Detrazione fiscale al 50% ed ecobonus al 65%, Lupi: stabili dal 2014
(Fonte:GreenStyle.it-Francesca Fiore)
Rendere stabili le agevolazioni fiscali al 50% per gli interventi di ristrutturazione edilizia e la detrazione al 65% per le opere di riqualificazione energetica degli edifici. Le parole sono del ministro dei Lavori pubblici e Infrastrutture Maurizio Lupi, che ha annunciato le intenzioni del governo all’assemblea dell’Associazione dei costruttori edili dell’ANCE che si tiene ogni anno a Roma.
Il presidente dell’ANCE, Paolo Buzzetti, aveva poco prima invocato un “Piano Marshall” per l’Italia, che velocizzasse la ripresa a partire dai pagamenti dei debiti della Pubblica Amministrazione verso le imprese, fino al sostegno all’edilizia e al mercato immobiliare. Buzzetti, dopo aver criticato le politiche di rigore attuate senza alcun sostegno al mercato, ha spiegato:
Abbiamo perso 690mila posti di lavoro nella filiera e le persone in cassa integrazione a non non essere reintegrate potrebbero essere fra le 50 e le 80 mila.
Ma le parole del ministro delle Infrastrutture sembrano smentire le intenzioni del Governo, che aveva annunciato la fine delle agevolazioni al 50 e al 65%, lasciando, dal 1 gennaio 2014, solo una detrazione del 36% sia per le ristrutturazioni edilizie, che per le riqualificazioni energetiche. Lupi ha spiegato:
L’impegno del Governo è rendere stabili, dal 1° gennaio 2014, gli incentivi al recupero edilizio al 50% e gli ecobonus al 65%. Lo faremo con la prossima legge di bilancio.
Inoltre Lupi ha parlato della questione del pagamento IMU sugli immobili invenduti e paventato una possibile reintroduzione del pagamento anticipato sugli appalti pubblici in sede di conversione del così detto Decreto del Fare in legge dello Stato, che dovrebbe avvenire in autunno.
Dopo le dichiarazioni, le associazioni di categoria attendono una mossa del Governo in tal senso: in particolare, preoccupa la questione dell’adeguamento antisismico degli edifici, che era stato messo sotto la detrazione al 65% con un emendamento al Senato.
Il presidente dell’ANCE, Paolo Buzzetti, aveva poco prima invocato un “Piano Marshall” per l’Italia, che velocizzasse la ripresa a partire dai pagamenti dei debiti della Pubblica Amministrazione verso le imprese, fino al sostegno all’edilizia e al mercato immobiliare. Buzzetti, dopo aver criticato le politiche di rigore attuate senza alcun sostegno al mercato, ha spiegato:
Abbiamo perso 690mila posti di lavoro nella filiera e le persone in cassa integrazione a non non essere reintegrate potrebbero essere fra le 50 e le 80 mila.
Ma le parole del ministro delle Infrastrutture sembrano smentire le intenzioni del Governo, che aveva annunciato la fine delle agevolazioni al 50 e al 65%, lasciando, dal 1 gennaio 2014, solo una detrazione del 36% sia per le ristrutturazioni edilizie, che per le riqualificazioni energetiche. Lupi ha spiegato:
L’impegno del Governo è rendere stabili, dal 1° gennaio 2014, gli incentivi al recupero edilizio al 50% e gli ecobonus al 65%. Lo faremo con la prossima legge di bilancio.
Inoltre Lupi ha parlato della questione del pagamento IMU sugli immobili invenduti e paventato una possibile reintroduzione del pagamento anticipato sugli appalti pubblici in sede di conversione del così detto Decreto del Fare in legge dello Stato, che dovrebbe avvenire in autunno.
Dopo le dichiarazioni, le associazioni di categoria attendono una mossa del Governo in tal senso: in particolare, preoccupa la questione dell’adeguamento antisismico degli edifici, che era stato messo sotto la detrazione al 65% con un emendamento al Senato.
Nessun commento:
Posta un commento