Di seguito le richieste ritenute imprescindibili dalle Regioni affinché diano parere favorevole sul Quinto Conto Energia (in allegato il Decreto con tutte le modifiche chieste dalle Regioni pdf):
- innalzamento del tetto di spesa: dagli aggiuntivi 500 milioni di euro all'anno proposti dal Governo ai 759 milioni di euro/anno;
- entrata in vigore non prima del 1° Ottobre 2012 (partirebbe solo se a tale data si sia superato da 30 giorni il valore complessivo di spesa di 6 miliardi di euro);
- deroga per gli impianti realizzati su edifici pubblici e su aree delle amministrazioni pubbliche: per questi il Quinto Conto Energia partirebbe solo se entrano in esercizio dopo il 31 Dicembre 2012;
- rialzo delle tariffe per gli impianti sotto i 20 kW: ad esempio per il primo semestre di applicazione si passerebbe, per impianti entro i 3 kW, da 237 a 292 €/MWh per la tariffa omnicomprensiva e da 155 a 210 €/MWh per la tariffa premio sull'autoconsumo (per maggiori dettagli si vedano le tabelle nell'allegato);
- reinserimento del premio "Made in Europe" che varrebbe per gli impianti il cui costo di investimento sia per non meno del 80% riconducibile ad una produzione realizzata unicamente all'interno della Unione Europea. Ricompare anche il premio per la sostituzione dell'eternit. Entrambi i bonus proposti sono di 3 centesimi per kWh prodotto ma, novità importante, sonocumulabili tra loro;
- esclusione dal registro per gli impianti sotto i 100 kWp, mentre il Governo aveva proposto una soglia di 12 kWp. Per questi le Regioni chiedono un tetto di spesa di 50 milioni di euro a semestre e qualora tale soglia venga superata "si procederà a ridurre le tariffe incentivanti di ciascun semestre successivo in modo proporzionale";
- esclusione dal registro anche per gli impianti gli impianti a concentrazione e quelli integrati concaratteristiche innovative (tetto di spesa annuo 10 milioni a semestre per ciascuna delle due categorie), oltre a quelli delle amministrazioni pubbliche (20 milioni di tetto semestrale);
- esclusione anche per gli impianti installati su edifici, capannoni e fabbricati rurali ricompresi nelle zone colpite dal terremoto purché costruiti o ricostruiti nel rispetto della normativa antisismica;
- semplificazioni burocratiche per l'iscrizione nel registro e revisione dei criteri per l'accesso: si chiede che si porti in alto nella graduatoria nell'ordine la sostituzione dell'amianto e l'efficienza energetica e la realizzazione su siti bonificati, mentre retrocede nella lista il fatto che l'impianto chieda una tariffa inferiore una tariffa ridotta del 5% rispetto a quella vigente alla data di entrata in esercizio.

Ecco il link al testo completo:
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