sabato 4 maggio 2013

Afase: "Indiscrezioni preoccupanti su dazi antidumping FV"

Afase: "Indiscrezioni preoccupanti su dazi antidumping FV"

(Fonte:ZeroEmission.it)
 
 
 
 
Afase lancia l'allarme: "La Commissione Europea avrebbe intenzione di proporre dazi antidumping provvisori del 50% in media sulle importazioni di pannelli solari cinesi"

Prime indiscrezioni sui dazi antidumping sul fotovoltaico cinese. E' Afase - Alliance for Affordable Solar Energy a diramare la notizia, lanciando un comunicato, nel quale esprime la propria preoccupazione circa il futuro del mercato europeo e cinese. "Le recenti notizie secondo cui la Commissione Europea avrebbe intenzione di proporre dazi antidumping provvisori del 50% (in media) sulle importazioni di pannelli solari cinesi sono estremamente preoccupanti - si legge nel comunicato di Afase - tariffe punitive potrebbero provocare danni irreversibili all’intera catena di valore del fotovoltaico europea. I livelli ora ipotizzati costerebbero un caro prezzo alla industria del FV dell’UE e all’intera economia dell’UE".

Non solo. Secondo uno studio dell’istituto di ricerca indipendente Prognos citato all'interno del medesimo comunicato stampa di Afase, l'introduzione di dazi del 60% costerebbe all'economia europea fino a 242.000 posti di lavoro e 27 miliardi di euro nei prossimi tre anni. Nel corso di un'audizione organizzata venerdì 5 aprile presso la Commissione europea, i sostenitori di Afase hanno inoltre dichiarato che lo sviluppo attuale del mercato non lascia spazio ad aumenti dei prezzi e che i dazi ad un livello del 15% potrebbero distruggere l’85% della domanda di fotovoltaico dell’UE. “Il settore del solare è molto sensibile all’andamento dei prezzi. Le aziende operanti nel solare hanno già dovuto affrontare, in passato, una continua diminuzione degli incentivi. Se i prezzi sono aumentati artificialmente a causa dell’introduzione di tariffe punitive, il mercato solare europeo arriverebbe ad una fase di stallo, con effetti disastrosi per i posti di lavoro verdi ”, ha detto Wouter Vermeersch, Amministratore Delegato della società belga Cleantec Trade.

"La Commissione Europea dovrebbe capire che il valore aggiunto risiede a monte e a valle della produzione di pannelli solari. Imporre dazi provvisori sulle importazioni di pannelli solari dalla Cina andrebbe contro l’Interesse dell’Unione europea e sarebbe in contraddizione con l’ambizione dell’Europa di creare una economia verde con un alto valore aggiunto - continua Afase nel testo - le oltre 450 aziende che supportano Afase, pertanto, vedono favorevolmente una soluzione che eviti l’aumento dei prezzi, tenendo conto degli interessi dell’industria solare a monte e a valle. Inoltre, se si intende ricercare una soluzione negoziata, non dovrebbero essere imposti dazi anti-dumping provvisori, dal momento che tali dazi porrebbero immediatamente fine a gran parte dei progetti FV nell’UE e causerebbero seri danni, a cui nessun negoziato concluso dopo l’imposizione di misure provvisorie potrebbe porre rimedio". Secondo quanto previsto dall’inchiesta anti-dumping, il termine ultimo per l’entrata in vigore dei dazi è il 6 giugno 2013. Gli Stati membri adotteranno la decisione finale sull’imporre o meno i dazi definitivi nel dicembre di quest’anno.

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