registri di difficile definizione, attuazione e verifica.
Per quanto riguarda il Quarto Conto Energia, le proposte avanzate da Assosolare si collocano sulla stessa linea. Assosolare chiede di salvare almeno il 2011 e di consentire una riduzione più graduale delle tariffe, dice no a un tetto annuale ma propone obiettivi da 3 GW all’anno fino al 2016, chiede di considerare particolari forme di tutela per la filiera industriale italiana emergente e di operare un controllo dei costi prevedendo un tetto di spesa di circa 6,9 miliardi di euro per un massimo di 20 €/MWh.
Un'altra proposta di Assosolare prevede di ancorare la riduzione delle nuove tariffe al criterio della fine lavori certificata e non più all’entrata in esercizio degli impianti. Inoltre, l'Associazione dell'industria fotovoltaica chiede una radicale diminuzione dei tempi degli iter autorizzativi, misure di defiscalizzazione e la costituzione di un monitoraggio permanente con l’industria del settore fotovoltaico.
Redazione Edilizia.com
5 Aprile 2011
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