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martedì 2 aprile 2013

Fotovoltaico, annullati i limiti di installazione sulle serre

Fotovoltaico, annullati i limiti di installazione sulle serre

(Fonte:EdilPortale.it-Paola Mammarella)

 
 
Sotto accusa i limiti del Quarto Conto Energia alle serre fotovoltaiche. Con la sentenza 3143/2013, nei giorni scorsi il Tar Lazio ha annullato l’articolo 14 comma 2 del DM 5 maggio 2011 – Quarto Conto Energia, in base al quale una serra può essere coperta solo in parte dai pannelli fotovoltaici.

Secondo l’articolo 14 comma 2, infatti, dopo l’installazione dei pannelli fotovoltaici sulle serre, per poter garantire la coltivazione il rapporto tra la proiezione al suolo della superficie dei pannelli e la superficie di copertura della serra non deve superare il 50%.

In seguito al ricorso, presentato da una società contro questi limiti, il Gse – Gestore dei Servizi energetici e il Ministero dello Sviluppo Economico avevano affermato che la norma voleva contrastare l’uso eccessivo dei moduli fotovoltaici per non rendere le serre inadatte al loro scopo originario, cioè alla coltivazione.

Il Tribunale Amministrativo ha invece dato ragione ai ricorrenti. A detta del Tar, infatti, i limiti posti dal Quarto Conto Energia oltre ad essere illogici e contraddittori non sono sufficienti a garantire le coltivazioni in serra.

Per i giudici del Tar, il fatto che il limite del 50% debba essere rispettato in tutto il territorio nazionale non tiene presente le diverse condizioni di luminosità e calore delle regioni italiane.
Per garantire le coltivazioni, si legge nella sentenza, sono necessari altri parametri, come il clima, la luminosità, la qualità del territorio e le risorse idriche.

Limitare i criteri al rapporto tra la superficie della serra e quella dei pannelli appare al Tribunale Amministrativo un limite illegittimo e un eccesso di potere. Per questi motivi i giudici hanno deciso di annullare la disposizione specificando che il ministero dello Sviluppo Economico può far valere i limiti per alcune tipologie di serre.
(riproduzione riservata)

martedì 26 marzo 2013

Fotovoltaico, più snelle le procedure di accesso agli incentivi

Fotovoltaico, più snelle le procedure di accesso agli incentivi

(Fonte:Edilportale.it-Paola Mammarella)
 
 
 
Più facile l’accesso agli incentivi del Quarto e del Quinto Conto Energia. È online sul sito del Gse, Gestore dei servizi energetici, il sistema informatico che permette le certificazioni e le attestazioni dei moduli e degli inverter fotovoltaici.

Come spiegato dal Gse, per beneficiare delle tariffe incentivanti, iprincipali componenti degli impianti fotovoltaici, cioè moduli e inverter, devono possedere specifici requisiti tecnici e commerciali.

I requisiti devono essere dimostrati dal soggetto responsabile, cioè dal responsabile dell’esercizio e della manutenzione degli impianti, che ha il diritto a richiedere e ottenere le tariffe incentivanti, allegando certificazioni e attestazioni alla richiesta di concessione degli incentivi.

Con il DM 5 luglio 2012 – Quinto Conto Energia, si è pensato di rendere più facile il reperimento dei documenti, permettendo a produttori e importatori dei moduli e degli inverter di trasmettere preventivamente i documenti al Gse per renderli disponibili ai soggetti responsabili.

Il Gse ha quindi messo a punto il sistema informatico Pvcert che consente la ricerca e la visualizzazione dei Certificati e delle Attestazioni disponibili per componente, marca e modello, nonché l’inserimento l’inserimenti di certificati e attestazioni da parte di fornitori e organismi di rilascio registrati.

Rientrano tra i soggetti fornitori i produttori, gli importatori e i distributori sul mercato italiano, gli installatori, i soggetti responsabili e i tecnici referenti di un impianto fotovoltaico.

Possono registrarsi come organismo di rilascio i laboratori di prova, gli organismi di certificazione qualità dei moduli fotovoltaici, i consorzi di recupero e riciclo moduli fotovoltaici, gli organismi di certificazione qualità dei processi e gli organismi di certificazione qualità degli inverter fotovoltaici.

Una volta che gli operatori registrati hanno inserito i dati, questi diventano disponibili per la visualizzazione dopo un'istruttoria di idoneità e la validazione del Gse.

mercoledì 6 febbraio 2013

Quarto Conto Energia: proroghe per gli enti pubblici

Quarto Conto Energia: proroghe per gli enti pubblici

(Fonte:GreenStyle.it-Silvana Santo)

 
Sul sito del GSE (Gestore dei Servizi Energetici) sono state pubblicate delle precisazioni sull’applicazione del Quarto Conto Energia agli impianti fotovoltaici installati su edifici della pubblica amministrazione. I chiarimenti, in particolare, riguardano la proroga del termine entro il quale i suddetti impianti sarebbero dovuti entrare in esercizio per poter godere delle tariffe incentivanti (inizialmente fissato al 31 dicembre 2012).

La scadenza utile per rientrare nel Quarto Conto Energia è stata posticipata al 31 marzo 2013, purché a tale data l’impianto sia stato già autorizzato; al 30 giugno 2013, purché l’impianto, entro il 31 marzo 2013, sia stato autorizzato e sottoposto alla procedura di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale); al 30 ottobre 2013 nel caso di impianti sottoposti alla procedura di VIA di cui al D.lgs. 3 aprile 2006, n.152 e che siano stati autorizzati successivamente al 31 marzo 2013.

Nel caso in cui la Valutazione di Impatto Ambientale abbia dato esito negativo, le proroghe non sono applicabili. Il GSE, inoltre, precisa che, a prescindere dalle scadenze applicabili, resta comunque valido il tetto di spesa cumulato annuo di 6,7 miliardi di euro, oltre il quale scatterà (trascorso un mese solare) il blocco degli incentivi al fotovoltaico.

Il Gestore, infine, aggiunge:

Gli edifici e le aree dove sono ubicati gli impianti devono essere di proprietà delle Amministrazioni pubbliche già alla data di entrata in esercizio dell’impianto e per tutta la durata del periodo di incentivazione. Il Soggetto Responsabile dell’impianto, inoltre, può essere un soggetto terzo a cui è conferito un diritto reale o personale di godimento.

Le domande di incentivazione dovranno essere come sempre presentate per via telematica sul Portale GSE dedicato al Quarto Conto Energia. Sempre a proposito di Quarto Conto Energia, inoltre, sono state introdotte delle agevolazioni particolari per i comuni terremotati di Emilia Romagna e Veneto.

Le disposizioni straordinarie, in particolare, riguardano gli impianti fotovoltaici che sono andati distrutti negli eventi sismici del maggio 2012, oppure quelli situati su edifici gravemente danneggiati o comunque giudicati inagibili. A questo proposito, il GSE informa che:
 
-gli impianti fotovoltaici realizzati e quelli in fase di realizzazione installati su fabbricati
distrutti o oggetto di ordinanze sindacali di sgombero in quanto inagibili totalmente o
parzialmente, accedono alle tariffe incentivanti cui avevano diritto al 6 giugno 2012, qualora
entrino in esercizio entro il 31 dicembre 2013;
 
-gli impianti fotovoltaici realizzati sui fabbricati distrutti possono essere ricostruiti anche a
terra mantenendo le tariffe in vigore al momento dell’entrata in esercizio;
 
-gli impianti fotovoltaici già autorizzati alla data del 30 settembre 2012 accedono agli
incentivi vigenti alla data del 6 giugno 2012 (tariffe 1° semestre del Quarto Conto Energia),
qualora entrino in esercizio entro il 31 dicembre 2013.

venerdì 21 dicembre 2012

Quarto Conto Energia, IFI: no alla proroga per gli enti pubblici

Quarto Conto Energia, IFI: no alla proroga per gli enti pubblici

(Fonte:GreenStyle.it-Silvana Santo)

 
 
No alla proroga del Quarto Conto Energia per le pubbliche amministrazioni. Lo chiede il Comitato IFI (Industrie Fotovoltaiche Italiane), preoccupato per l’approvazione di alcuni emendamenti alla Legge di Stabilità 2013 in Commissione Bilancio del Senato.

Se la modifica venisse approvata anche alla Camera, per gli impianti di proprietà delle pubbliche amministrazioni sarebbero prorogate di almeno tre mesi le regole e le tariffe incentivanti del Quarto Conto Energia, attualmente in vigore fino al 31 dicembre 2012. Una prospettiva che non piace affatto al Comitato IFI. Scrive infatti l’associazione:

Interventi normativi dell’ultima ora, indipendentemente dalla magnitudo dell’effetto atteso, generano in quanto tali una destabilizzazione di tutto il mercato con gravi ricadute su attori, quali principalmente il sistema industriale stesso, che si reggono totalmente su elementi di pianificazione e programmazione dei propri cicli produttivi.

Se la modifica venisse confermata, si tratterebbe del sesto intervento normativo per il settore fotovoltaico varato in appena due anni. Una pletora di leggi e decreti che, secondo IFI, risulterebbero insostenibili per qualsiasi comparto industriale.
L’unica misura che l’associazione chiede di inserire nella normativa di settore sarebbe l’attribuzione di un premio a favore dell’utilizzo di “componentistica realizzata nel nostro Paese”. Attualmente, è previsto un bonus sugli incentivi per chi usa pannelli fotovoltaici prodotti in Europa.

lunedì 17 settembre 2012

Il Quinto conto energia fotovoltaico durerà?

Quinto conto energia fotovoltaico: quanto durerà?

 
 (Fonte: QualEnergia.it-Giulio Meneghello)
 
 
Il contatore del GSE è ormai aggiornato per il quarto conto energia e ha iniziato la conta della spesa per il quinto: mancano circa 350-370 milioni alla fine degli incentivi. Quanto dureranno?
 
Superati ampiamente i 15 giorni dall'entrata in vigore del quinto conto energia, il contatore GSE degli incentivi al fotovoltaico si è finalmente fermato. Oggi segna 6.328.978.486 euro, di cui circa 380mila sono stati assegnati con il nuovo conto entrato in vigore dal 27 agosto. Mancano dunque circa 370 milioni alla fatidica soglia dei 6,7 miliardi che, a 30 giorni dal suo superamento, segnerà la fine del quinto conto energia e – per quel che se ne sa ora – del sostegno al fotovoltaico. Oggi si può dunque tentare di rispondere alla domanda che tutto il settore si sta facendo: quanto durerà il quinto conto energia fotovoltaico?

Una domanda difficile, per la quale Qualenergia.it ha raccolto stime diverse, ma tutte con un margine di incertezza. Molto dipenderà infatti da quanto in fretta si consumeranno i circa 370 milioni rimasti, cifra dalla quale andrebbero sottratti anche i 21 milioni riservati agli impianti iscritti nel registro del quarto conto in posizione utile e non ancora in esercizio, anche se è probabile - come spiega l'analista di eLeMeNS Joel Zunato - che una parte di questi non entri mai in esercizio.
"È veramente difficile fare una stima sulla durata degli incentivi, perché non abbiamo ancora potuto analizzare la velocità di utilizzo del budget del quinto conto energia", spiega a Qualenergia.it Valerio Natalizia, predidente del GIFI. La sua stima è che il conto energia non vada oltre marzo-aprile 2013. Invece secondo il nostro direttore scientifico, Gianni Silvestrini, il quinto conto, contando la finestra di 30 giorni dal superamento del 6,7 miliardi, finirà entro maggio-giugno. Anche Giovanni Simoni, presidente di Assosolare, vede vita breve per gli incentivi: "Le opinioni dei nostri soci, sentiti sull'argomento – scrive - variano tra i sei mesi e un anno. Personalmente credo che non ci sarà un secondo registro." Per Marco Pigni di Aper il quinto conto finirà "tra maggio e agosto 2013."

La stima più pessimista ce la fornisce il professor Arturo Lorenzoni: contando che i 140 milioni del registro grandi impianti, il cui termine per l'iscrizione scade domani, saranno molto probabilmente già assegnati, il docente del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell'Università degli Studi di Padova non crede che il quinto conto energia vedrà l'anno nuovo.
Una previsione che non trova d'accordo Joel Zunato di eLeMeNS. Era già scontato che i 140 milioni riservati al primo registro grandi impianti venissero esauriti, in parte assegnati a progetti già finiti che erano rimasti esclusi dai registri del quarto conto e che dunque, per via del regime transitorio, hanno la precedenza nella nuova graduatoria, ci spiega. Ma, affinché il quinto conto muoia entro fine anno, dovrebbe realizzarsi l'eventualità, secondo lui improbabile, che gli impianti esonerati dal registro consumino nei prossimi mesi i circa 230 milioni rimasti, se si sottraggono i 140 del primo registro.

Le stime di eLeMeNS sulle installazioni degli impianti fuori registro (quelli sotto ai 12 kW o sotto ai 50 se realizzati in sostituzione dell'eternit, oltre a quelli di categorie speciali che hanno un loro budget riservato di 50 milioni per categoria, cioè gli integrati con caratteristiche innovative, quelli a concentrazione e quelli della pubblica amministrazione) sono invece diverse: per il primo semestre gli analisti stimano una spesa di 60 milioni per i piccoli impianti, 15 per quelli integrati innovativi e 20-25 per quelli della pubblica amministrazione.
"Il secondo semestre partirà – rassicura dunque Zunato - anche se con una disponibilità dimezzata per quel che riguarda gli impianti a registro, dato che dai 120 milioni del secondo registro dovranno essere sottratti i circa 60 milioni consumati dai piccoli impianti. Credo però che i 350-360 milioni a disposizione finiranno in quel semestre e difficilmente si arriverà al terzo. La prospettiva che do io è dunque di un anno."

giovedì 21 aprile 2011

Quarto Conto Energia, associazioni fotovoltaico contro decreto rinnovabili


Il mondo delle aziende del settore fotovoltaico e le varie associazioni che lo rappresentano sono stati in questi mesi la prima sponda critica del governo per quanto riguarda la redazione del testo del nuovo decreto rinnovabili, prodigandosi in documenti di proposte e contro-bozze di legge.
Con la presentazione del testo “definitivo” del nuovo decreto e il delineamento del Quarto Conto Energia secondo direttive di tagli agli incentivi e contenimento della spesa pubblica da parte del governo, alcune di queste associazioni, APER, ASSOSOLARE, ASSOENERGIEFUTURE, GIFI e RIVES, provano il tutto per tutto, con un ultima lettera a Vasco Errani, presidente della Conferenza Stato-Regioni.
Forti delle perplessità che stanno attraversando tutto il mondo politico, tanto da far slittare la riunione in merito tra le regioni, provano a rimettere il testo della legge “sulla retta via”, per scongiurare un temuto “blocco economico” dell’intero settore. Le proposte, che vi elenchiamo, sono le solite di questi mesi: garantire gli investimenti fatti per il 2011-2012, ridurre i tagli successivi, semplificare l’iter burocratico.
Nello specifico si tratta dei seguenti “semplici” cinque punti critici rilevati nel decreto:
- Assenza di qualsiasi meccanismo di tutela dei diritti acquisiti;
- Regime transitorio 2011-12: introduzione di meccanismi che comporteranno il blocco del settore per la non finanziabilita’ degli impianti. In particolare si rileva l’introduzione di Cap/limiti annui rigidi e di un Registro Preventivo che determineranno speculazioni, incertezze ed extra costi dovuti anche all’incremento della burocrazia;
- Assegnazione della tariffa incentivante in base all’entrata in esercizio degli impianti e non in base alla fine lavori certificata con conseguenti incertezza e ritardi legati ai tempi di connessione;

- Eccessiva riduzione delle tariffe nel periodo transitorio 2011-12 con particolare riferimento a impianti sopra 1 MW;
- Meccanismo di riduzione delle tariffe dal 2013 al superamento delle soglie semestrali complesso e da semplificare;
A dir la verità, non sembra proprio che il governo sia disponibile a fare ulteriori passi indietro, ma staremo a vedere.
http://www.greenstyle.it