Uk: la Thatcher e le sue politiche climatiche ed energetiche
(Fonte:InformareXresistere.it-Debora Billi)
Vi segnalo un interessante articolo uscito su The Engineer. Analizza un po’ delle opinioni ed azioni politiche della da poco scomparsa Margaret Thatcher sulle questioni climatiche ed energetiche. Ve ne consiglio la lettura, perché si scoprono alcune cosine interessanti.
Ad esempio, l’autore ci fa la soprendente rivelazione che la Lady di Ferro era una sostenitrice del pericolo rappresentato dal cambiamento climatico causato dall’inquinamento. Abituati come siamo al fatto che i liberisti considerino l’inquinamento una sciocchezza da abbracciaalberi, o al massimo un intralcio alla macchina per far soldi, tale posizione da parte della Thatcher un pochino stupisce. Soprattutto considerando il fatto che la stessa ha sostenuto, in un discorso alla Royal Society, che il libero mercato “avrebbe fallito il proprio obiettivo” se avesse danneggiato la qualità della vita con l’inquinamento più di quanto non l’avrebbe migliorata con beni e servizi. Come mai la premier aveva assunto simili posizioni? L’autore ipotizza che si trattasse della sua formazione da ingegnere chimico; io ho invece la sensazione che Margaret fosse indubitabilmente “figlia” di quell’era che negli anni ’70, ai tempi della Presidenza Carter, aveva sensibilizzato gran parte dell’opinione pubblica mondiale sulle questioni climatiche, energetiche e di inquinamento. Un’era che poi, paradossalmente, fu proprio l’amico e sodale della Thatcher a chiudere per quasi vent’anni, quel Ronald Reagan che fece smontare dai tetti della Casa Bianca i pannelli solari che aveva voluto Carter.
E per quanto riguarda l’energia? Anche se solo per motivi prettamente economici, la Thatcher scoraggiò l’uso dei combustibili fossili (era una sostenitrice del nucleare). Ma in ogni caso, la sua politica energetica fu dominata sempre dalla presenza dei giacimenti del Mare del Nord, sia per quanto riguarda il bisogno di sostenere le esportazioni di petrolio, che per la competizione del nucleare con il più economico gas. Oggi il Mare del Nord, spremuto a morte, è ormai tramontato lasciando l’UK nelle peste, e anche la Thatcher è passata a miglior vita. Il liberismo, naturalmente, invece è vivo e lotta ancora contro di noi.
E per quanto riguarda l’energia? Anche se solo per motivi prettamente economici, la Thatcher scoraggiò l’uso dei combustibili fossili (era una sostenitrice del nucleare). Ma in ogni caso, la sua politica energetica fu dominata sempre dalla presenza dei giacimenti del Mare del Nord, sia per quanto riguarda il bisogno di sostenere le esportazioni di petrolio, che per la competizione del nucleare con il più economico gas. Oggi il Mare del Nord, spremuto a morte, è ormai tramontato lasciando l’UK nelle peste, e anche la Thatcher è passata a miglior vita. Il liberismo, naturalmente, invece è vivo e lotta ancora contro di noi.
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