Natalizia (Gifi): "FV italiano non è pronto per grid parity forzata"
(Fonte:ZeroEmission.it)Secondo il Vice Presidente del Gruppo imprese fotovoltaiche italiane, servono ancora interventi da parte di Governo e Aeeg, per traghettare in maniera sostenibile il settore verso la piena competitività.
Il fotovoltaico italiano non è pronto per una grid parity forzata dal taglio delle misure di sostegno al settore. Ne è convinto Valerio Natalizia, Presidente di Sma Italia e Vice Presidente di Gifi, gruppo imprese fotovoltaiche italiane. Abbiamo verificato - ha detto Natalizia a margine del convegno organizzato dallo stesso Gifi dal titolo “Fotovoltaico e Sistemi di accumulo: sfide e opportunità del mercato oltre il Conto Energia”, che si è tenuto qualche settimana fa a Cosenza - che ancora una volta l’industria fotovoltaica nazionale non è pronta ad affrontare la grid parity forzata e che essa necessita di urgenti interventi da parte del Governo e della Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas per traghettare in maniera sostenibile il settore verso la piena competitività.”
Le richieste di Anie/Gifi per rilanciare il settore sono: l'estensione dei certificati bianchi oltre i 20 kWp; il supporto ai sistemi di accumulo elettrico per impianti residenziali; rendere strutturale la detrazione del 50% perché strumento di ripresa economico e
dimostrazione di fiducia; l'estensione della detrazione del 50% alle persone giuridiche abbinato ad un incentivo alla
rimozione dell'eternit; la definizione e approvazione dei SEU e dei RIU; la semplificazione burocratica e la facilitazione per accesso al credito. “In linea di principio – ha concluso Natalizia – condividiamo a pieno le recenti dichiarazioni della Commissaria UE per l’Ambiente, Connie Hedegaard. Tutti i Paesi Membri si devono impegnare ad assumere un ruolo guida nell'eliminazione dei finanziamenti pubblici per la produzione da combustibili fossili a favore verso delle fonti rinnovabili e della generazione distribuita".
Le richieste di Anie/Gifi per rilanciare il settore sono: l'estensione dei certificati bianchi oltre i 20 kWp; il supporto ai sistemi di accumulo elettrico per impianti residenziali; rendere strutturale la detrazione del 50% perché strumento di ripresa economico e
dimostrazione di fiducia; l'estensione della detrazione del 50% alle persone giuridiche abbinato ad un incentivo alla
rimozione dell'eternit; la definizione e approvazione dei SEU e dei RIU; la semplificazione burocratica e la facilitazione per accesso al credito. “In linea di principio – ha concluso Natalizia – condividiamo a pieno le recenti dichiarazioni della Commissaria UE per l’Ambiente, Connie Hedegaard. Tutti i Paesi Membri si devono impegnare ad assumere un ruolo guida nell'eliminazione dei finanziamenti pubblici per la produzione da combustibili fossili a favore verso delle fonti rinnovabili e della generazione distribuita".
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