giovedì 7 giugno 2012

Ecco come dovrebbe cambiare il Conto Energia per il fotovoltaico

Di seguito le richieste ritenute imprescindibili dalle Regioni affinché diano parere favorevole sul Quinto Conto Energia (in allegato il Decreto con tutte le modifiche chieste dalle Regioni pdf):

  • innalzamento del tetto di spesa: dagli aggiuntivi 500 milioni di euro all'anno proposti dal Governo ai 759 milioni di euro/anno;
  • entrata in vigore non prima del 1° Ottobre 2012 (partirebbe solo se a tale data si sia superato da 30 giorni il valore complessivo di spesa di 6 miliardi di euro);
  • deroga per gli impianti realizzati su edifici pubblici e su aree delle amministrazioni pubbliche: per questi il Quinto Conto Energia partirebbe solo se entrano in esercizio dopo il 31 Dicembre 2012;
  • rialzo  delle tariffe per gli impianti sotto i 20 kW:  ad esempio per il primo semestre di applicazione si passerebbe, per impianti entro i 3 kW, da 237 a 292 €/MWh per la tariffa omnicomprensiva e da 155 a 210 €/MWh per la tariffa premio sull'autoconsumo (per maggiori dettagli si vedano le tabelle nell'allegato);
  • reinserimento del premio "Made in Europe" che varrebbe per gli impianti il cui costo di investimento sia per non meno del 80% riconducibile ad una produzione realizzata unicamente all'interno della Unione Europea. Ricompare anche il premio per la sostituzione dell'eternit. Entrambi i bonus proposti sono di 3 centesimi per kWh prodotto ma, novità importante, sonocumulabili tra loro;
  • esclusione dal registro per gli impianti sotto i 100 kWp, mentre il Governo aveva proposto una soglia di 12 kWp. Per questi le Regioni chiedono un tetto di spesa di 50 milioni di euro a semestre e qualora tale soglia venga superata "si procederà a ridurre le tariffe incentivanti di ciascun semestre successivo in modo proporzionale";
  • esclusione dal registro anche per gli impianti gli impianti a concentrazione e quelli integrati concaratteristiche innovative (tetto di spesa annuo 10 milioni a semestre per ciascuna delle due categorie), oltre a quelli delle amministrazioni pubbliche (20 milioni di tetto semestrale);
  • esclusione  anche per gli impianti installati su edifici, capannoni e fabbricati rurali ricompresi nelle zone colpite dal terremoto purché costruiti o ricostruiti nel rispetto della normativa antisismica;
  • semplificazioni burocratiche per l'iscrizione nel registro e revisione dei criteri per l'accesso: si chiede che si porti in alto nella graduatoria nell'ordine la sostituzione dell'amianto e l'efficienza energetica e la realizzazione su siti bonificati, mentre retrocede nella lista il fatto che l'impianto chieda una tariffa inferiore una tariffa ridotta del 5% rispetto a quella vigente alla data di entrata in esercizio.  
Ecco il link al testo completo:





Nessun commento:

Posta un commento