Stati Uniti: il Dipartimento del commercio conferma i dazi sulle importazioni solari cinesi
(Fonte:Photon.it)
Il Dipartimento del commercio statunitense (DOC) ha comunicato la decisione finale in merito ai dazi antidumping (AD) e ai dazi compensativi (CVD) sulle celle solari in silicio cristallino importate dalla Cina.
Il dicastero ha stabilito che i produttori cinesi hanno importato celle solari negli Stati Uniti con margini dumping compresi tra il 18,32 e il 249,96 per cento, sostanzialmente in linea con quanto stabilito dalla sentenza preliminare. I dazi antidumping finali, tuttavia, sono molto più alti di quelli indicati dalla prima sentenza. Il ministero, infatti, ha stabilito che i produttori cinesi hanno ricevuto sussidi tra il 14,78 e il 15,79 per cento, mentre le stime precedenti avevano indicato sussidi tra il 2,90 e il 4,73 per cento. Il Dipartimento del commercio, di conseguenza, ha confermato l’esistenza di circostanze critiche, che significa che i dazi antidumping e quelli compensativi entreranno in vigore per la maggior parte delle aziende 90 giorni prima delle decisioni preliminari sui dazi AD e CVD, emesse rispettivamente il 16 e 19 marzo scorso. La richiesta di ampliare la portata dell’indagine da parte di Solarworld Industries America, la filiale statunitense del produttore tedesco Solarworld AG che ha avviato la petizione contro le importazioni cinesi, è stata negata. La Commissione per il commercio internazionale statunitense (ITC) dovrà confermare o respingere la sentenza sui dazi il prossimo 23 novembre. Se la commissione deciderà che le importazioni solari cinesi danneggiano o minacciano effettivamente l’industria statunitense, l’ordine ufficiale di riscuotere i dazi sarà emesso il 30 novembre.
Il dicastero ha stabilito che i produttori cinesi hanno importato celle solari negli Stati Uniti con margini dumping compresi tra il 18,32 e il 249,96 per cento, sostanzialmente in linea con quanto stabilito dalla sentenza preliminare. I dazi antidumping finali, tuttavia, sono molto più alti di quelli indicati dalla prima sentenza. Il ministero, infatti, ha stabilito che i produttori cinesi hanno ricevuto sussidi tra il 14,78 e il 15,79 per cento, mentre le stime precedenti avevano indicato sussidi tra il 2,90 e il 4,73 per cento. Il Dipartimento del commercio, di conseguenza, ha confermato l’esistenza di circostanze critiche, che significa che i dazi antidumping e quelli compensativi entreranno in vigore per la maggior parte delle aziende 90 giorni prima delle decisioni preliminari sui dazi AD e CVD, emesse rispettivamente il 16 e 19 marzo scorso. La richiesta di ampliare la portata dell’indagine da parte di Solarworld Industries America, la filiale statunitense del produttore tedesco Solarworld AG che ha avviato la petizione contro le importazioni cinesi, è stata negata. La Commissione per il commercio internazionale statunitense (ITC) dovrà confermare o respingere la sentenza sui dazi il prossimo 23 novembre. Se la commissione deciderà che le importazioni solari cinesi danneggiano o minacciano effettivamente l’industria statunitense, l’ordine ufficiale di riscuotere i dazi sarà emesso il 30 novembre.
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