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venerdì 7 settembre 2012

Sesto Conto Energia: incentivi solo a piccoli impianti fotovoltaici

Sesto Conto Energia: incentivi solo a piccoli impianti fotovoltaici

(Fonte:GreenStyle.it-Matteo Campofiorito)

Dopo il Quinto Conto Energia gli incentivi riguarderanno solo i piccoli impianti. Ha parlato chiaramente Marcello Garozzo, che ha rappresentato il Ministero dell’Ambiente al convegno "La Strategia Energetica Nazionale e l’industria fotovoltaica italiana" organizzato ieri da ANIE/GIFI a ZeroEmission Rome. In una slide significativa dal titolo “Quali nuove iniziative per il fotovoltaico?” Garozzo ha così sintetizzato il futuro "solare" per l’Italia:
1-Ampliare a 10 MW la possibilità dello scambio sul posto per le fonti rinnovabili, e per il fotovoltaico in particolare, possibilità oggi limitata a 200kW dalla Legge 24 dicembre 2007, n.244;
2-Continuare, dopo il V Conto, a incentivare solo i piccoli impianti, con particolare attenzione a quelli integrati nell’edilizia e agli impianti innovativi.

Dunque il prossimo sistema di incentivi, che per semplicità potremmo battezzare VI Conto Energia, riguarderà solo i piccoli impianti e quelli innovativi, su cui però il Ministero dell’Ambiente dovrà far chiarezza per capire quali impianti rientreranno nella definizione di "innovativi".

Tornando sul tema Quinto Conto Energia, Garozzo ha confermato che ci sono ancora 500 milioni di euro da assegnare e che questa disponibilità "si può tradurre facilmente in un numero significativo di impianti".

Per quanto riguarda invece la Strategia Energetica Nazionale (o SEN), Marcello Garozzo ha affermato che le rinnovabili saranno fondamentali ma bisognerà intervenire anche su altri fronti, petrolio compreso, ecco le 7 priorità indicate:
-Promozione dell’efficienza energetica;
-Sviluppo dell’Hub del Gas sud-europeo;
-Sviluppo sostenibile delle energie rinnovabili (superare gli obiettivi europei '20-20-20, riduzione emissioni, sicurezza energetica, green economy);
-Rilancio della produzione nazionale di idrocarburi;
-Sviluppo delle infrastrutture e del mercato elettrico;
-Ristrutturazione del settore della raffinazione e della rete di distribuzione dei carburanti;
-Modernizzazione del sistema di governance.

I risultati attesi di questi interventi, secondo Garozzo sono i seguenti:
-Un contenimento dei consumi rispetto al 2010 (efficienza energetica);
-Un mix produttivo con un forte incremento dell’incidenza delle energie rinnovabili su tutti i settori (elettrico, calore, trasporti) in totale fino al 20% dei consumi finali e una graduale discesa dei combustibili fossili;
-Una minore dipendenza dall’estero;
-Uno sviluppo degli investimenti molto significativo, sia nella green economy (e.g. rinnovabili, efficienza energetica), sia nei settori tradizionali.

venerdì 29 aprile 2011

Il 4° conto energia incentiverà moduli europei e bonifiche amianto

L'accordo con le Regioni prevede potenze fino a 1 MW per impianti su edifici e premi per condomini
E' ancora in corso il tavolo tecnico tra i ministeri dell'Ambiente e dello Sviluppo e i referenti delle Regioni per limare gli ultimi aspetti del decreto per il quarto conto energia.
Il nodo cruciale del "brusco decalage degli incentivi" nel corso del 2011 sarebbe stato risolto (è opinione del Governo) spostando dal 1 giugno al 1 settembre l'inizio del quarto conto energia. E' stato questo il punto su cui le regioni si sono maggiormente impegnate, timorose di un rallentamento della filiera fotovoltaica locale e dell'impossibilità di controllare i ritardi per gli allacci imputabili ad Enel e Gse.
Premiare la filiera locale
Il presidente delle Regioni Vasco Errani, riconosce il ruolo degli incentivi per lo sviluppo di una filiera italiana del fotovoltaico (circa il 50% degli investimenti rimangono ad imprese italiane riconosce il Solar Energy Report del Politecnico di Milano  leggi). Si tratta di una filiera strategica per il futuro, ammette il governatore e a tal fine va sostenuta. Va in questa direzione l'introduzione del premio del 10% per chi installa pannelli italiani o europei e il rafforzamento dei controlli sul materiale installato.
In Italia  è ancora ingombrante la presenza straniera nella filiera del fotovoltaico: il 94% della lavorazione del silicio è in mano straniera, soprattutto tedesca; inoltre, nella produzione di celle e moduli, nella realizzazione di inverter (trasformatori energetici) e di altri componenti, le imprese estere in Italia pesano per oltre la metà del comparto. Solo nell'ultimo passaggio – la distribuzione e l'installazione dei pannelli – nove imprese su dieci sono nazionali.
Piccoli impianti
E' stato poi rivisto il limite dei piccoli impianti se installati su edifici. Si passa dai 200 kW previsti nella bozza di decreto ad 1 MW. Saranno anche introdotte le misure incentivanti per i condomini con impianti fino a 20 kW di potenza.
Sostituzione amianto
Si è inoltre trovato un accordo sulla maggiore premialità per la  bonifica dall'amianto nel momento in cui si installano pannelli solari. Il premio del 10% previsto nella bozza verrebbe trasformato  in 5 cent di Euro/kWh.  "Un'emergenza che c'e' da molti anni - spiega la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini -. Questa puo' essere una buona soluzione per cercare di bonificare anche i tetti degli edifici pubblici. Se ogni normativa viene utilizzata per bonificare, sicuramente faremo dei passi in avanti. La posizione comune con il governo - ha concluso la governatrice - e' un segnale importante oggi, che e' la giornata mondiale contro l'amianto".
Tetti di spesa
Desta qualche preoccupazione il tetto spesa (chiamato "cap") indicato nella misura di 300 milioni di euro nel 2011, 212 per i primi sei mesi del 2012 e 161 milioni per i secondi sei mesi del 2012, pari a una stima sui 2.700-3mila megawatt solari. Dal 2013 entra in vigore il meccanismo del modello tedesco, che prevede tetti di spesa al raggiungimento dei quali viene rimodulata la tariffa nel periodo semestre a quello analizzato.
Il commento di Saglia
Sul fronte degli incentivi Saglia ha concluso che ''se questi arrivano al 20-30% ci troviamo di fronte al margine giusto; ma se il livello dovesse attestarsi intorno al 70% allora ci troveremmo di fronte ad un fenomeno speculativo". Quanto alla bocciatura del decreto da parte delle Regioni Saglia ha commentato: "Noi abbiamo accolto alcune osservazioni delle Regioni, che hanno espresso un parere negativo ritenendo che non  fossero state accolte alcune richieste". Il sottosegretario ha poi manifestato apertura: ''Il decreto ministeriale su fotovoltaico e solare si puo' modificare, oppure farne un altro ex novo''.

Fonte: http://www.casaeclima.com