IEA boccia i costi della transizione energetica tedesca
(Fonte:Rinnovabili.it)
Sono le famiglie a pagare gli oneri più elevati tra tutti gli utenti; il Rapporto dell’International Energy Agency sottolinea la necessità di ripartire i costi e i benefici in modo più equo e trasparente
L’International Energy Agency (IEA) ha passato in rassegna in un Rapporto presentato venerdì l’intera politica energetica della Germania: promossa a pieni voti la strategia energetica globale, gli ambiziosi obiettivi di sviluppo delle rinnovabili e i piani di riduzione del consumo di energia; bocciati, invece, gli eccessivi costi della transizione dal nucleare (la cosiddetta Energiewende), soprattutto perché ripartiti in modo non equilibrato tra le utenze.
“La transizione verso un settore energetico a basse emissioni di carbonio – si legge nel Rapporto – richiede l’accettazione pubblica; di conseguenza i prezzi dell’energia devono essere mantenuti a dei livelli accessibili”.
I costi dell’Energiewende stanno pesando sugli utenti domestici in modo sproporzionato: basti pensare che le aziende energivore, che consumano più di 100GWh/anno e le cui bollette elettriche rappresentano oltre il 20 per cento dei costi totali, pagano gli oneri più bassi tra tutti gli utenti.
Se entro il 2030 la Germania vorrà davvero centrare l’obiettivo di produrre il 50 per cento dell’energia elettrica da fonti rinnovabili, sarà necessario ripartire i relativi costi e i benefici in modo più equo e trasparente, soprattutto in relazione alle famiglie.
“Il fatto che i prezzi dell’energia elettrica per i consumatori in Germania sono tra i più alti in Europa, nonostante i suoi prezzi all’ingrosso siano relativamente bassi, deve essere un campanello d’allarme”, ha affermato durante la presentazione del Rapporto Maria van der Hoeven, direttore esecutivo dell’IEA. “Il governo tedesco dovrebbe mantenere un quadro regolatorio prevedibile e stabile e allo stesso tempo ricercare mezzi per ridurre i costi”.
Un’ulteriore sfida che la Germania dovrà affrontare per perfezionare la sua politica energetica riguarda il completamento dell’espansione delle reti elettriche: in futuro la capacità di crescita delle fonti di energia rinnovabili dovrà espandersi in parallelo allo sviluppo delle reti di trasmissione e distribuzione.
L’International Energy Agency (IEA) ha passato in rassegna in un Rapporto presentato venerdì l’intera politica energetica della Germania: promossa a pieni voti la strategia energetica globale, gli ambiziosi obiettivi di sviluppo delle rinnovabili e i piani di riduzione del consumo di energia; bocciati, invece, gli eccessivi costi della transizione dal nucleare (la cosiddetta Energiewende), soprattutto perché ripartiti in modo non equilibrato tra le utenze.
“La transizione verso un settore energetico a basse emissioni di carbonio – si legge nel Rapporto – richiede l’accettazione pubblica; di conseguenza i prezzi dell’energia devono essere mantenuti a dei livelli accessibili”.
I costi dell’Energiewende stanno pesando sugli utenti domestici in modo sproporzionato: basti pensare che le aziende energivore, che consumano più di 100GWh/anno e le cui bollette elettriche rappresentano oltre il 20 per cento dei costi totali, pagano gli oneri più bassi tra tutti gli utenti.
Se entro il 2030 la Germania vorrà davvero centrare l’obiettivo di produrre il 50 per cento dell’energia elettrica da fonti rinnovabili, sarà necessario ripartire i relativi costi e i benefici in modo più equo e trasparente, soprattutto in relazione alle famiglie.
“Il fatto che i prezzi dell’energia elettrica per i consumatori in Germania sono tra i più alti in Europa, nonostante i suoi prezzi all’ingrosso siano relativamente bassi, deve essere un campanello d’allarme”, ha affermato durante la presentazione del Rapporto Maria van der Hoeven, direttore esecutivo dell’IEA. “Il governo tedesco dovrebbe mantenere un quadro regolatorio prevedibile e stabile e allo stesso tempo ricercare mezzi per ridurre i costi”.
Un’ulteriore sfida che la Germania dovrà affrontare per perfezionare la sua politica energetica riguarda il completamento dell’espansione delle reti elettriche: in futuro la capacità di crescita delle fonti di energia rinnovabili dovrà espandersi in parallelo allo sviluppo delle reti di trasmissione e distribuzione.
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