Firmato il Conto energia termico
(Fonte:ZeroEmission.it)
Firmato il decreto interministeriale sul Conto energia termico, il nuovo
strumento pensato dai Ministeri dell'ambiente, dello sviluppo economico
e delle politiche agricole, pensato per dare nuovo impulso alla
produzione di energia rinnovabile termica e agli interventi di
efficienza energetica per la pubblica amministrazione. "Il provvedimento
- si legge in una nota ministeriale -
tappa essenziale per raggiungere e superare gli obiettivi ambientali
europei al 2020 e della nuova direttiva sull'efficienza energetica, si
propone il duplice scopo di dare impulso alla produzione di energia
termica da fonti rinnovabili (biomassa, pompe di calore, pannelli
scalda-acqua, condizionamento a energia solare) e di accelerare i
progetti di riqualificazione energetica degli edifici". Il testo sarà
pubblicato a breve sulla Gazzetta Ufficiale.
Il testo è stato
"ritoccato" con le modifiche proposte dalle Regioni, che prevedono
l’innalzamento a 1 MW della soglia di potenza per gli impianti, l'
incentivazione non solo nel caso di sostituzione, ma anche di
installazione ex novo di impianti di climatizzazione invernale o di
riscaldamento con generatori di calore alimentati da biomassa con
potenza fino a 1 MW, l'incentivazione per le sole aziende agricole che
svolgono attività agroforestale, esclusivamente nelle aree non
metanizzate, per la sostituzione di generatori di calore alimentati a
gpl con generatori di calore alimentati a biomassa e, infine, la
possibilità di prevedere all’Allegato II, sezione 1.2 “Generatori di
calore alimentati da biomassa ” che i certificati di manutenzione
vengano inseriti nei Catasti informatizzati costituiti presso le Regioni
(anziché conservati in formato cartaceo per cinque anni). L'Autorità
per l'energia elettrica e il gas, inoltre, entro 90 giorni dalla
pubblicazione del decreto in Gazzetta, dovrà istituire una speciale
tariffa speciale per l'energia elettrica per le pompe di calore.
L'incentivazione si baserà su un contributo del 40%, che verrà erogato in due anni (cinque per gli interventi più onerosi), con una spesa complessiva di 700 milioni ogni anno, per gli interventi dedicati alle famiglie e di 200 milioni per la Pubblica Amministrazione. Nei primi due anni, è previsto un costo complessivo massimo di 900 milioni di euro, dei quali 200 milioni dedicati agli edifici pubblici e il restante alle costruzioni private. Per tutte le tecnologie, il nuovo decreto stabilisce dei precisi valori prestazionali minimi. Per gli impianti a biomassa o a PdC fino a 35 kWt e solari termici fino a 50 mq, l'ammontare annuo dell'incentivo è costante, calcolato a forfait ed erogato per due anni. Per gli impianti di potenza maggiore, l'ammontare annuo è costante, conteggiato a forfait ed erogato per cinque anni. L'incentivo potrà essere richiesto per gli interventi su edifici esistenti o unità immobiliari di qualsiasi categoria catastale, èer gli impianti termici per il condizionamento invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria, elettrodomestici, motori e inverter. Tra le principali novità, la cumulabilità con le detrazioni del 55%, l'incentivazione ai sistemi di schermatura e/o ombreggiamento fissi o mobili, non trasportabili, in edifici esistenti e gli interventi di sostituzione (integrale o parziale) di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre con impianti utilizzanti generatori di calore a condensazione.
L'incentivazione si baserà su un contributo del 40%, che verrà erogato in due anni (cinque per gli interventi più onerosi), con una spesa complessiva di 700 milioni ogni anno, per gli interventi dedicati alle famiglie e di 200 milioni per la Pubblica Amministrazione. Nei primi due anni, è previsto un costo complessivo massimo di 900 milioni di euro, dei quali 200 milioni dedicati agli edifici pubblici e il restante alle costruzioni private. Per tutte le tecnologie, il nuovo decreto stabilisce dei precisi valori prestazionali minimi. Per gli impianti a biomassa o a PdC fino a 35 kWt e solari termici fino a 50 mq, l'ammontare annuo dell'incentivo è costante, calcolato a forfait ed erogato per due anni. Per gli impianti di potenza maggiore, l'ammontare annuo è costante, conteggiato a forfait ed erogato per cinque anni. L'incentivo potrà essere richiesto per gli interventi su edifici esistenti o unità immobiliari di qualsiasi categoria catastale, èer gli impianti termici per il condizionamento invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria, elettrodomestici, motori e inverter. Tra le principali novità, la cumulabilità con le detrazioni del 55%, l'incentivazione ai sistemi di schermatura e/o ombreggiamento fissi o mobili, non trasportabili, in edifici esistenti e gli interventi di sostituzione (integrale o parziale) di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre con impianti utilizzanti generatori di calore a condensazione.

Nessun commento:
Posta un commento