sabato 28 settembre 2013

La campagna #guerrieri Enel è una lama a doppio taglio, smascherato il greenwashing.

La campagna #guerrieri Enel è una lama a doppio taglio, smascherato il greenwashing.

(Fonte:Ecqualogia.it)
 
 
 
 
Il greenwashing di Enel con la campagna #guerrieri su twitter ha messo in luce le falle di una multinazionale dell'energia che fonda la sua produzione su fonti inquinanti. L' hashtag #guerrieri diventa per Enel una lama a doppio taglio.

Dopo aver organizzato un concorso con in palio 5 biciclette elettriche del valore di 954 euro attraverso una piattaforma per la scrittura di storie con l’obiettivo di racimolare followers da twitter e facebook, la campagna #guerrieri lanciata da Enel su twitter si è rivelata un flop trasformandosi in effetto boomerang, ovvero una sfilza di commenti negativi. Il concorso si chiude il 26 settembre ma l’hastag #guerrieri e il suo effetto boomerang probabilmente sopravviverà più a lungo.
La campagna è stata progettata dall’agenzia Saatchi & Saatch e partita il 26 agosto e nelle intenzioni voleva premiare i #guerrieri ossia, come ha avuto modo di spiegare Paolo Iammatteo, responsabile Comunicazione e CSR dell’azienda: Il nostro obiettivo è quello di celebrare la determinazione delle persone comuni, dando vita a un racconto collettivo che ha il volto di un’Italia che spera, sogna, combatte e costruisce. La campagna ha però sortito l’effetto contrario poiché evidentemente il greenwashing è stato smascherato. I commenti su twitter sono stati negativi e #guerrieri è diventato l’hastag per ricordare a Enel le sue centrali a carbone attive in Italia, da Civitavecchia, a La Spezia a Porto Tolle, in un crescendo di ironia.
La riflessione fatta da Wu ming e lo storify raccolto spiegano effettivamente cosa è accaduto:



Detto fatto: su twitter si sono scatenati e il flop si è manifestato. Si attende ora di capire come e se Enel risponderà.

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