giovedì 6 giugno 2013

Della Seta: "In Italia arretratezza dibattito su rinnovabili"

 Della Seta: "In Italia arretratezza dibattito su rinnovabili"

 (Fonte:ZeroEmission.it)
 
 
 Il politico ambientalista commenta per zeroEmission gli articoli contro rinnovabili, mobilità elettrica e Protocollo di Kyoto pubblicati ieri e oggi sul Corriere della Sera.
 
"Mi è sembrato di sfogliare un giornale di una decina di anni fa". Questo il commento di Roberto Della Seta ai due articoli a firma di Danilo Taino, pubblicati ieri e oggi sul più diffuso quotidiano di informazione nazionale, il Corriere della Sera. "Articoli anacronistici - spiega ancora Della Seta - sia sul tema dei cambiamenti climatici in atto, sia sul tema del futuro dell'energia e delle rinnovabili. Viene citato, ad esempio, Biorn Lomborg, scienziato le cui teorie hanno avuto larga visibilità molti anni fa, ma che oggi sono state ampiamente confutate". Politico e giornalista, a lungo dirigente di Legambiente, Della Seta ha scritto saggi sulla storia del pensiero e del movimento ambientalisti, nel 2007 è stato eletto nell'assemblea costituente del Partito Democratico e, nel 2008, Senatore. Nella XVI Legislatura ha fatto parte della Commissione Ambiente del Senato, dove ha ricoperto l'incarico di capogruppo del PD.

"Sono stato molto dispiaciuto di leggere un articolo come quello di Taino, perchè mi è sembrato un'altra occasione persa per fare informazione e per dire cose contemporanee sul modo migliore per affrontare sfide importanti, come quella dello sviluppo delle fonti rinnovabili e della lotta ai cambiamenti climatici - aggiunge Della Seta - definire fallimento la parabola del fotovoltaico italiano e falso e insostenibile. E' la dimostrazione di quanto sia triste e preoccupante l'arretratezza del dibattito culturale sui temi ambientali nel nostro Paese". Nonostante sia stato ampliamente smentito, non si perde occasione per dare la colpa del costo della bolletta energetica agli incentivi alle fonti rinnovabili. "Anche in questo caso si tratta di stupidaggini - risponde Della Seta - sicuramente esiste il problema dell'aggiornamento della struttura degli incentivi al fotovoltaico, ma le cose stanno evolvendo in fretta. In passato, è vero, gli incentivi sono stati spesso eccessivi, in parte perchè partiti in ritardo e senza una programmazione di lungo periodo, e questo ha magari portato a qualche incursione speculativa nel settore, ma il costo della bolletta non è attribuibile agli strumenti di incentivazione. Oggi, gli incentivi sono stati ridotti molto e dovranno accompagnare il settore alla grid parity. Si deve decidere se l'indipendenza energetica è ancora una priorità per il nostro Paese. Se sì, come crediamo tutti, allora è necessario discutere con la giusta intelligenza su quali strumenti scegliere per raggiungerla".

Secondo Della Seta, dietro questi continui attacchi alle rinnovabili, però, non ci sarebbe una volontà esplicita di fare disinformazione. "Le teorie del complotto non mi hanno mai divertito - conclude - la cosa reale, però, è la crisi che stanno vivendo molti dei grandi produttori di energia tradizionale. Con la crisi che ha diminuito i consumi energetici e con il contributo crescente delle rinnovabili, ci sono sempre più impianti termoelettrici o centrali a ciclo combinato che non lavorano. Enel, ad esempio, ha investito molto nella riconversione a carbone di centrali come quelle di Civitavecchia e Porto Tolle che oggi sono poco produttive. Diciamo che i maggiori quotidiani nazionali sono un po' lo specchio di questi malumori".

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